La scuola biellese con il 20% di biellesi
Sono numeri che pochi possono vantare nel sistema dell’istruzione, non solo a Biella, quelli dell’Its Tam, l’istituto tecnico superiore dedicato a tessile, abbigliamento e moda che accoglie giovani dopo il diploma e offre loro una linea diretta con le aziende del settore: il 90 per cento di chi termina il ciclo di studi, dice la scuola in questi giorni che precedono il suo “open day”, trova lavoro entro un anno. Un altro dato però fa il paio con quello degli iscritti al primo anno delle superiori nel 2023, noto a chi ha letto l’edizione di ieri di 6aBiella: solo l’1,1% ha scelto l’indirizzo sistema moda dell’Iti, un calo ulteriore rispetto al già basso 2% del 2022. All’Its Tam, allo stesso modo, gli studenti biellesi sono uno su cinque, un sintomo in più del solco profondo che si è scavato tra il mondo delle imprese e il tessuto sociale della provincia, benché nulla sia più storico di filature e lanifici nel sistema economico che prospera sotto il Mucrone. Carla Moglia, la direttrice della scuola, prova a darsi una spiegazione: «Le famiglie in primis hanno una visione del tessile ancora negativa» ha dichiarato a La Stampa «e vedono la laurea come unica prospettiva efficace per un futuro lavorativo dei propri figli. Ciò che offriamo è un percorso creativo, veloce e che assicura un impiego con concrete possibilità di crescita personale grazie alla collaborazione ormai consolidata con le aziende del territorio e dei distretti tessili italiani». Se i biellesi sono uno su cinque, la maggioranza degli allievi viene «principalmente dal Nord Italia» elenca Moglia «ma anche da Puglia, Campania e Sicilia». Spesso è merito del passaparola, come lo definisce la direttrice: «I ragazzi che arrivano da noi spesso sono amici o parenti di chi ha già frequentato l’istituto e si è trovato bene».
Ipse dixit
“Credo che Biella sia l’unica città d’Europa dotata di torrente, peraltro posizionato in modo scenico, che non abbia mai sviluppato una politica di valorizzazione sistemica: niente attraversamento pedonale, niente valorizzazione del vecchio guado e di quella bella vegetazione che potrebbe ospitare, per dire, orti urbani, fattorie didattiche e attività di escursionismo soft. Se non ci fossero la Fondazione Pistoletto e la Fondazione Sella a preoccuparsi del lato Nord di questo panorama, la desolazione sarebbe completa con la splendida eccezione dell’angolo in cui si tiene a inizio estate il festival Reload. Parlare di panorama non è secondario in una città che si sta raccontando da vent’anni di doversi posizionare sul piano del turismo, della cultura e del buon vivere. Pensiamo che si possano attirare persone, turisti o nuovi residenti, in una città che appare per metà come fantasma, segnata in modo irrimediabile e irriformabile dalle aree dismesse?”
(Paolo Furia, ex consigliere comunale e segretario regionale del Partito Democratico a La Provincia di Biella, parlando di “Est urbano”)
Biella e i minori immigrati
Sale in modo lento ma costante il numero dei richiedenti asilo che vengono assegnati alla provincia di Biella e c’è un primo allarme che arriva da Isabella Scaramuzzi (Forza Italia), assessora ai Servizi sociali del capoluogo. Riguarda i minori non accompagnati, giovanissimi che, poco più che bambini, sono sbarcati da soli sulle coste dell’Italia del Sud o hanno valicato a piedi il confine da Est, soli perché da soli sono partiti o perché durante il viaggio hanno perso il resto della famiglia. Sono situazioni drammatiche e difficili sempre e il numero che cresce non aiuta a gestire i singoli casi con l’attenzione che meriterebbero. Biella fa la sua parte, ma ha finito lo spazio a disposizione: «Non solo in Piemonte ma anche in Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta» dice Scaramuzzi a La Provincia di Biella «non ci sono più posti per l’accoglienza nelle comunità per minori. In tutto il 2022 gli arrivi erano stati un decina e adesso, a settembre, sono già raddoppiati». Negli ultimi giorni, ai venti già presenti, se ne sono aggiunti altri tre: «In accordo con la Prefettura» spiega l’assessora «abbiamo avuto la possibilità di ospitare i minori nella struttura dell’ex hotel Colibrì, la stessa destinata all’ospitalità degli adulti». È anche la stessa, peraltro, oggetto delle proteste di alcuni residenti della zona e di una manifestazione di protesta della Lega. Per l’amministrazione è anche un impegno (la tutela spetta all’istituzione, cioè al Comune e ai suoi uffici) e una spesa: del costo giornaliero dell’ospitalità in una comunità (dai 97 ai 147 euro, dice Isabella Scaramuzzi), il Governo ne rimborsa cento. Ma l’allarme è innanzitutto umanitario: «Questi minori arrivano soprattutto da Gambia, Nuova Guinea, Costa d’Avorio. A Biella per ora riusciamo a dare accoglienza, penso invece alle grandi città dove ormai li troviamo a dormire per strada. Ma la situazione si aggrava e se non si trovano velocemente alternative saremo anche noi nelle stesse condizioni».
