L'altro inverno demografico
C’è un punto in comune tra i due segni negativi che Il Biellese ha messo uno accanto all’altro nella prima pagina dell’edizione di ieri: non ci sono più, o almeno non abbastanza, gli stranieri a coprire il calo determinato dalla popolazione locale. Accade nel numero degli abitanti dove la costante discesa delle nascite era stata a lungo compensata dall’immigrazione, da altre zone d’Italia e negli anni più recenti, da altri Paesi del mondo. Accade anche nell’anagrafe delle imprese: in dieci anni, come dicono i dati di Infocamere elaborati dal “solito” centro studi della Cgia di Mestre, la provincia ne ha perse 4.896 in dieci anni. Il calo in quanto tale non è una sorpresa, dato che la tendenza è presente in tutta Italia. Ma mentre in quasi tutti gli angoli dello Stivale cresce il numero delle aziende guidate da stranieri, a Biella e dintorni calano. Ed è una situazione comune solo a sei altre province: Mantova, Palermo e ben quattro nelle Marche, ovvero Pesaro, Macerata, Fermo e Ancona. La discesa è marginale: trentuno in meno per arrivare a un totale di 1.469, ma resta un dato che va in direzione opposta alla tendenza generale. Il segnale di crisi era già ben presente nei dati relativi al bilancio anno su anno di fine 2023: 661 nuove aziende iscritte e 839 che hanno cessato l’attività con i cali più vistosi per industria (-3,25%) e commercio (-2,11%) e l’unico segno positivo nei servizi (+0,13%). Sono calate anche le imprese artigiane: 226 nuove e 341 chiuse. Tornando agli stranieri, l’indice di presenza sul territorio provinciale è il più basso del Piemonte e sotto anche la media nazionale: 6,43 ogni 100 abitanti contro i 10,19 di media regionale e i 9 di quella nazionale. Sono cifre con un significato nemmeno troppo nascosto: il Biellese non attira più energie dall’esterno, come ha fatto per decenni della sua storia.
Ipse dixit
“Queste saranno davvero le mie ultime gare: molto difficilmente proseguirò solo per passione. Questi anni sono stati molto impegnativi e io sono troppo competitiva per partecipare così tanto per fare. Mi concentrerò ancor di più sulla famiglia e sul mio futuro lavoro perché uscita dal gruppo sportivo entrerà come effettiva nella polizia penitenziaria”
(Valeria Roffino a “Il Biellese” annuncia il suo ritiro dalle competizioni dopo due titoli italiani assoluti su pista, quindici giovanili e le maglie azzurre anche nella corsa campestre e nella corsa in montagna)
Una nomina per Pozzolo
Prima del banco degli imputati (ammesso che si arrivi al rinvio a giudizio), la sedia in una commissione parlamentare e, siccome si tratta di quella che si occupa di difesa, su internet si è ironizzato molto sulle attitudini del neo-nominato: Emanuele Pozzolo, il deputato sotto inchiesta per lo sparo di San Silvestro a Rosazza, ha ottenuto l’incarico per scelta del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, il partito che lo ha eletto alla Camera ma da cui risulta tuttora sospeso in attesa degli esiti dell’indagine che lo vede unico coinvolto per l’episodio di cui ha parlato tutta Biella, nove decimi d’Italia e mezzo pianeta. La nomina è stata resa nota lunedì prima da Vercelli Oggi, sito web del capoluogo vicino (“Finalmente un tecnico” il suo sottotitolo, a proposito di ironie), e poi diventata notizia sulla bocca di tutti grazie a Dagospia. Nessuno però aveva attaccato manifesti: la nomina risalirebbe agli ultimi giorni di ottobre e, come spiegano fonti di Fratelli d’Italia a La Stampa, è «una cosa temporanea, di una settimana al massimo». Le voci anonime del partito parlano di necessità legate alle assenze previste in alcune commissioni che rendevano necessario rimpolpare l’organico in vista di importanti votazioni. Poi, come ha varcato quella soglia per entrare, è previsto che esca. Ammesso, naturalmente, che accada o se, approfittando del silenzio fisiologico che scende una volta bruciate le prime fiamme di un caso la nomina temporanea diventi italianissimamente un po’ più definitiva. Emanuele Pozzolo è ancora in attesa della decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio fatta dai magistrati biellesi per ipotesi di reato legate all’omessa custodia della pistola da cui è partito il proiettile che ha ferito l’ospite di un veglione tra amici a capodanno, oltre al dettaglio che trattandosi di un’arma da collezione, non avrebbe mai dovuto uscire di casa. È caduta invece, per il ritiro della denuncia da parte del ferito in cambio di un risarcimento, l’accusa per le lesioni. Pozzolo si è sempre dichiarato innocente, dicendo che l’arma non era nelle sue mani quando il colpo è partito.
