Le non novità sulla pedemontana
Novecento milioni di euro per le strade del Piemonte, più di un terzo dei quali per un progetto biellese, quello della pedemontana da Masserano a Ghemme e all’autostrada Genova-Gravellona: il roboante annuncio della Regione è arrivato dopo la firma dell’intesa tra Cipess, il comitato interministeriale per programmazione e sviluppo (l’ente statale, in soldoni, che decide dove investire in infrastrutture) e Anas che ha messo a disposizione 44 miliardi di euro per l’intera Italia. Una buona notizia, certo, ma se letta con distrazione può far venire qualche dubbio: è la stessa pedemontana per cui era stato assegnato l’appalto, con tanto di firma-show estiva in prefettura a Biella alla presenza di due viceministri? Sì, è la stessa. E la stessa è anche la cifra assegnata al progetto: 384 milioni. Non cambia di un centesimo rispetto a quella che sempre il Cipess aveva messo nero su bianco nel febbraio del 2023, un passo che fu decisivo per sbloccare progetto e affidamento dei lavori. Allora, come si legge nel comunicato del ministero per la Programmazione economica, il progetto definitivo venne approvato «ai soli fini della definizione del nuovo limite di spesa», ovvero con un ritocco verso l’alto per assecondare il cambiamento dei prezzi di beni e servizi per un’opera promessa da così tanti anni da aver fatto risultare obsoleto il listino allegato ai primi disegni. Quest’anno, tredici mesi dopo, nel contratto è stata sancita la «conferma delle risorse», annotando in fondo al paragrafo la medesima cifra scritta a febbraio 2023, 384 milioni di euro e rotti. Non si tratterebbe insomma di risorse nuove ma della messa a disposizione di quelle già promesse, il che non ha impedito alla Regione di inserirle nel novero di quelle destinate al Piemonte per rendere più imponente la cifra ottenuta, anche se nella parte destinata al Biellese in realtà già era compresa nel contratto siglato nel 2023. Nulla cambia, insomma, con il consorzio di imprese vincitore dell’appalto che ha cominciato dalla zona di Gattinara i primi sondaggi sul terreno che ospiterà il sedime stradale. Circa quindici chilometri di strada con due corsie per senso di marcia collegheranno San Giacomo di Masserano, là dove sfocia l’attuale superstrada che parte da Biella e transita da Cossato, a Ghemme e all’autostrada A26. Lungo il percorso saranno costruiti sei viadotti, compreso quello da quasi un chilometro sul fiume Sesia, sei cavalcavia e quattro svincoli: Roasio, Rovasenda, Gattinara e Ghemme, a percorrenza gratuita prima dell’innesto con la strada a pedaggio. Il gruppo Webuild che ha ottenuto l’incarico ha i primi 365 giorni di tempo per le analisi archeologiche e ambientali richieste dalla legge e poi ne avrà 1440 per completare la strada. Sono circa cinque anni, ovvero dall’estate 2023 a quella del 2028, per avere un collegamento all’A26.
Ipse dixit
“Basta che si decidano perché ancora un po’ che aspettano il centrodestra rischia di non presentare nessun candidato”
(Claudio Corradino, sindaco di Biella, all’evento “La Stampa è con voi” di Città Studi giovedì sera)
L’ex presidente e i treni
Da presidente dell’Unione industriale Carlo Piacenza, al timone dell’azienda di Pollone che da tre secoli porta il nome della sua famiglia, si è speso molto per i treni: c’era anche lui ai tavoli di un territorio per una volta unito per lavorare ai fianchi la parte pubblica e ottenere consenso e denari per l’elettrificazione della Biella-Santhià. Sotto il suo mandato era stato preparato e consegnato uno studio che immaginava una fermata dell’alta velocità a Brianco, dove peraltro transita la linea su cui viaggiano veloci Frecciarossa e Italo, per avvicinare la provincia alle metropoli. Oggi che non è più presidente dell’Uib il suo impegno non si è affievolito e le sue parole continuano a fare pressione. Le ha dettate proprio alla sezione notizie del sito web dell’Unione industriale, per commentare l’esito in verità deludente dell’ultimo vertice con la Regione che ha confermato come non avremo speranze di vedere più treni diretti verso Torino fino al 2026. «Le infrastrutture, e in particolare dei collegamenti ferroviari adeguati con Torino e con Milano, sono essenziali» ribatte alle scarse prospettive Carlo Piacenza: «per le imprese come per le persone, per l’economia e per la società. Essere collegati dal punto di vista ferroviario, ma anche dal punto di vista viario e della connettività, è una questione vitale per il territorio». Piacenza immagina treni e strade come motori di sviluppo: «Il Biellese, con le adeguate infrastrutture, può diventare un riferimento fra Torino e Milano, in una logica di area metropolitana del nord-ovest. Questo significherebbe riuscire ad attrarre talenti da inserire nelle nostre aziende, aumentare la residenzialità con famiglie che possano rivitalizzare il tessuto sociale e dare nuovo slancio all’economia e rilanciare un turismo locale che può contare su un patrimonio prezioso e di nicchia».
