La scuola di polizia penitenziaria al sindaco piace
Non se n’era quasi parlato in campagna elettorale, fatto salvo l’annuncio del sottosegretario Andrea Delmastro e dell’assessora regionale Elena Chiorino, entrambi di Fratelli d’Italia, che arrivò a maggio, in piena campagna elettorale, della scuola di polizia penitenziaria all’ex ospedale di via Caraccio. Il sindaco Marzio Olivero, militante dello stesso partito, ha rimediato ieri nel discorso di insediamento durante il primo consiglio comunale. Nel suo lungo intervento in cui, come da prassi, ha illustrato il programma di legislatura ne ha parlato eccome. «È un’opportunità» ha detto «che serve a dare una risposta e a risolvere un problema vecchio di anni. C’erano state altre soluzioni ventilate ma avevano la debolezza di non indicare da dove ricavare le risorse, che sono ingenti, da mettere in campo per realizzarle. Ben venga una struttura sovracomunale che possa chiudere questa ferita». L’annuncio di maggio verteva su un dato di fatto: la carenza di organico della polizia penitenziaria, cavallo di battaglia del sottosegretario Delmastro che si occupa di carceri soprattutto dal punto di vista di chi le sorveglia. Per questo era arrivata la proposta di creare due nuove scuole, una a Biella e una a Nola, in Campania. Curiosamente, mentre la notizia con il tam tam politico di Fratelli d’Italia a Biella è stata oggetto di titoli sui giornali, dibattiti e approfondimenti, a Nola è passata pressoché sotto silenzio. Il progettone avrebbe bisogno di 70 milioni di euro, circa sei volte tanto il prezzo dell’elettrificazione della ferrovia Biella-Santhià. Soldi che, come ha osservato proprio in consiglio comunale il capogruppo in pectore del Pd Paolo Furia, non si vedono ancora su documenti ufficiali: «Ci sono state due interrogazioni parlamentari per chiedere di vedere i documenti in cui si mostrano gli stanziamenti almeno per la progettazione. Per adesso non ci sono. Allora di che cosa stiamo parlando? Annunciare quella scuola è solo un atto di campagna elettorale ben riuscito». Se ne parlerà ancora. Curiosamente l’ex ospedale era stato oggetto della presunta lite finita sui giornali tra Olivero e Andrea Delmastro durante una cena di campagna elettorale (ma prima dell’annuncio del progetto della scuola di polizia penitenziaria). Cercando di spiegare la discussione e definendola scherzosa, Olivero aveva detto di essere sempre stato a favore della demolizione del monoblocco. Ha evidentemente, almeno su questo punto, cambiato idea.
Ipse dixit
“Insieme al dirigente e a un addetto dell’ufficio competente lunedì abbiamo già effettuato un primo sopralluogo. Ne seguiranno altri in tutte le zone della città perché voglio rendermi conto personalmente delle diverse situazioni. Tra le aree già visitate, ad esempio, c’è quella del mercato dove gli ambulanti ci avevano segnalato problemi con alcuni pozzetti dell’energia elettrica. Intendo fare l’assessore in questo modo, non rimanendo seduto su una poltrona ma facendo, stando sul campo come è mia abitudine e come ho sempre fatto in quarant’anni di carriera lavorativa”
(Cristiano Franceschini, Fratelli d’Italia, neoassessore ai Lavori pubblici a Biella, a La Provincia di Biella)
La consigliera che fece Masterchef
Essere la più giovane del consiglio comunale è già oggetto di curiosità: Camilla Nodari, militante di Forza Italia, deve ancora compiere vent’anni. Taglierà il traguardo il 4 agosto ma, intanto, ha fatto in tempo ieri a essere la sola teen ager dell’assemblea di palazzo Oropa. C’è però un altro dettaglio unico che la riguarda: quando aveva undici anni era “Camilla di Masterchef”, o meglio dell’edizione junior della competizione televisiva dei cuochi. Quella riservata a bambine e bambini durò tre edizioni e quella del 2016 fu l’ultima del miniciclo: Camilla Nodari aveva conquistato gli chef giudici con una caprese rivisitata e aromatizzata con semi di papavero, il piatto che le fece conquistare una postazione a scapito dei tanti pretendenti. Fu invece una salsa troppo dolce abbinata a un pesce a costarle l’eliminazione prima della finale. Bastò per un po’ di fama che riuscì a valicare i confini della provincia. Poi le telecamere si spengono e si cresce nella piccola città di provincia: un diploma al liceo scientifico, l’iscrizione alla facoltà di scienze politiche all’università e una passione per l’impegno amministrativo che l’ha portata nelle liste di Forza Italia, seconda dei non eletti ma ripescata con la nomina in giunta di Edoardo Maiolatesi e Isabella Scaramuzzi. Ha ottenuto 99 preferenze, non poche nella media delle elezioni contemporanee, senza mai menzionare il passato da piccola chef del piccolo schermo in campagna elettorale. L’ha scoperto Il Biellese che ha anche ripescato la vecchia foto da bambina con il grembiule bianco da giustapporre a quella sul palco di un evento di Forza Italia. Lei, probabilmente, non se l’aspettava affatto.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Biella il laboratorio del giorno alla biblioteca dei ragazzi Rosalia Aglietta Anderi è dedicato a bambine e bambini dai cinque anni in su. Il tema è “Fiabe per orecchie… ululati di lupo” con letture a cura di Alessandra Sala. L’ingresso nella sede di piazza La Marmora è libero. Per informazioni basta contattare lo 015.3507651
