Le fondamenta della scuola Cerruti
Fa impressione leggere gli esiti della perizia che ha dichiarato inagibile la scuola Cerruti, destinata a essere demolita proprio dopo i rilievi dei professionisti. Li ha pubblicati Eco di Biella e la sensazione amara è che, fino a un mese fa, in quell’edificio dovevano entrarci più di centocinquanta bambini e bambine per iniziare l’anno scolastico senza che nessuno, fino a quel giorno, avesse contezza della gravità della situazione. Ecco le frasi che fanno capire quanto la struttura fosse maldridotta: «Completo distacco» dice la perizia, firmata dall’ingegnere Leonardo Rossi «della parete esterna dal resto della struttura con conseguente instabilità della stessa in più zone all’esterno dell’intero edificio, movimento delle fondazioni principalmente dovuto all’assenza di una rete di raccolta e drenaggio delle acque superficiali e alla notevole depressione artificiale su cui è fondato l’edificio, con movimento della superficie della falda freatica in fondazione, forte umidità di risalita con problemi di salubrità». Non basta: sono arrugginite le parti della copertura in ferro e sono state riscontrate «criticità strutturali sia nella parte originaria in acciaio sia nelle parti aggiunte e della copertura». Inoltre le architravi in mattoni furono realizzate «con probabile assenza di travetti», gli elementi che accompagnano la costruzione di un solaio aiutando a distribuirne correttamente il peso. Letta così, la perizia sembra far risalire i problemi alla costruzione stessa che avvenne negli anni Sessanta del secolo scorso, quando fu donata dalla famiglia Cerruti in memoria del patriarca Silvio, padre di Nino. Finì anche sui manuali di architettura per la sua concezione inusuale per un edificio scolastico italiano, tutto su un piano e circondato da un ampio giardino. Ma se mai ci fosse qualche responsabilità arrivata dopo (ai costruttori e ai progettisti di sessant’anni fa la può addebitare ormai solo la storia), dovrà stabilirlo l’inchiesta che è stata avviata dalla magistratura dopo l’esposto presentato dal sindaco Marzio Olivero: «So che è stato aperto un fascicolo» ha detto il primo cittadino «e presumo che la Procura ci chiederà di fornire altro materiale oltre a quello che è già stato portato».
Ipse dixit
“Signor Pichetto, mi diventa difficile chiamarla ministro dell’Ambiente visto che ogni giorno devo assistere allo scempio nel cielo causato da velivoli che spargono scie chimiche, senza che né lei né altri componenti del Governo mettiate fine a questo crimine contro l'ambiente. Quelle scie specialmente irrorate davanti al sole non fanno altro che aumentare la temperatura, anziché diminuirla. Tant’è che ieri il cielo era abbastanza terso e la temperatura non era così elevata come oggi che sono passati a spargere schifezze. Non sarebbe ora di porre fine a questo stillicidio dannoso all'ambiente e quindi anche a noi esseri umani? E ribadisco per l'ennesima volta che quello che viene immesso nel cielo non contiene di certo acqua di Lourdes, ma purtroppo ben altro. Anche lei ha dei nipoti, non pensa alla loro salute? Io invece mi preoccupo per i miei nipoti. Tra scie chimiche e 5G che futuro gli stiamo consegnando?”
(Da uno dei numerosi commenti complottisti sulle scie chimiche che compaiono sulle pagine social del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto)
Compensi
È la legge a guidare i calcoli che hanno permesso a Claudio Corradino, sindaco uscente di Biella, di incassare poco meno di 28mila euro (27.781,99 per la precisione) come indennità di fine mandato. È una sorta di liquidazione dei primi cittadini, che ha regole e funzioni simili a quella percepita dai lavoratori dipendenti quando cessa la loro esperienza professionale. Viene calcolata in base al periodo in cui un sindaco rimane in carica: una mensilità per ogni dodici mesi di incarico. Quella di Corradino è un po’ più ricca rispetto al passato perché è diventato man mano più alto il suo “stipendio”. Prima ci fu un aumento che la stessa giunta ha votato appena insediata nel 2019, per portarla al massimo consentito all’epoca dopo il 30% di auto-riduzione scelta da Dino Gentile e confermata da Marco Cavicchioli. Poi è arrivata una legge scritta dal governo-Draghi che ha aumentato le indennità a tutti gli amministratori pubblici stanziando nello stesso tempo fondi statali per non gravare sui bilanci dei Comuni. A Cossato invece Eco di Biella ha sottolineato la curiosità del vicesindaco Carlo Furno Marchese che avrà un’indennità mensile superiore a quella del primo cittadino Enrico Moggio, 2.227 euro (lordi) per il primo e 2.070 per il secondo. La ragione è semplice ed è stabilita anche in questo caso dalla legge: le cifre percepite dagli amministratori pubblici sono stabilite dalla norma che le parametra al numero di abitanti del Comune amministrato e al fatto di essere o no capoluogo di provincia. In più la somma viene dimezzata se il sindaco, vicesindaco o assessore prosegue nella sua attività professionale a tempo pieno, se lavoratore dipendente, durante il periodo dell’incarico pubblico. È il caso di Enrico Moggio, medico del 118 per conto dell’Azienda sanitaria di Biella, mentre Carlo Furno Marchese è pensionato e, come tale, ha diritto all’indennità piena.
