L'accordo senza il ministro
In diplomazia le parole si pesano con il bilancino degli orafi, come se fossero grammi d’oro puro. In Qatar, dove il mondo è arrivato a un accordo per proteggere il pianeta dal cambiamento climatico, ci si è inchiodati a lungo su un termine inglese: “phase out” che significa eliminare, cancellare ed è riferito ai combustibili fossili (petrolio, gas, carbone), considerati i maggiori responsabili del surriscaldamento globale. Considerati dalla scienza, non dalla politica che per giorni è sembrata restia a prendere una posizione netta, con gli osservatori che lo consideravano quasi inevitabile dato il luogo in cui si teneva il vertice, uno dei maggiori produttori ed esportatori di petrolio e gas al mondo, e data la pressione della cosiddetta “sporca cinquina” formata da Arabia Saudita, Kuwait, Iran, Iraq e Russia, che mal sopportano la rinuncia alla materia prima chiave della loro economia. Le trattative sono durate ore e ore, tra delegazioni di tecnici e ministri. Molti, non tutti, ma sicuramente ne mancava uno: Gilberto Pichetto, il biellese ritrovatosi nel giro di un paio d’ore nell’autunno scorso da ministro della Pubblica amministrazione a responsabile dell’Ambiente, era già in Italia. Mercoledì mattina, al termine di un estenuante braccio di ferro, dal bilancino del presidente qatarino della Cop28 al Jaber usciva il termine “transitioning away” che ha più o meno convinto tutti, sciogliendo l’assemblea in un applauso. Pichetto era negli studi di Radio1, con tanto di fotografia sorridente pubblicata su Instagram, a farsi intervistare da Annalisa Chirico, ricomponendo il binomio visto a Biella poche settimane fa, in un incontro pubblico organizzato al Piazzo dall’Accademia Perosi. Spietati i commenti social sotto l’immagine («Lei si umilia da solo e ci fa vergognare profondamente»), spietati i titoli dei giornali: “Pichetto Fratin se ne va, ma nessuno se ne accorge” (Il Manifesto), “Alla Cop28 sono ore decisive ma l’Italia rimane ai margini” (Domani), “L’inadeguatezza dimostrata da Pichetto Fratin alla Cop28 non è una sorpresa” (Il Post), “Il ministro italiano sul clima è tra i meno esperti d’Europa” (Pagella politica). Nei suoi giorni a Dubai Pichetto ha partecipato ad alcuni incontri bilaterali, tutti “instagrammabili”, ma sempre con il limite di non parlare inglese, un guaio per chi doveva capire le sue parole, come ha raccontato Il Post: «Nel corso di un incontro con una delegazione giapponese o durante un colloquio coi rappresentanti dell’associazione giovanile Youth4Climate, la limitata disponibilità di auricolari ha costretto alcuni dei partecipanti a seguire il discorso di Pichetto Fratin senza il traduttore simultaneo, e dunque senza poter capire granché». A Dubai la delegazione italiana ha lavorato sottotraccia guidata da tecnici di provata capacità. E i commentatori definiscono l’intesa del “transitioning away” una vittoria: la parolina chiave della locuzione è “away”, cioè via, fuori dai piedi. Per la prima volta c’è un documento politico sottoscritto dalla stragrande maggioranza degli Stati del mondo che mette nero su bianco la necessità di una transizione che porti all’utilizzo zero dei combustibili fossili, da svolgersi «in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico». Non è un male di per sé l’assenza del ministro nel momento decisivo. Ma resta un gesto due volte simbolico: l’Italia, in un momento in cui il pianeta sembra muovere un passo decisivo per salvare se stesso, appare ai margini della diplomazia mondiale e il Governo, che avrebbe potuto a buon titolo intestarsi una vittoria (ammesso che lo voglia fare vista l’ambiguità con cui spesso ha strizzato l’occhio ai negazionisti del cambiamento climatico), farà molta fatica a prendersene il merito, con l’opinione pubblica che sembra compatta e convinta nel pensare che Pichetto abbia sbagliato a dileguarsi. E chissà se, nei momenti di riposo nella sua casa di Gifflenga, non rimpianga quel momento in cui la porta scorrevole del ministero dell’Ambiente gli si è aperta davanti, sbarrando nel contempo quello della più tranquilla (e forse più adatta per un commercialista con quarant’anni di esperienza nei palazzi) della Pubblica amministrazione.
