La protesta che non ti aspetti
Nella Biella in cui, proverbialmente, non c’è niente da fare soprattutto per i più giovani, l’ultima cosa che ci si attende è che un gruppo fatto di persone con meno di 25 anni protesti per la presenza di un luogo in cui, di norma, i loro coetanei fanno un giro volentieri. Invece ieri Prima Biella, il canale web di Eco di Biella, ha pubblicato la lettera aperta firmata da alcuni studenti universitari di Città Studi, arrabbiati per il disturbo arrecato dal luna park. «Il problema non è la presenza della fiera di per sé» scrivono «ma la presenza della stessa nel posto sbagliato». Giostre e caravan occupano buona parte dell’ampio piazzale tra Città Studi e il carcere e sono la sede prescelta dopo il doppio trasloco prima da via La Marmora (quando l’area dove ora sorge l’Esselunga con il centro commerciale I Giardini era un prato incolto) a piazza Falcone e poi dal largo del mercato, appunto, a Città Studi. Quello spazio però è anche un capientissimo parcheggio a servizio del complesso che ospita anche numerose classi di scuole superiori e corsi di formazione, per un flusso quotidiano di persone sicuramente considerevole.
«Maggio» insistono gli studenti «è un mese caratterizzato dalla presenza di esami e di conseguenza è maggiore l’esigenza per noi di poter venire serenamente, senza dover parcheggiare a centinaia e centinaia di metri di distanza non essendoci la disponibilità di altri parcheggi in zona e senza dover partire un’ora prima da casa per riuscire ad arrivare agli esami puntuali o per accedere semplicemente alla biblioteca, senza poter neanche contare su un funzionale servizio di trasporto pubblico». Il finale tocca ancora altri tasti: «Ci si chiede, pertanto, se, nonostante i grandi discorsi sull’importanza della cultura e della formazione, di non far scappare i cervelli dal nostro territorio, di investire nell’università sia più importante andare sulle giostre piuttosto che poter raggiungere l’università per crescere, imparare e acculturarsi». Il tagadà contro l’istruzione superiore: in fondo è una battaglia a cui nessuno avrebbe mai pensato di dover assistere.
Ipse dixit
“In questi giorni i biellesi hanno potuto apprezzare cibi e sapori non comuni nella nostra tradizione, come un mese fa, e come potranno nuovamente tra qualche giorno in occasione del prossimo festival a tema street food che si terrà sulla piazza Vittorio Veneto, tanto per cambiare. Ci piacerebbe poter pensare che sia tutto parte di un piano segreto per la rinascita del centro, ma non troviamo più spazio per alcun dubbio: regna il caos e danneggia tutti, città e aziende”
(Commento via social di Confesercenti del Biellese riferito alla sequenza di fiere del cibo da strada intorno ai giardini Zumaglini. Giovedì ne inizierà una terza)
Cara, vecchia, solita Biella Estate
Ieri è stato svelato il programma di Biella Estate del 2023 e, come è consuetudine degli ultimi anni di risorse limitate, si tratta in sostanza di un elenco di eventi che altri organizzano e che il Comune aggrega e, quando può, sostiene. Erano altri tempi quelli dei concerti “made in palazzo Oropa” al chiostro di San Sebastiano (un esempio su tutti: Francesco Guccini a inizio anni Novanta) quando c’era anche il cinema all’aperto a sfidare zanzare e temporali. Oggi il cartellone prevede la musica e i vinili di Microsolchi, con una sera dedicata a Franco Battiato e una con la voce cristallina di Antonella Ruggiero, l’anteprima di Bolledimalto rinviata per pioggia, le quattro notti rock di giugno con il Reload Sound Festival e poi Bielladanza a inizio luglio, il festival letterario Fuoriluogo e ContemporaneA a settembre, la festa dell’arte di strada di Riva.
Durante la presentazione, c’è stata anche una punturina velenosa dell’assessore Massimiliano Gaggino: «Spiace purtroppo constatare che c’è chi fa sempre un passo avanti soprattutto con la promozione senza coordinarsi con l’amministrazione pubblica pur godendo però, da privilegiato, di contributi e supporto da parte del comune di Biella». Niente nomi dei destinatari della stilettata, ma un identikit si può immaginare: hanno già anticipato qualche loro evento, per esempio, Microsolchi e Reload. Ma il primo ha aperto da giorni la prevendita per il concerto di Antonella Ruggiero, in calendario già la settimana prossima. Non avrebbe potuto rinviare fino a ieri l’annuncio. Allo stesso modo Reload ha dovuto annunciare le date degli artisti che avevano comunicato gli appuntamenti dei loro tour estivi parlando anche del loro passaggio a Biella.
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella la Biblioteca Civica ospita la presentazione di “Sebben che siamo donne” che raccoglie le biografie di 127 donne biellesi e valsesiane considerate “sovversive” e vissute tra il 1898 e il 1945. L’autore Piero Ambrosio dialogherà con Elisabetta Dellavalle, consigliera dell’Istituto storico della Resistenza di Biella e Vercelli
Oggi alle 19 a Valdengo apre lo stand gastronomico di Valdengo in Festa, la prima delle grandi sagre biellesi della bella stagione, iniziata venerdì. Nel menu del giorno risotto alla cagnona e filetto al pepe verde con patate e poi, dalle 21,30, musica dal vivo con la cover band di rock classico Retrosonic
Oggi alle 21,30 al Piazzo il Biella Jazz Club propone nella sua sede di palazzo Ferrero una serata con una jam session di musicisti
Al burnell di Oropa tornano i mestoli
È un altro piccolo segno del ritorno alla normalità la ricomparsa dei mestoli giganti appesi al burnell, la fontana di acqua freschissima che sta al centro del chiostro del Santuario di Oropa da quattrocento anni. Ne ha dato notizia ieri Eco di Biella, ricordando che i “cassuj” in ferro stagnato erano stati rimossi nel periodo della pandemia per questioni igienico-sanitarie. È il DocBi invece a riassumere la storia della fontana, voluta dai canonici della collegiata di Santo Stefano di Biella nel 1595-96 e realizzata in serpentino verde, la pietra caratteristica della conca di Oropa. La data incisa e ancora leggibile, 1655, indica l’anno in cui venne spostata da un angolo al centro del chiostro. L’acqua, dissetantissima e freddissima anche in piena estate, arriva dalla sorgente Maggia, posta a 1200 metri di altitudine sulle pendici del monte Mucrone, a Nord-Ovest della basilica superiore.