La nuova guida degli industriali
Oggi alle 16,45 l’auditorium di Città Studi sarà il teatro dell’annunciato passaggio di consegne ai vertici dell’Unione industriale biellese: il mandato di Giovanni Vietti, amministratore delegato di Lauretana, si è concluso e il timone torna nelle mani di un imprenditore del settore tessile. Paolo Barberis Canonico, 62 anni, presidente e amministratore delegato di Pratrivero, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente nell’ultimo quadriennio, con deleghe a sviluppo delle filiere, economia d’impresa e sostenibilità. Non ci saranno sorprese nel passaggio di oggi, che è solo formale: la squadra che lo aiuterà è annunciata da luglio. Il Biellese ha messo ordine elencando nomi, ruoli e incarichi. Vietti, l’uscente, è componente di diritto del consiglio di presidenza così come Christian Ferrari e Stefano Sanna, in qualità di presidenti del comitato piccole industrie e dei giovani imprenditori. I vicepresidenti con deleghe specifiche sono Marco Bortolini (sviluppo delle filiere industriali), Francesca Di Dio Busa (“education”, così, con la parola inglese), Francesco Ferraris (attrattività delle imprese e del territorio), Elena Maggioni (transizione ambientale e obiettivi ambiente, sociale e responsabilità aziendale), Giancarlo Ormezzano (relazioni industriali) e welfare e Franco Thedy (servizi alle imprese e allo sviluppo associativo). Completano la squadra Lucia Bianchi Maiocchi che si occuperà di sostenibilità del settore tessile abbigliamento e moda e Chiara Bonino con l’incarico per export e internazionalizzazione. Tra gli undici del consiglio, le donne sono quattro: se fosse una giunta comunale di Biella fallirebbe l’obiettivo della rappresentanza minima garantita di genere che deve essere del 40%, mentre qui ci si ferma al 36,4%. Il mondo del tessile, storico traino dell’economia locale, è presente con cinque rappresentanti, nuovo presidente incluso, su dodici: Bortolini della filatura DiVè, Ferraris della tintoria e finissaggio che porta il nome della sua famiglia, Bianchi Maiocchi di Vitale Barberis Canonico e Bonino che porta nella squadra il meccanotessile con Bonino carding machines. Ci sono l’automazione dei processi di lavoro con Francesca Di Dio Busa, amministratrice delegata di Sistemi avanzati elettronici, la chimica con Giancarlo Ormezzano, l’alimentare con Franco Thedy e Giovanni Vietti, la meccanica con Christian Ferrari (la sua azienda di famiglia produce carrelli elevatori), la finanza con Stefano Sanna e poi per la prima volta c’è un’impresa che nel Biellese lavora ma che ha altrove la sua “testa”: Elena Maggioni rappresenta A2A, il colosso multiservizi nato come azienda partecipata pubblica a Brescia e Milano e oggi, tra gli altri ambiti, gestore del polo che a Cavaglià si occupa dei rifiuti prodotti in provincia. La delega alla transizione ambientale è giustificata dal fatto che A2A è partner tecnologico del nascituro “recycling hub”, il polo per il trattamento degli scarti tessili che sarà uno dei cinque in Europa e che il Biellese ha ottenuto per sé, successo rivendicato dalla vicepresidente della Regione Elena Chiorino. Ma A2A è anche la proponente del progetto per l’inceneritore all’ex Zincocelere di Cavaglià, fermato alla fine della conferenza dei servizi convocata e guidata dalla Provincia. Per quel progetto ci si aspetta un quasi inevitabile ricorso al Tar del colosso lombardo. L’Unione industriale, non convocata in quanto non portatrice di interesse alla conferenza dei servizi, non ha mai preso posizione su quell’argomento finora.
Ipse dixit
“Il tema del green è quanto mai presente a Filo: se ne parla da ormai diversi anni. È anche giusto aprire un dibattito su questi temi, raccontare come vanno le cose con positività e criticità. Il nostro è un salone tecnico in cui ci si incontra su questi temi fondamentali in modo approfondito e competente. Noi come sempre avremo l’area dedicata ai prodotti realizzati dalle filature che operano in maniera sostenibile, con certificazioni che attestano il loro impegno. Si tratta di una zona del salone molto apprezzata”
(Paolo Monfermoso, responsabile del salone della filatura Filo, a Il Biellese)
Ritrovata la croce del Mars
Era a 200 metri a valle della vetta, spezzata, la croce che fino a pochi giorni fa era il simbolo del monte Mars, la montagna più alta delle Alpi biellesi con i suoi 2600 metri. A ritrovarla, come scrive La Provincia di Biella, è stato il biellese Teodoro Bizzocchi. Si è dunque risolto in parte il giallo che ha coinvolto il mondo degli appassionati di escursioni e alpinismo negli ultimi giorni dopo che una di loro aveva segnalato la sparizione. Resta il dubbio su come sia successo anche se sembra ancora più probabile che la causa sia la mano umana. Non è stato segnalato maltempo né vento forte in zona nei giorni in cui la croce non è stata più trovata al suo posto. Quindi diventa più verosimile che qualcuno l’abbia tolta per portarla via senza riuscirci o per danneggiarla apposta. In entrambi i casi è difficile capire il perché. La croce era sulla vetta del monte Mars dall’inizio degli anni Ottanta, quando venne installata dalla società sportiva cossilese La Bufarola.
Cosa succede in città
Oggi alle 10,30 a Biella prosegue il ciclo di incontri legati ai 25 anni di Unidee, l’università della Fondazione Pistoletto. Il programma comincia con la tavola rotonda sui modi di istituire attraverso le pratiche artistiche con Valerio del Baglivo, Viviana Checchia e Ovidiu Țichindeleanu. Dalle 15 alle 17 si parla dei modi di apprendere attraverso le pratiche artistiche con Fabiola Fiocco, Jeanne van Heeswijk e Diego del Pozo Barriuso. Dalle 19 alle 23 ci si trasferisce allo spazio Hydro di via Cernaia con musica e attività con interventi di artisti e ospiti della rete Unidee Residency Programs
I titoli della settimana
Le notizie principali sulle prime pagine dei giornali biellesi negli ultimi sette giorni
Lunedì 16
Eco di Biella Tragico schianto, morte due sorelle
Martedì 17
Il Biellese Aumentano le denunce, siamo ai livelli pre-Covid
La Stampa Allarme docenti nelle scuole biellesi, all’appello mancano 114 professori
Mercoledì 18
La Provincia di Biella Al secondo posto per lo sfruttamento della prostituzione e la pedofilia
La Stampa Biella, violentata per 10 anni
Giovedì 19
Eco di Biella «Attese 150mila persone solo il sabato»
La Stampa Biella, in stallo l’asse di via Carso: la città del futuro resta un sogno
Venerdì 20
Il Biellese Investito dal fidanzato della figlia, muore dopo venti giorni di agonia
La Stampa Morto l’uomo travolto dopo una lite dall’auto del fidanzato della figlia
Sabato 21
La Provincia di Biella Corsi e certificati “last minute” per soffiare il posto ai docenti più esperti
La Stampa Atap, addio a 27 corse senza utenti: “Colpa dei biellesi, non usano i bus”
Domenica 22
La Stampa “Una città ostaggio del degrado”: è polemica su erbacce e strade ko