Cosa succede in città
Oggi alle 10 in varie località si apre la seconda delle Giornate di primavera del Fai con varie sedi storiche e culturali a porte aperte: gli appuntamenti saranno al lanificio Cerruti, all’ex lanificio Sella, a Cittadellarte, al lanificio Picco di Veglio, a Casa Zegna e allo stabilimento Zegna a Valdilana e a una passeggiata nell’Est Urbano con partenza dalla stazione di Chiavazza. Il programma completo con orari e modalità è a questo link
Oggi alle 10,30 a Valdilana il mercatino dei piccoli produttori “Gusto al centro” farà parte degli eventi collaterali alle Giornate di primavera del Fai. Saranno presenti anche attrici e attori di Storie di Piazza per inserti teatrali. L’evento chiude alle 17
Oggi alle 11 a Oropa tornano le visite guidate con partenza dai cancelli del santuario: nell’itinerario sono compresi basilica antica, appartamenti reali e museo dei tesori. L’iscrizione costa 8 euro con possibilità di sconti per le famiglie
Oggi alle 16 a Cossato la stagione teatrale prosegue con il ciclo di opere dialettali: in programma c’è “Metti un cretino a cena”, ambientata nella Cuneo bene e scritta da Giovan Battista Nanfa. Sarà messa in scena dalla compagnia “Ij Motobin” di Villanovetta. Ingresso a 10 euro
Oggi alle 18,30 a Candelo la scrittrice Bea Buozzi, che è originaria proprio di Candelo, presenterà al Ricetto il suo libro “L’anno dei destini incrociati”. Ingresso libero
Oggi alle 18,45 a Candelo al cinema Verdi sarà proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano “Quarto potere”, capolavoro del 1941 di Orson Welles. Il film verrà replicato martedì e mercoledì sera
La domenica sportiva
Oggi alle 9,30 ad Antalya in Turchia inizia la penultima giornata di gare ai Trisome Games, i giochi mondiali per gli atleti con disabilità intellettive e relazionali: la stella azzurra e biellese Nicole Orlando è già salita sul podio conquistando il bronzo nel lancio del giavellotto
Oggi alle 14,30 a Biella c’è una partita fondamentale per le ambizioni del Biella Rugby in serie A: allo stadio di via Salvo d’Acquisto arriva l’Asr Milano terzo in classifica mentre i gialloverdi di casa sono secondi con quattro punti di vantaggio
Oggi alle 16 a Viverone parte dalla palestra comunale di via Gattinara 51 la non competitiva da 19 chilometri denominata Giro del lago di Viverone che propone ai podisti un percorso lungo il perimetro del lago. Ci sarà anche un tracciato più breve da 8 chilometri con partenza alle 16,10
Battuto il fotografo cossatese
Non ce l’ha fatta il fotografo di origine cossatese Valerio Minato a conquistare il titolo di piemontese dell’anno indetto dal giornale digitale Quotidiano Piemontese. L’autore dello scatto stracondiviso sui social dell’allineamento tra basilica di Superga, vetta del Monviso e luna piena si è classificato secondo, battuto dal direttore della clinica oculistica dell’ospedale Molinette di Torino Michele Reibaldi, protagonista di un intervento chirurgico che ha ridato la vista a un uomo che l’aveva persa da dieci anni. Reibaldi ha ottenuto il 41% dei voti sul web, Minato si è fermato al 28% ma ha avuto la soddisfazione di tenersi alle spalle Christian Greco, direttore del Museo Egizio, ed Elisa De Marco, alias Elisa True Crime, autrice di un popolarissimo podcast sulla cronaca nera.