La notizia che chiude un capitolo

Abbiamo tutti passato mesi con un chiodo fisso di nome coronavirus: era il primo pensiero ogni mattina e la notizia principale dei notiziari nazionali, locali e mondiali. Oggi è tutto diverso e, forse per la necessità di lasciarsi alle spalle quei giorni di ansia, di pandemia si parla solo per le polemiche politiche intorno alla commissione d’inchiesta parlamentare che indagherà sul comportamento delle istituzioni (ma non delle Regioni, benché gestrici dirette della sanità) in quel periodo concitato. C’è un’eccezione: La Provincia di Biella ha continuato, anche mentre l’attenzione dell’opinione pubblica si affievoliva, a pubblicare il bollettino periodico dei contagi, unica a sfidare la voglia di dimenticare dei lettori. Ma il titolo dell’edizione di sabato merita un’attenzione particolare: «Per la prima volta dall’inizio nella primavera del 2020» titola il giornale a pagina 14 «in tutto il Biellese non è stato registrato un caso positivo». Significa sette giorni senza tamponi positivi, mentre stanno aspettando di guarire i soli tre contagiati che risultano essere in provincia la settimana passata. In Piemonte, specifica il dispaccio della Regione, non ci sono posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva. È davvero una pagina che si chiude ed è un titolo che, per mesi, tutti hanno sognato di leggere. A che prezzo? Ecco le cifre, drammatiche: in provincia più di 700 morti, più di settantamila contagiati, dati non aggiornati da quando ministero e regioni hanno cessato la pubblicazione di bollettini puntuali.
Ipse dixit
“Forza Andrea! Fieri di te! Ma anche questo non è un segreto”
(Striscione da stadio di sostegno al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, srotolato alla cena del tesseramento di Fratelli d’Italia di sabato sera, dopo l’imputazione coatta disposta dal Gip di Roma sulla rivelazione di segreti d’ufficio sul caso-Cospito)
La visita del ministro il giorno dopo
Grande opportunità per il territorio o malcelato appuntamento di propaganda politica? C’è chi non aveva dubbi, nel giorno della visita del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a Oropa. Per esempio Giancarlo Macchetto, amministratore delegato di parte laica del santuario, lo ha accolto anche con una frase senza equivoci in conferenza stampa: «Oggi ho visto lo Stato funzionare con un’efficacia pari a quella del privato». Scendendo nel concreto, quello che ha portato il ministro sotto il Mucrone è la promessa di tenere in considerazione progetti di riqualificazione di Oropa per la ripartizione dei fondi ministeriali per i beni culturali del 2024, promessa ancora senza basi solide semplicemente perché ancora devono essere redatti (dal santuario) i progetti che possano avere accesso ai finanziamenti che, parole di Sangiuliano, possono arrivare fino a 10-20 milioni di euro.
Nell’attesa, come è ovvio, è il partito del ministro, ovvero Fratelli d’Italia, che cavalca l’onda della visita per ottenere visibilità e consenso. Tre sono stati i post social sulla giornata biellese di Sangiuliano dai profili del partito, senza grandi interazioni, tre dalla pagina ufficiale di Andrea Delmastro, con un po’ più di visibilità (anche se i non biellesi tendono a commentare sulle vicissitudini giudiziarie del sottosegretario), due su quella dell’assessora regionale Elena Chiorino. E il ministro? Pubblica su Facebook e su Twitter, saltando Instagram, qualche immagine della sua visita a Oropa ma le repliche sono tutte incentrate sul suo scivolone al premio Strega quando, benché fosse tra i giurati, con una frase poi corretta al volo ha lasciato intuire che non avesse letto i libri finalisti. A proposito, c’era ironia involontaria nel dettaglio che sabato lo abbiano portato in ben due biblioteche, quella di Oropa per la conferenza stampa sulla promessa di attenzione nella ripartizione dei finanziamenti e quella di Biella per l’incontro con le associazioni culturali della città. Fratelli d’Italia ha poi abbondato con post e immagini sulla cena del tesseramento della sera di sabato a Cascina Era, con 220 commensali tra notabili del partito, simpatizzanti, qualche amministratore locale (se di Mario De Nile, vicesindaco di Gaglianico, è noto il fatto che sia tesserato, chissà se lo è anche Paolo Gelone, sindaco di Candelo, formalmente a capo di una lista civica). Qui, sui social, qualcuno è uscito dal coro anche da destra: «Blocco navale, ne entrano il triplo. Grande delusione, vi avevo votato» è uno dei commenti.
Cosa succede in città
Oggi alle 16,15 a Biella parte la prima visita guidata dell’iniziativa nazionale “Art nouveau week”, alla scoperta dei capolavori nascosti dell’architettura in stile liberty città per città. Il ritrovo è in viale Matteotti angolo via Repubblica per un itinerario, guidato dal DocBi, che toccherà via Cernaia, via Mazzini e i giardini Zumaglini e via Gramsci, alla sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Partecipare costa 7 euro a visita a cui va sommata l’iscrizione all’associazione Italia Liberty (esclusi i soci DocBi). Prenotazioni al 320.0445798
Oggi alle 21 a Candelo il cinema Verdi propone un nuovo appuntamento con la rassegna “Tutti pazzi per il cinema”, iniziativa del Tavolo provinciale della salute mentale. Il film della serata è “Un altro mondo” (Francia, 2021) di Stéphane Brizé
Oggi alle 21 a Lessona si replica, sul palco del Summer Festival, il concerto andato in scena in primavera al Cineteatro Italia con un supergruppo tutto biellese che dedicherà la serata alla musica di Fabrizio De André. Come nella prima occasione, saranno raccolte offerte con finalità benefiche
La foto del giorno
Bandiere sui balconi a confronto in via Trieste angolo via Piave a Biella.