La stazione ferroviaria di Agognate
Agognate ha 34 abitanti. Il rilevamento è del 2020 ma è verosimile che la situazione non sia cambiata molto in tre anni. Probabilmente è il più piccolo nucleo abitato ad avere una stazione ferroviaria, dopo aver avuto il nome su uno svincolo autostradale prima che lungo la Torino-Milano lo ribattezzassero Novara Ovest. La stazione peraltro è nuovissima. La cronistoria dice che è stata inaugurata il 26 maggio, dopo soli nove mesi di lavori. Al taglio del nastro c’erano tutti: l’assessore regionale Marco Gabusi (Forza Italia), il sindaco di Novara Alessandro Canelli (Lega) perché Agognate è la più piccola delle frazioni della città e soprattutto i portavoce di Amazon e Vailog. Come chi? Ma ovvio, i finanziatori di un’opera pubblica che forse non a caso è stata realizzata in tempi che alle opere pubbliche non appartengono. Amazon ha costruito lì, vicino all’autostrada e ai binari, un enorme centro logistico. Vailog, 240 milioni di euro di ricavi nel 2021, è una società di sviluppo immobiliare esperta proprio in logistica ed è colei che ha materialmente realizzato la struttura, stazione compresa. Sono le realtà che nel febbraio del 2022 hanno firmato un accordo con Regione e comune di Novara, in base al quale la parte pubblica non ha speso un euro in cambio della promessa che da quella stazioncina passassero i treni.
È qui che entra in gioco, buona ultima e, all’apparenza, spettatrice molto passiva, la povera Biella perché quella fermata nuova è lungo il binario unico e non elettrificato della Biella-Novara. Per far coincidere gli orari con quelli di ingresso e di uscita di chi lavora nel polo logistico, con l’entrata in vigore dell’orario estivo, uno dei sei treni al giorno ha mutato il suo orario di partenza. È il famoso 5,32 in partenza da Biella San Paolo mezz’ora prima delle 6,02, quando era modulato sulle esigenze dei pendolari biellesi. Nelle dichiarazioni che hanno accompagnato il cambio di orario, alle proteste dei viaggiatori hanno replicato dall’alto (lo stesso assessore Gabusi, per esempio), dicendo che così sarebbe stato comodo per i molti lavoratori di Amazon che arrivano da Biella.
Guardando da vicino la stazione di Agognate, l’impressione è lontana dalle abitudini di un viaggiatore medio. Un’ampia strada e un enorme piazzale adibito a parcheggio la dividono dai capannoni di Amazon. La struttura ha linee contemporeanee, con una rampa di accesso con pavimentazione soffice, un giardino tutt’intorno, i monitor con gli orari di partenza e arrivo e un enorme schermo che descrive le magnificenze della nuova struttura. Qui cade il tenue velo alzato davanti agli occhi biellesi: si citano i sei minuti di viaggio che separano Agognate da Novara centrale, non il servizio offerto a chi parte dalla stazione San Paolo o da Cossato. Si calcolano le tonnellate di anidride carbonica risparmiate convincendo i dipendenti a lasciare a casa l’auto. Si ipotizzano 900 passeggeri al giorno. In pratica viene descritta una metropolitana allo scoperto che serve a collegare Novara e un nuovo polo di attrazione per gli 850 lavoratori assunti da Amazon. Biella non c’entra. E non è una novità. Lo è, in un’era in cui le ferrovie nostrane hanno parlato a lungo di “rami secchi” (chi si ricorda la cancellazione di Santhià-Arona e Novara-Varallo?), vederne uno che germoglia rigoglioso.
Ipse dixit
“Lo voglio proprio dire: il progetto Coro è una buffonata. Un libro dei sogni. Chiunque potrebbe mettersi lì a scrivere cosa gli passa per la testa. Tipo a me piacerebbe una piscina idromassaggio calda e fumante con attorno la neve. A chi non piacerebbe? Sogni, null’altro che sogni”
(Il sindaco di Biella Claudio Corradino a Il Biellese, parlando dei restauri necessari per far ripartire la funivia di Oropa e al progetto Coro, redatto ai tempi del tavolo della montagna - 2014-2019 - e lasciato in eredità dalla giunta di centro sinistra alla sua, con le proposte per trasformare la conca di Oropa in un polo di attrazione turistica)
Intanto Biella, nel suo piccolo...