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Biella comincia a Città Studi la giornata dedicata a Riccardo Gualino, mecenate di origini biellesi con la passione per arte e cinema, creatore della casa di produzione Lux Film. Parleranno Paolo Piana a nome del premio Letteratura e Industria, i docenti universitari Claudio Bermond, William Mazzaferro e Francesco Chiapparino e il manager Pierluigi Degiovanni. Conclude e modera la responsabile del corso magistrale di patrimonio culturale Silvia Cavicchioli. Nel pomeriggio si prosegue con gli interventi, sulla storia della Lux Film, di Giulia Carluccio, Francesco Di Chiara, Marco Cucco e Roberto Calabretto. Chiude alle 17,30 la proiezione del documentario “Sulle tracce di Riccardo Gualino”, girato nel 2009 da Beppe Anderi
Oggi alle 16 a Cossato si apre anche nella seconda sede dell’università popolare UpbEduca il ciclo degli “Incontri del pomeriggio”: si replica quello proposto ieri a Biella con Graziana Bolengo e Alberto Galazzo che parleranno dei frammenti cartacei nel chiostro di San Sebastiano. L’ingresso nella sede di via Martiri della Libertà 14 è libero
Oggi alle 18 al Piazzo prosegue la stagione dei concerti dell’Accademia Perosi con il Quartett Hana, composto dai violinisti Gyurim Kwak e Fuga Miwatashi, dal violista Simon Rosier e dal violoncellista Tzu-Shao Chao, tutti allievi dell’accademia biellese. Nel programma, che sarà eseguito nella sala al primo piano di palazzo Gromo Losa, ci sono musiche di Shostakovich, Janáček e Schulhoff. Biglietti a 10 euro, ridotti a 5
Oggi alle 21 a Biella la docente universitaria Emanuela Fogliadini parlerà nella sala convegni del Seminario del suo libro dedicato alla chiesa di Chora di Istanbul, da qualche anno diventata una moschea. L’incontro fa parte del progetto “Sia luce”
Oggi alle 21 a Candelo il tavolo tratta provinciale porta al cinema Verdi il film “Princess” (Italia, 2022) di Roberto De Paoli, storia di una donna nigeriana che per sopravvivere si prostituisce nella periferia di una grande città. Il film sarà introdotto dalle associazioni del tavolo tratta. L’ingresso è gratuito. L’appuntamento è il primo del mese dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne organizzato dalla Provincia
La foto del giorno
Il 4 novembre denso di retorica e di bande che suonano inni è stato pressoché unanime con pochissime eccezioni. Per la festa delle forze armate, ha cantato altre melodie il circolo Tavo Burat, gli ambientalisti legati formalmente a Pro Natura e spiritualmente a Gustavo Buratti, storico attivista a fianco di ecologia, minoranze e pacifismo. Questa vecchia fotografia, scattata nel 1984, mostra una manifestazione con cui il movimento ambientalista contestava la presenza dei militari in Baraggia, sotto lo slogan “Sbaraggiamo i militari”. Dietro lo striscione c’era anche Buratti oltre a molti attivisti che ancora oggi non hanno abbandonato la militanza, come Daniele Gamba. Il tema sembra ancora d’attualità a giudicare dal titolo principale de La Provincia di Biella della settimana scorsa: da ieri e per dodici giorni totali fino al 28 novembre il poligono militare incastonato nell’oasi naturale sarà teatro di esercitazioni «a fuoco con armi leggere, armi di reparto ed eventuali autoblindo pesanti che, per loro natura, comportano pericoli per persone e animali» come recita l’ordinanza emanata dal comune di Candelo.