Cosa succede in città
Oggi alle 18,30 a Viverone si aprono le ordinazioni nei ristoranti convenzionati con la “cena in bianco” che avrà luogo nell’area del lungolago nella zona del porticciolo. Unica regola: vestirsi di bianco. Il cibo ordinato nei locali potrà essere portato e consumato nelle lunghe tavolate in compagnia. Il costo di partecipazione è di 6 euro, gratuito per chi ha meno di 10 anni. Informazioni e prenotazioni al 348.3927485
Oggi alle 19 a Cossato c’è la prima sera della “grigliata alpina”, il tradizionale appuntamento con il gruppo Ana di Cossato e Quaregna nella sede di viale Cesare Battisti. La prima specialità non è però alla brace: il piatto speciale del giorno è polenta e baccalà
Oggi alle 19,30 a Mezzana si apre con una serata di gastronomia e musica il programma della festa di Mezzana in località Campiello: nel menu i piatti speciali sono polenta e tapulun e polenta e merluzzo. Alle 21,30 si balla con dj Trope. Durante la serata sarà eletta anche miss Mezzanese
Oggi alle 20,30 a Magnano un concerto chiuderà il corso estivo legato al Festival di musica antica. Allieve e allievi eseguiranno musiche di Buxtehude e Vivaldi. L’appuntamento è nella chiesa di San Secondo. Ci si può prenotare a questo link
Oggi alle 20,45 a Biella è in programma la prima giornata del campionato di serie C maschile di calcio con l’esordio allo stadio La Marmora-Pozzo della Juventus Next Gen, seconda squadra del club bianconero. La partita è contro l’Audace Cerignola. In campo, tra i pali della Juve, dovrebbe esserci il chiavazzese Giovanni Daffara, fresco di rinnovo di contratto fino al 2028. Biglietti a disposizione a questo link o al botteghino dello stadio
Oggi alle 21 a Oropa prosegue la rassegna “Oropa in musica” con il concerto alla basilica antica dell’organista Giuseppe Radini che eseguirà musiche del Romanticismo europeo. L’ingresso è libero
Oggi alle 21 a Vigliano tornano a suonare i “Sempre noi”, la band biellese che esegue le canzoni degli 883 e di Max Pezzali. L’appuntamento è all’agriturismo La Fucina. Ci si prenota al 340.3055264
Oggi alle 21,30 a Ponderano riprende il programma dell’Estate Ponderanese con una serata con i Genesa Mundi, gruppo specializzato in musiche, canti e danze popolari dal mondo. L’ingresso in piazza Alpini d’Italia è libero
La ginnasta biellese e le medaglie
L’estate di lavoro di Artemisia Iorfino, la promettente ginnasta di scuola Pietro Micca oggi alla Libertas Vercelli, sta proseguendo a Riccione. Qui sono state convocate per un raduno collegiale di dieci giorni le più promettenti atlete junior, categoria a cui ancora appartiene la biellese, e senior. La prima sorpresa per Iorfino è di potersi allenare gomito a gomito con le più giovani tra le due reduci dalle Olimpiadi: sono al raduno infatti Manila Esposito, bronzo alla trave e argento a squadre, e Angela Andreoli che, nel secondo posto dell’Italia dietro gli Stati Uniti, è stata decisiva con il suo esercizio al corpo libero. Non basta: mercoledì ha fatto visita alle compagne Alice D’Amato, la medaglia d’oro della trave, reduce da una meritata vacanza in Thailandia. Per Artemisia Iorfino, campionessa d’Italia Juniores alle parallele asimmetriche, è il primissimo contatto con il meglio del meglio della ginnastica artistica italiana, segno che il suo talento è degno della migliore attenzione dello staff federale che ha portato i colori azzurri alla prima medaglia olimpica a squadre della storia e al primo oro dopo cento anni.