Ipse dixit
“A Cop28 di Dubai siamo a un punto drammatico, sono ore di un'importanza che si riverbererà nei decenni, credo che i negoziatori non dormano da giorni, non c'è modo di sottovalutare quello che c'è in gioco. Il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin è appena atterrato in Italia”
(Post pubblicato martedì su X da Ferdinando Cotugno, inviato del quotidiano Domani in Qatar)
Che cos’è Pierre et Vacances
Ci sono già alcuni villaggi Pierre et Vacances in Italia: tanta Sardegna, tanta Toscana, qualcosina tra Sicilia, Campania, Veneto e Liguria. Quello che il colosso immobiliare-turistico vorrebbe costruire nel Biellese sarebbe il primo del Piemonte. Cavaglià e Alice Castello sono i territori coinvolti, Viverone e il suo lago il polo di attrazione che avrebbe convinto gli investitori. Primi cittadini e Provincia, come dice La Stampa che da qualche settimana parla diffusamente del progetto, sono già convinti per il via libera. Ora la pratica è in Regione. Il complesso occuperebbe 25mila metri quadri, sarebbe costruito con solidi principi di ecosostenibilità e riciclo dei rifiuti e, secondo i calcoli dei promotori, ha il potenziale di attirare cinque milioni di turisti ogni anno, un’enormità se si pensa che le presenze nel Biellese nell’anno più fortunato hanno superato appena le 110mila presenze. La posizione sembra ideale non solo per gli investitori perché si trova alla confluenza tra Via Francigena e cammino di Oropa e sarebbe strategica anche per il progetto per ora quasi silente di Fondazione Biellezza sulla balconata del Biellese. Ma che cos’è e come funziona Pierre et Vacances? Non è un segreto per i numerosi biellesi che, a partire dalla sua costruzione nel 1990, hanno investito nel primo villaggio turistico costruito nel Sud della Francia. Cap Esterel, a 10 chilometri da Saint-Raphaël, è come una piccola città le cui strade sono bandite alle auto, con negozi, supermercati, ristoranti e piscine e la spiaggia più vicina a meno di un chilometro. Le sue unità immobiliari vanno dal monolocale alla villetta semi-indipendente e possono essere affittate come in un residence attraverso l’organizzazione, che fornisce i servizi essenziali dalla biancheria alla pulizia fino alla connessione internet. Ma possono anche essere acquistate e poi usate scegliendo due formule: possono essere una seconda casa “pura”, da usare quando si vuole, o essere lasciate in gestione all’organizzazione stessa che si occupa delle spese di gestione ma in cambio la affitta come se fosse uno spazio del residence concedendo ai proprietari un numero dato di settimane per le loro vacanze. Se l’iter del progetto non subisse interruzioni o ritardi, gli ottocento alloggi del complesso vedrebbero la luce in due anni dall’avvio dei lavori. Gli investitori stimano in seicento i posti di lavoro che saranno creati, prima per la costruzione e poi per il funzionamento del villaggio.
Cosa succede in città
Da oggi a Biella il Duomo ospita l’installazione dell’artista ceco Jan Knap dedicata alla nascita di Gesù. L’opera, portata a Biella dal progetto “Sia luce” resterà nella chiesa fino al 28 gennaio
Oggi alle 9 a Biella un convegno dal titolo “Il paesaggio della lana nel Biellese, una visione strategica” chiude il progetto Woolscape. L’appuntamento fino alla tarda mattinata è alla Fondazione Pistoletto e spicca l’intervento che chiuderà i lavori affidato ad Andrea Redaelli, manager del progetto del Museo del Tessile che sorgerà negli spazi di Cittadellarte lungo via Cernaia, poco distante dal Terzo Paradiso, con i contributi anche di Unione industriale e Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Oggi alle 18 a Biella alla galleria d’arte Zaion nell’ex lanificio Pria al ponte della Maddalena si chiude la mostra “9 anni dopo”, personale dello scultore e artigiano Michele Guaschino. Durante l’appuntamento sarà anche svelata un’opera inedita
Oggi alle 18 a Oropa è al Caffè Deiro l’appuntamento con il nuovo aperitivo sulla strada del vèrmut, la bevanda inventata a Bioglio da Antonio Carpano. Prenotazioni al 347.3923222
Oggi alle 19,30 a Vigliano comincia una serata dedicata alla danza nel palasport di via degli Alpini: nello spettacolo “Beyond water borders” la compagnia EgriBiancoDanza si esibirà prima con allieve e allievi dell’istituto comprensivo di Vigliano e poi, nella seconda replica delle 21, con le scuole di danza di Opificiodellarte, Arabesque e Mob Dance Studio
Oggi alle 20,45 a Occhieppo Inferiore alla cascina San Clemente si parlerà di stelle con Ferruccio Cossutta e l’associazione biellese astrofili. Il tema della serata verte sulle informazioni che possiamo ricavare dal colore percepito quando osserviamo le stelle
Oggi alle 20,45 al Piazzo l’accademia Perosi celebra la memoria di Maria Callas nel suo concerto di Natale. La voce narrante di Mario Acampa accompagnerà il canto della soprano Cristina Roca e le note di flauto, quintetto d’archi e fisarmonica in un repertorio che spazierà da Puccini a Bellini e Ponchielli. Biglietti per la sala concerti al primo piano di palazzo Gromo Losa a 15 euro, ridotti a 10 per chi ha meno di 27 anni e a 5 per chi ne ha meno di 13
Si torna a sciare
Oggi alle 9 si rimettono in moto gli impianti di risalita a Bielmonte, con gli sciatori che potranno approfittare della neve artificiale, in attesa di quella che cade dal cielo, che anche quest’anno si sta facendo desiderare. Come ricorda il sito web del consorzio Alpi Biellesi, sono in funzione le piste Piazzale 1, Monte Cerchio e Buca di Forno adatte anche ai meno esperti e le più difficili Massaro e Muschiera. Ci sarà anche il parco per i bambini con giochi e giostrine e, domani e domenica, il bus gratuito che nei primi due giorni di esperimento, ha avuto un buon successo. Parte da Biella in piazza San Paolo alle 8,45 oggi e domani, con fermate a Cossato (stazione ferroviaria), Valle Mosso (autostazione) e Valdilana al centro Zegna e arrivo alle 10 ai piedi delle piste. Il ritorno è alle 16 da Bielmonte con percorso inverso. È necessario prenotare in anticipo un posto a questo link. Lo si può già fare anche per le date successive: sabato 23 e martedì 26, sabato 30, sabato 6 e domenica 7 gennaio. Un difetto nella comunicazione dell’offerta turistica agli sciatori? Il sito web del consorzio Alpi Biellesi è completissimo nelle informazioni. Quello di Bielmonte che è più facile da trovare per chi fa una banale ricerca su Google non ha un link, o se ce l’ha lo ha nascosto bene, nemmeno al servizio di bus navetta.