Le rette degli asili nido
Si discute in mezzo Biellese sui ritocchi alle tariffe che riguardano i servizi per le famiglie con bambini. Tra l’altro avviene in Comuni la cui amministrazione è retta anche da raggruppamenti civici vicini al centrosinistra, come Valdilana e Vigliano. Qui la mano pesante dei rincari riguarda le rette dell’asilo nido, un problema che coinvolge pochi centri della provincia soprattutto perché sono pochi i municipi ad avere messo il servizio a disposizione dei propri residenti. Valdilana, che ha due nidi (uno in più di Cossato, per esempio), è tra questi: le tariffe per il 2025 cresceranno molto e l’amministrazione proverà a spiegarne le ragioni alla gente in un incontro pubblico in programma domani alle 18 al cinema teatro Giletti di Ponzone. Il motivo è riassunto in una dichiarazione a La Stampa di Elisabetta Prederigo, vicesindaca di Valdilana: «Visto che lo Stato ha scelto di aiutare le famiglie invece che i Comuni, andiamo a recuperare questi soldi». Prederigo si riferisce al bonus asili nido che è stato istituito a partire dal 2016 per sostenere le spese dei genitori che lavorano e non possono badare ai bambini durante il giorno. Per l’anno che verrà il contributo mensile va da 327 euro (famiglie con un altro figlio che ha meno di 10 anni e un Isee inferiore a 40mila euro) a 272 euro (Isee sotto i 25mila euro e un solo figlio), per scendere fino a 227 euro e a 136 euro per le altre fasce. Ancora Prederigo, a Il Biellese: «Ci siamo resi conto che il contributo non è totalmente utilizzato, perché le nostre tariffe sono troppo basse. Per esempio i cittadini appartenenti alla prima fascia Isee che versano al Comune 89 euro, utilizzano solo una parte dei 273 euro del bonus e ben 180 euro rimangono allo Stato. Valdilana dal canto suo ha sempre sostenuto il servizio con molte risorse proprie, più di 600mila euro l’anno». Questo dettaglio tocca un tasto dolente che ha fatto sì, per esempio, che molti Comuni rinunciassero ai fondi Pnrr destinati a questo capitolo: servivano per costruire nuovi asili nido ma non tenevano conto delle spese che ogni amministrazione deve mettere in conto ad asilo aperto, spese sempre molto più alte rispetto a quanto incamerato con le rette chieste alle famiglie. Nel Biellese solo sei hanno chiesto finanziamenti e di loro solo tre (Verrone, Cerrione, Brusnengo) per dotarsi di un servizio che non avevano. Come sempre, la politica è questione di scelte: decidere di dare un aiuto, attraverso un asilo nido, alle famiglie con bambini piccoli è anche un modo per fermare il declino demografico della provincia tra le più anziane d’Italia. Invece, come dichiara una madre a Il Biellese, la combinazione tra rincari da una parte e assenza del servizio dall’altra non aiuta: «Abbiamo scelto di restare a vivere a Valdilana perché amiamo il nostro territorio, ma non vorremmo pentircene. Anche in tivù si sente sempre parlare di calo demografico: e come potrebbe essere diversamente se la retta di un asilo costa quasi la metà di uno stipendio da impiegato?».
Ipse dixit
“Le cose potrebbero cambiare in tutta l’area solo se si metterà al centro come a Nevè Shalom una progettazione scolastica che ruoti attorno al metodo di questa vera oasi di pace. L’alternativa sono molte future generazioni che cresceranno nell’odio e nel desiderio di vendetta da entrambe le parti”
(Giuseppe Paschetto, ex assessore alla Pace di Cossato, sul villaggio gemello di Nevè Shalom/Wahat al-Salam dove israeliani ebrei e arabi convivono serenamente. L’intervista è su La Provincia di Biella)
Almeno Biella non rincara
Mercoledì il consiglio comunale di Biella metterà ai voti il bilancio preventivo del 2025, la “legge finanziaria” dell’amministrazione. Conterrà anche la delibera sui cosiddetti servizi a domanda individuale, le prestazioni che il Comune mette a disposizione e che richiedono un pagamento da parte dei cittadini. Dentro ci sono anche le rette degli asili nido che, per l’anno scolastico che verrà, non subiranno aumenti. L’ultimo ritocco è dell’anno scorso e portò la tariffa massima per i residenti a 450 euro al mese, non così dissimile da quella nuova che si appresta a fissare Vigliano che la porterà a 460 euro. A lungo il capoluogo aveva lasciato intatto lo sconto deciso nel 2015 dall’amministrazione, un taglio lineare di 20 euro al mese per tutte le fasce che dipendono dall’Isee, l’indicatore del reddito familiare. A Biella sono cinque e salgono di 4mila euro per arrivare fino alla soglia dei 20mila, oltre la quale la tariffa mensile è quella massima: si va da 75 euro per la fascia più bassa, per salire a 150, 225, 300 e 375 euro, a cui va comunque sottratto il bonus erogato dall’Inps. Sempre a Vigliano c’è un segmento di fascia di reddito in più, tra i 20 e i 45mila euro, con costi differenti da 410 a 465 euro mensili. A Cossato, che pure ha imposto qualche ritocco verso l’alto, le fasce sono diventate otto «in modo che l’aumento sia progressivo in base alla capacità contributiva» come ha detto a La Stampa l’assessora al Bilancio Barbara Imperadori. Quella massima, nella seconda città della provincia, è di 500 euro. A Biella, come ha analizzato Il Biellese, il rincaro delle rette dal 2019 a oggi è comunque inferiore all’inflazione, +15% contro il +17% del caro vita.
