Ci sono state tante sorprese in pochi giorni per la geografia delle scuole del capoluogo. La prima è arrivata in consiglio comunale dalla risposta a un’interrogazione di Buongiorno Biella: non sarà l’asilo nido del Thes quello da demolire nel piano dell’edilizia scolastica cittadino. Poche settimane fa si era scoperto che a quel progetto (radere al suolo l’edificio esistente per costruirne uno nuovo per nido e materna) mancava una perizia geologica, necessaria per qualsiasi passo successivo data la vicinanza con il rio Bolume, piccolo affluente dell’Oremo che scende dalle colline di Vandorno e Barazzetto. La risposta di sindaco e giunta al quesito consiliare ha permesso di sapere che il progetto è stato accantonato perché si è scoperto che era in condizioni ben peggiori la scuola ex Cerruti, la struttura tra via Addis Abeba e via Don Sturzo che ospita una materna. «Purtroppo è emersa una situazione catastrofica» ha dichiarato in aula l’assessora all’Istruzione Livia Caldesi (Fratelli d’Italia). «Lo stabile non è sicuro e per questo motivo abbiamo deciso di abbatterlo e di edificare qui il nuovo polo scolastico, senza perdere i fondi ministeriali». Serviranno comunque risorse per mettere in sicurezza il sopravvissuto asilo nido del Thes. Non basta: il complesso di interventi da 21 milioni di euro nelle scuole lascerà troppi spazi occupati da cantieri a settembre, quando riprenderanno le lezioni. Quindi la giunta ha trovato risorse per noleggiare undici container che serviranno come aule di emergenza per le elementari di Chiavazza: troveranno spazio nel piccolo campo sportivo dietro lo stabile principale. «Non chiamateli container» ammonisce Caldesi. «Le strutture che abbiamo individuato sono assolutamente all’avanguardia, sono vere aule». Non è l’unica scuola a dover cercare spazio altrove: se la Pietro Micca dovrebbe tornare regolarmente nella sua sede di via Arnulfo, sarà la De Amicis a cambiare indirizzo. Per bambine e bambini si prospetta un trasloco temporaneo in via Carso là dove fino a qualche mese fa c’era il centro vaccinale, negli stabili di proprietà della Banca di Asti. Non deve essere stato difficile per il sindaco Marzio Olivero, già funzionario dell’ufficio legale della banca, trovare i canali giusti per ottenere gli spazi: «Grazie a questa collaborazione potremo ricavare soluzione idonee che in questo momento diventano indispensabili» ha dichiarato a La Stampa. Resta qualche dubbio sulla programmazione precedente degli interventi che, fino a poche settimane fa, non sembrava presentare nessuno di questi problemi, non certo quando il giro dei cantieri è stato fatto con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in una delle tante visite pre-elettorali di esponenti del Governo. «Ci siamo trovati a far fronte a una situazione emergenziale che in una prima fase, evidentemente, non era emersa» è la spiegazione di Caldesi. Qualcuno non se n’era accorto, evidentemente. Lo sottolinea anche, da centrosinistra, Marta Bruschi: «Ci avevano assicurato che c’era un piano per gestire tutto senza spostamenti e rincari, invece le nostre profezie si sono avverate: 300mila euro per fare sfollare i bimbi nei container è una pessima soluzione».
Ipse dixit
“Questo progetto avviato dalla precedente giunta non ci ha mai convinto e abbiamo deciso di cestinarlo, perché la sicurezza dei più piccoli è la nostra priorità assoluta”
(Livia Caldesi, assessora all’Istruzione di Biella, sul piano per demolire e ricostruire l’asilo nido del Thes)
Il punto mensile sul meteo
A luglio la temperatura media di Oropa ha superato i 20 gradi. Soprattutto è rimasta ben 3,6 gradi al di sopra della media storica dal 1920 al 2023. È forse il dato più vistoso tra quelli della sintesi mensile dell’Osservatorio di Oropa, punto di riferimento con le sue serie di misurazioni che vanno molto indietro nel tempo per conoscere l’andamento del meteo e soprattutto le sue anomalie. I 20,4 gradi del mese appena terminato non sono il record: nel 2015 si arrivò a 20,8, ma è stato eguagliato il secondo valore più alto di sempre, arrivato nel 2022, a confermare la sensazione che le bolle di calore, specie nella seconda parte del mese, si sono fatte sentire in modo particolare anche ai 1120 metri di altitudine del santuario. È una semplice conferma il fatto che si allunghi anche la serie consecutiva di mesi in cui la temperatura è risultata più alta della media storica: siamo arrivati a quota 38. Quanto alla pioggia, luglio è stato un po’ più asciutto dei mesi precedenti ma non si tratta di un problema. Il Biellese aveva già superato la quota di precipitazioni del 2023 dopo soli sei mesi: ora siamo a 1.710,3 millimetri caduti al suolo nonostante i soli 80 degli ultimi 31 giorni. Siamo comunque sopra la media storica del periodo gennaio-luglio dal 1920 a oggi e a poca distanza dalla pioggia caduta nell’intero 2021.