Carlo Piacenza, patriarca dell’azienda che porta il nome della sua famiglia, quando era presidente dell’Unione industriale aveva fatto disegnare un progetto per una fermata dell’alta velocità Torino-Milano a Brianco. Era un’idea per avvicinare il Biellese alle grandi città riducendo i tempi di percorrenza. È rimasto un disegno, appunto, smarrito in qualche cassetto tra i palazzi della politica e le sedi dei responsabili della rete ferroviaria. A La Stampa è stato proprio lui ad affiancare la sua voce a quella di protesta dei pendolari: «Povera Biella che neppure riesce a sognare un treno diretto per Milano» ha scritto. E poi ha raccontato di un viaggio in treno da Nord a Sud lungo l’alta velocità, lungo il quale ha notato la fermata di Battipaglia, «sorridente cittadina campana nota per la produzione di mozzarelle che conta 49mila abitanti». Praticamente una Biella in Campania, ma con il treno che conta: «Dobbiamo mobilitarci e gridare ai quattro venti la nostra agonia» è il suo appello. Non che la provincia sia nuova a urla di dolore. Stavolta però sembra che le voci si moltiplichino: «Abbiamo un luogo naturale unico nel suo genere» fa eco sempre dalle pagine di La Stampa Laura Zegna, colei che nella famiglia segue più da vicino l’Oasi Zegna «che potrebbe avere un ulteriore sviluppo turistico se solo ci fossero collegamenti ferroviari adeguati con le grandi città anche nel fine settimana».
Sul fronte politico il deputato valdenghese Roberto Pella (Forza Italia) ha fatto un resoconto dei suoi incontri per perorare la causa di un diretto Biella-Milano: «Sono emerse criticità per l’inserimento delle corse» ha ammesso, perché le linee verso la Stazione Centrale sono già troppo affollate. «Per questo sto lavorando» ha aggiunto «per raggiungere Rogoredo, Garibaldi e Cadorna dove ci sono più opportunità». E per questo ha avuto altri incontri con Trenord, la gestrice delle ferrovie locali lombarde, per sondare un suo interesse a sconfinare verso il Piemonte. Anche se i pendolari di Trenord a Milano e dintorni non ne parlano come un modello di efficienza.
Cosa succede in città
Oggi alle 13 a Biella il programma della rassegna enogastronomica locale Biella Saperi e Sapori si apre con BiWine, degustazione di oltre cento tipi di vini del territorio all’Agorà hotel di via La Marmora. Si prosegue fino alle 19. Alle 17 in piazza del Monte in Riva comincia la seconda giornata dell’anteprima di Bolledimalto con le birre artigianali biellesi e le postazioni con il cibo da strada
Oggi alle 17,30 a Valdilana il pianista-biologo Emiliano Toso porterà il suo concerto “Tra terra e cielo” nella conca dei rododendri dell’Oasi Zegna, a cascina Caruccia. Biglietti a 22,40 euro a questo link
Oggi alle 18 al Piazzo l’accademia Perosi propone “Legami e voce”, un concerto all’oratorio del Santo Sudario con la soprano Francesca Faudella e il pianista Leonardo Nicassio. L’esibizione si mescolerà con la mostra di fiber art “Legami”
Oggi alle 19 a Chiavazza apre i battenti la festa di San Quirico, appuntamento estivo con il comitato del Carnevale. Il piatto tipico che la cucina preparerà per la serata è il baccalà alla vicentina. La musica è quella del duo Paolino e Alessia
Oggi alle 21 a Biella comincia Sa die de sa Sardigna, la festa sarda del circolo Su Nuraghe che raduna gli immigrati che vivono in provincia. Al chiostro di San Sebastiano suoneranno Sos Istentales, gruppo etno-pop originario della provincia di Nuoro. L’ingresso è libero
Oggi al cinema Verdi di Candelo nella sala 1 si alternano “Plan 75” (Giappone-Filippine-Francia, 2022) di Chie Hayakawa alle 18,30 oggi e alle 16 e alle 18,30 domani, e per la rassegna dedicata a Pedro Almodovar “L’indiscreto fascino del peccato” (Spagna, 1983) oggi e domani alle 21, ma domani proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano. La programmazione dei cinema di Biella è a questo link
La settimana della capitale del crimine
Passante nota 3 carcasse a Tollegno, tasso e volpi sulla strada: una domenica da dimenticare (Newsbiella, domenica 11)
Per dispetto chiude il vicino di casa in giardino (La Provincia di Biella, martedì 13)
Liti in famiglia e tra vicini, arrivano i carabinieri a Valdilana e Masserano (Newsbiella, martedì 13)
Mongrando, si ritrova quattro vecchi pneumatici in mezzo alla strada: panico per un’automobilista (Il Biellese, martedì 13)
Vigliano, un gruppo di giovani canta e fa baccano in un bar chiuso: un vicino chiama le forze dell’ordine (Il Biellese, martedì 13)
Donato, capriolo giù da una riva finisce contro il muretto di una casa (Newsbiella, giovedì 15)
Dorzano, tre giovani praticano parkour ma uno di loro resta bloccato sul tetto del supermercato (Newsbiella, giovedì 15). La stessa notizia con il titolo “Bloccato sul tetto del supermercato. Ladro? No parkour” era quella principale sulla prima pagina de Il Biellese in edicola ieri
Badante accusata di maltrattamenti lancia ciabatte al poliziotto (La Provincia di Biella, venerdì 16)