L'aggiornamento mensile sul clima
Ottobre del 2023 è stato il ventinovesimo mese consecutivo in cui la temperatura media è stata più alta di quella media dal 1920 a oggi in quello stesso mese secondo i dati dell’Osservatorio di Oropa. L’ultima volta in cui il termometro al santuario è rimasto più basso rispetto al valore storico è stato nel maggio del 2021. Da allora solo mesi più caldi: l’ottobre appena terminato lo è stato di 3,4 gradi, 11,7° contro gli 8,3° misurati nell’ultimo secolo abbondante. La temperatura media storica dei primi dieci mesi dell’anno a Oropa è di 8,9 gradi. Quest’anno siamo a 11,1. Nel mese solo per sei giorni la temperatura massima si è tenuta sotto i 10 gradi ai quasi 1200 metri di altitudine del santuario. Il punto sulla siccità parla invece di un 2023 migliore dell’anno passato: già a settembre si era superata la quota di precipitazioni del 2022 che era stato l’anno più secco di sempre a Oropa. A ottobre i millimetri caduti sono stati 143,8 ma concentrati pressoché in due soli giorni, il 20 e il 30, cioè lunedì scorso. Rispetto alla media storica mensile di 233,6 siamo notevolmente sotto ma il totale annuale è di 1.512 millimetri, che vale già il 44,8% di pioggia in più rispetto al 2022. A confronto con la media storica dal 1920 a oggi dei primi dieci mesi dell’anno, di 1.754,7 millimetri, siamo invece al 13,8% in meno.
Ipse dixit
“La battaglia per combattere le emissioni di gas serra dovrebbe concentrarsi sulla riduzione delle emissioni a tutto campo, che si tratti di petrolio e gas, che si tratti di industria, senza badare a chi fa cosa”
(Sultan Al-Jaber, qatariota, presidente di Adnoc, la compagnia nazionale di estrazione di combustibili fossili del Qatar ma anche del summit internazionale Cop28, dove i leader del mondo si incontrano per discutere di come ridurre l’impatto ambientale)
Intanto Pichetto ad Abu Dhabi...
Gilberto Pichetto ha due caratteristiche: è un inguaribile ottimista ed è predisposto in modo innato alla mediazione e al compromesso, come forse risulta quasi naturale a chi faceva politica già ai tempi del pentapartito, quando era un esponente di spicco in città del Partito Repubblicano. La prima caratteristica si sta rivelando necessaria in questi giorni ad Abu Dhabi dove il ministro biellese sta partecipando alla conferenza di preparazione a Cop28, il vertice annuale sul cambiamento climatico e sulle contromisure che il mondo deve prendere per salvare il pianeta. Abu Dhabi è negli Emirati Arabi Uniti, dove si estrae il 4% del petrolio del mondo e dove le esportazioni valgono il quinto posto nella classifica mondiale di chi ne commercia di più. Cop28 sarà invece a Dubai, sempre negli Emirati Arabi, dove la presidenza della conferenza sarà assunta da Sultan Al Jaber, rappresentante del Qatar che invece punta sul gas naturale di cui è terzo esportatore mondiale. Ecco il primo apparente controsenso: si parlerà di contrasto al cambiamento climatico là dove si estraggono petrolio e gas, i combustibili fossili ai quali il mondo dovrebbe imparare a rinunciare. La mediazione e il compromesso di Pichetto sono doti non solo per gli incontri bilaterali di questi giorni ad Abu Dhabi, anche se le sue parole sono quasi degne di Greta Thunberg e dei più decisi tra gli attivisti: «È dovere di tutti noi contribuire all’attuazione dell’accordo di Parigi con la massima ambizione possibile, agendo con risolutezza entro il 2030 per ridurre le emissioni globali e procedere verso una traiettoria chiara di neutralità climatica». L’accordo di Parigi, siglato nel 2016, aveva l’obiettivo di limitare a 1,5 gradi il riscaldamento globale entro il 2030. Uno studio comparso su Nature in questi giorni dice che non ci stiamo riuscendo: il “carbon budget”, la quota di emissioni di anidride carbonica che il mondo si può permettere per restare sotto quella soglia, si esaurirà salvo rallentamenti in cinque-sei anni. Poi, dicono gli scienziati, non è possibile prevedere che cosa accadrà al pianeta. A proposito di giovani e clima, ancora Pichetto: «L’Italia sta investendo risorse significative, mobilitando competenze di alto livello, per sostenere i giovani nell’azione per il clima. Per questo spingiamo sulla partecipazione di una delegazione di Youth4Climate al summit di Dubai». Queste le parole, ottimistiche e votate al compromesso, pronunciate ad Abu Dhabi. In Italia, nel frattempo, la Lega, partito della coalizione che sostiene il governo di cui fa parte Pichetto, ha reso nota una proposta di legge per sanzionare con pene dai sei mesi ai tre anni e con il Daspo urbano gli attivisti ambientalisti che bloccano le strade con i sit in. Tira altra aria, insomma, meno disponibile al compromesso dove si è più vicini alla campagna elettorale.
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Biella fa tappa il camper del progetto Gap Tour, un progetto contro il gioco d’azzardo patologico promosso dalla Regione. Fino alle 14 saranno a disposizione in piazza Falcone, accanto al mercato, esperti della Regione e del Serd, il servizio contro le dipendenze dell’Asl di Biella
Oggi alle 15 a Torino si apre la fiera d’arte The Others nei padiglioni di Torino Esposizioni. La galleria d’arte biellese Bi-Box è presente con le opere di Cocis Ferrari, Marco La Rocca e Lucrezia Zaffarano. Ingresso a 8 euro, ridotto a 5. La fiera resterà aperta fino a domenica
Tutti pazzi per le bianconere
Quattrocento posti circa in più a disposizione e un tutto esaurito arrivato in ancora meno tempo: la presenza della Juventus di calcio femminile a Biella è ormai catalogabile tra i successi di una città che, nel giro di quattro giorni, ha ospitato la finale del primo trofeo stagionale della pallavolo maschile per club e la partita più attesa di questo inizio di stagione per la serie A del pallone delle donne. Juventus-Roma di domenica alle 12,30 mette di fronte la vincitrice della Coppa Italia e quella dello scudetto, oltre che le due leader della classifica dopo quattro giornate con sole vittorie. Comune e club bianconero sono riusciti per l’occasione ad aumentare la capienza del La Marmora-Pozzo aprendo la fettina di popolari che già ai tempi della Biellese maschile in serie C2 era riservata al settore ospiti. Si tratta di circa 400 posti da aggiungere ai 1300 della gradinata coperta centrale usata finora. Sono stati tutti messi a disposizione intorno alle 16 di martedì e mercoledì mattina non c’era più un posto disponibile, una situazione favorita anche dal fatto che per un’ulteriore domenica l’ingresso è gratuito.