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Pollone si disputa il trofeo Jean Marc Mosca, manifestazione podistica non competitiva che apre la festa patronale di Sant’Eusebio. La partenza è nella piazza del municipio. All’arrivo ci sarà il pasta party all’oratorio preparato dagli Alpini
Oggi alle 21 a Vigliano si terrà l’ultimo incontro del ciclo “C’erano una volta e ci sono ancora”, dedicato alla storia e alle memorie dei carrettieri. Marco Macchieraldo guida la serata che si terrà nella sede dell’associazione dei carrettieri in via per Chiavazza 49. I posti sono limitati ed è consigliabile prenotarsi al 333.2662599
Oggi alle 21 a Candelo l’associazione Il Groviglio e l’Arci aprono la “Pride week”, la settimana dell’orgoglio Lgbt+, ospitando Franco Grillini. Il fondatore dell’associazione Lila, pioniera delle campagne di informazione sull’Aids, e storico portabandiera delle campagne per i diritti sarà al cinema Verdi dove sarà proiettato “Let’s kiss”, il documentario girato nel 2021 e dedicato alla sua vita e al suo attivismo. L’ingresso costa 3,50 euro
Oggi alle 21 a Biella il Walhalla, storico locale di via Galilei, festeggia il suo compleanno numero 17: lo fa nel giorno giusto perché aprì i battenti il 14 settembre 2006. Fino alle 2 del mattino si celebrerà la ricorrenza con i cocktail specialità del titolare Francesco Pogni e la musica dal vivo dei gruppi che hanno animato le serate in tutti questi anni
La foto del giorno
Auguri di pronta guarigione a Claudio Corradino che si è sottoposto martedì mattina a un piccolo intervento chirurgico alla mano destra per asportare un lipoma: questa è l’immagine che lo stesso sindaco del capoluogo ha pubblicato sui suoi profili social insieme a un messaggio per l’ospedale di Biella: «Un ringraziamento speciale ai medici e a tutto il personale che mi è stato vicino». La promessa di tornare operativo molto presto è stata mantenuta: ieri mattina, appena dimesso dal reparto, ha partecipato a una riunione in municipio e nel pomeriggio ha guidato la cerimonia di giuramento, fissata come di consueto ogni secondo mercoledì del mese, dei nuovi italiani che hanno completato l’iter per ottenere la cittadinanza. Si tratta dell’appuntamento che, ai tempi della giunta di centrodestra guidata da Dino Gentile e di quella di centrosinistra di Marco Cavicchioli, diventava pubblico perché il Comune diffondeva la foto ricordo del gruppo dei nuovi cittadini insieme ai loro nomi e, talvolta, alle loro storie. La pubblicazione però diventava quasi sempre il pretesto per attacchi alle soglie della xenofobia (e talvolta oltre) di chi commentava via social. Da quando è sindaco Claudio Corradino, le cerimonie hanno continuato a svolgersi con la stessa cadenza mensile. È solo stata abolita la loro diffusione.