Oggi alle 18 a Biella la rassegna culturale-letteraria Librarsi di Fondo Edo Tempia e associazione Emanuele Lomonaco-Far Pensare porta ai giardini del Fondo (ingresso da via Marconi) una conversazione sull’estetica in oncologia. Interverranno la scrittrice e poetessa Paola Volpi e il medico oncologo Francesco Leone. L’ingresso è libero
Oggi alle 19 a Lessona riprende il Lessona Summer Festival con uno degli appuntamenti musicali più importanti di questa edizione. Se alle 19, appunto, aprono le cucine con taglieri di salumi e formaggi e porchetta di Ariccia come proposte speciali insieme a birre e panini, dalle 21 circa spazio alla Treves Blues Band, storico gruppo coagulato attorno alla chitarra e alla voce di Fabio Treves che annovera anche i biellesi Alex Gariazzo e Massimo Serra. L’ingresso è libero. Scalderanno il pubblico i Cek Stompers
Oggi alle 20 circa a Candelo esordiscono le serate in musica al Ricetto nel dehors del ristorante Il Torchio, dentro le mura del borgo medievale. La rassegna è in collaborazione con il Biella Jazz Club e debutta con il Galaxy Experience Trio. Il concerto è riservato a chi ha prenotato un tavolo nel locale: il numero è 015.2499028
Una lettera nuova e una vecchia cena
“L’ho detto e ripetuto decine di volte, ma casomai ce ne fosse bisogno lo ripeto: non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ’900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore. I partiti di destra dai quali molti di noi provengono hanno fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista già diversi decenni fa e a maggior ragione questo vale per un movimento politico giovane come il nostro, che fin dalla sua fondazione ha peraltro fatto la scelta di aprirsi a culture politiche compatibili con la nostra, accogliendo persone che arrivavano anche da percorsi politici diversi da quello della destra storica. Fratelli d’Italia non è mai stato un movimento rivolto al passato. Da sempre, noi, siamo interessati solo al futuro della nostra Nazione. Non siamo come vorrebbero dipingerci” (Dalla lettera di Giorgia Meloni ai dirigenti di Fratelli d’Italia, diffusa martedì e pubblicata ieri su tutti i quotidiani, dopo la videoinchiesta di Fanpage che ha mostrato i rigurgiti di nostalgie fasciste e di razzismo nel movimento giovanile del partito)
“Fiamma e risotto per l’amarcord nero. Anche i fedelissimi nostrani di Mussolini hanno festeggiato la Ricorrenza, con la maiuscola naturalmente: i 70 anni della marcia su Roma del 28 ottobre ’22. […] Erano cento precisi, con tutto lo stato maggiore: il segretario Giulio Frigerio che loro amano chiamare federale soprattutto nelle circostanze ufficiali per rievocare non solo nei fatti ma nella terminologia il passato che fu. C’erano i consiglieri comunali Sandro Delmastro da Biella, Corrado Rotti da Borgosesia, Piero Orlando Zambon da Cossato, Franco Foglia Parrucin da Trivero, Gianni Bruzzese da Cerrione, Gianluca Buonanno da Serravalle. […] Niente di romanesco, nessun orpello, nessuna goliardata: «La nostra è una sana nostalgia senza essere imbecilli» amano dire. Del resto l’unica esternazione che si sono concessi prima di mettersi a cenare è stata una levata in piedi con successiva cantata dell’inno ufficiale, cioè “Giovinezza, giovinezza…” con un attimo di silenzio a seguire nel ricordo di chi non c’è più. […] E se il federale Frigerio ha voluto introdurre il concetto dell’estrema attualità del messaggio che viene dal fascismo in questo momento – ha detto – in cui il sistema rivela tutte le sue crepe, non è mancato di risuonare l’orgoglio: «Oggi possiamo permetterci di tenere alto il cuore fascista e di non nasconderci dietro le fronde di una quercia». La platea armata di forchetta e coltello ha applaudito. Una platea mista di età media piuttosto giovane con alcuni personaggi di certo curiosi. Come le tre generazioni dei Delmastro da Lozzolo: oltre all’avvocato il figlio Andrea già responsabile del Fronte della Gioventù e il padre Giovanni consigliere al quartiere Vernato. Come il vietnamita Lun Thuan Hung, fuggito dal suo paese e oggi avvicinatosi alla fiamma nostrana, la pasionaria Livia Caldesi, le sorelle Zenita e Noemi Valz Polentin della valle del Cervo, fondatrici del Msi biellese nel 1947 […] E poi impiegati come Marzio Olivero, l’imprenditore Luigi Milanaccio, l’insegnante in pensione Augusto Di Braccio con il figlio Massimo, l’ex consigliere provinciale Flavio Janutolo Dmone e il presidente del comitato onoranze caduti della repubblica di Salà Piero Ciabattini” (Dall’articolo “Fiamma, risotto e nostalgia, pubblicato sulla prima pagina di Eco di Biella il 2 novembre 1992)