Cosa succede in città
Oggi alle 19,30 a Graglia la festa di Campra prosegue con una serata gastronomica dedicata al pesce con la grigliata mista. Alle 21,30 musica con la discoteca Gran Paradiso e la partecipazione dei coscritti del 2006
Oggi alle 21 a Magnano comincia il Festival di musica antica, classico appuntamento estivo che si ripete dagli anni Ottanta, alla prima edizione dopo la scomparsa del suo creatore Bernard Brauchli. Alla chiesa di San Secondo suonerà l'Ensemble Dichos Diabolos di Barcellona con un programma dedicato alla musica spagnola cinquecentesca. L'ingresso è a offerta libera. È suggerita la prenotazione contattando il 345.9108561
Oggi alle 21 a Oropa nella basilica antica risuoneranno le note dell'organo grazie al maestro Sebastiano Domina che eseguirà un concerto con musiche di Bach, Messiaen e Alain. L'ingresso è libero
Una cosa al giorno sulle Olimpiadi
Non è stata una mattina fortunata per la marcia azzurra e per gli amici di Biella Massimo Stano e Antonella Palmisano che, nel 2021 poche settimane dopo il loro doppio oro di Tokyo, furono ospiti simpatici e disponibili del circuito Città di Biella con tanto di video da ambasciatori del territorio girato durante la loro permanenza in città. Stano si è classificato quarto a un secondo dal podio nella 20 chilometri maschile. Palmisano non ha portato a termine la prova femminile sulla stessa distanza. Entrambi hanno avuto un triennio costellato di difficoltà e infortuni prima di Parigi. Lei era rientrata alla grande con la vittoria agli Europei a cui lui non era riuscito a partecipare.
La foto del giorno
Quando la Juventus femminile ha annunciato, quasi in contemporanea, l'arrivo di Alisha Lehmann e la cessione di Maëlle Garbino, qualche tifoso ha storto il naso: qual è la logica, era la sintesi dei commenti, nel lasciar partire una giocatrice di talento per sostituirla con un'influencer? In attesa che il campo stabilisca la vera forza di Lehmann rispetto a chi l'ha preceduta, Biella che è diventata casa delle bianconere può provare ad approfittare della situazione. La Provincia di Biella per esempio si è accorta delle fotografie che la calciatrice svizzera ha scattato al lago di Viverone, dove ha trascorso uno dei giorni liberi della preparazione precampionato. Al Lac et Soleil, lo storico stabilimento che l'ha accolta, hanno solo parole dolci per lei: «Si è presentata con grande semplicità e cortesia. Non ha chiesto trattamenti di favore né altro, comportandosi con grande educazione e simpatia con tutti». Altrettanto entusiasta l'assessore allo Sport di Biella Giacomo Moscarola: «È una sportiva di fama internazionale, credo con qualcosa come 17 milioni di follower sui propri canali social, che mette le sue foto e fa conoscere il Biellese praticamente al mondo». Alisha Lehmann è arrivata alla Juventus in contemporanea con il fidanzato Douglas Luiz, centrocampista brasiliano, acquistato dalla squadra maschile. Nella passata stagione facevano coppia in Inghilterra nell'Aston Villa. Lei, che è bionda, avvenente e sorridente, ha un pubblico social che trascende quello dei tifosi del pallone.
Quando si sbaglia si corregge e si chiede scusa
Non è corretto dire, come sull’introduzione alla newsletter di due giorni fa, che la spedizione del Cai biellese è tornata a salire sul K2 settant’anni dopo Ugo Angelino. L’alpinista biellese aveva curato la parte logistica della spedizione che portò in vetta Ardito Desio ma senza raggiungerla a sua volta. Grazie agli appassionati di montagna che ci hanno segnalato l’imprecisione.