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Vigliano apre il villaggio di Babbo Natale in piazza Martiri Partigiani. Hobbisti e artigiani metteranno in mostra i loro manufatti fino a sera. Alle 10 è in programma una corsa non competitiva con partenza dal piazzale della stazione, i cui partecipanti sono invitati a vestirsi da Babbo Natale. Alle 12 la Pro loco distribuirà la polenta concia da asporto. Alle 15 c’è il battesimo della sella con i minipony dell’associazione Il Rosignolo
Oggi alle 10 a Candelo si chiude l’avventura del Borgo di Babbo Natale. Il Ricetto resta aperto con bancarelle e postazioni per i bambini fino alle 18. Biglietti a partire da 6 euro a disposizione a questo link. Entra gratis chi non ha ancora compiuto 13 anni
Oggi alle 10 a Sordevolo c’è l’ultimo giorno di apertura per il Mercatino degli Angeli. Nel paese della Passione le casette con i prodotti gastronomici e artigianali a tema natalizio resteranno aperte fino alle 18. Ingresso a 3 euro, gratis fino ai 12 anni di età
Oggi alle 10 a Biella c’è la seconda giornata di Cittadelmarket, mercatino natalizio di prodotti alimentari e artigianali ospitato da Cittadellarte in via Serralunga. Resterà aperto fino alle 19
Oggi alle 10 a Masserano riapre il presepe di frazione Morezzi, composto da 63 statue di personaggi tra cui quella che raffigura Guerrino Morezzi, un artigiano originario della frazione che morì in un campo di concentramento tedesco a 25 anni durante la Seconda guerra mondiale. Il presepe resterà visitabile fino al 6 gennaio dalle 10 alle 18
Oggi alle 10 a Borriana parte la passeggiata legata al “Bessa Christmas trail”, manifestazione podistica non competitiva sui sentieri della bassa valle Elvo, che invece prenderà il via alle 10,30. Il ricavato della manifestazione finanzierà il progetto della Pro loco di Ponderano per l’acquisto di un’apparecchiatura per il reparto di pediatria dell’ospedale di Biella
Oggi alle 14 a Valdilana si apre al parco Reda di Valle Mosso la manifestazione “Babbo Natale in valle” con mercatino, laboratori e la fiaccolata con le lanterne accompagnata dal suono delle cornamuse. Alle 17 in sala Biagi è in programma lo spettacolo “Il presepe degli animali” proposto da Storie di Piazza
Oggi alle 17,30 a Pettinengo prosegue la rassegna “Villa Piazzo in musica” con il pianista Simone Locarni e il suo concerto intitolato “Souvenir d’un ami”. Biglietti a 15 euro, ridotti a 13 per chi li acquista via web a questo link
Oggi alle 21 a Gaglianico si chiude la settimana dedicata a Telethon e alla sua raccolta fondi per la ricerca medico-scientifica con un concerto nella chiesa parrocchiale: si esibirà la banda Giacomo Puccini
La domenica sportiva
Oggi alle 14,30 a Settimo Torinese c’è l’incrocio tra prima e seconda del campionato di Eccellenza maschile di calcio: i padroni di casa della Pro Eureka che inseguono attendono la Biellese che guida la classifica con quattro punti di vantaggio
Oggi alle 16,30 a Biella ci sarà un meeting di pugilato al Forum con una sfida incrociata tra Piemonte e Lombardia. Saranno sul ring anche i biellesi Leonardo Bergo, Lorenzo Rinaldi, Sebastiano Colombo ed Emma Prinetti. Padrino della manifestazione è l’ex peso massimo Roberto Cammarelle, tre volte sul podio alle Olimpiadi. L’ingresso è libero
Oggi a Tunisi comincia con l’allenamento e la prova della pedana di gara l’avventura dell’Italia femminile juniores di ginnastica artistica a Comegym, i Giochi del Mediterraneo giovanili. Tra le convocate azzurre c’è la biellese della Libertas Vercelli Artemisia Iorfino
La foto del giorno
Olga Kharlan e Luca Curatoli hanno vinto il secondo trofeo Città di Biella di sciabola. Lo hanno fatto battendo rispettivamente Eloisa Passaro e Luigi Samele in una doppia sfida che ha portato in città un numero non indifferente di medaglie olimpiche, con Kharlan e Samele (che nel giro di qualche mese diventeranno marito e moglie) oro e bronzo anche ai recenti Giochi di Parigi. Però l’esibizione si è svolta, venerdì sera, davanti a un pubblico assai sparuto, meno di 100 persone secondo il calcolo de Il Biellese. La sede, come nell’edizione del settembre 2023, è stata il centro commerciale Gli Orsi, con la pedana installata nella galleria semiaperta e non riscaldata, non il massimo della confortevolezza per gli spettatori. Ma non solo il pubblico ha disertato l’appuntamento: mancava anche chi, in città, pratica la scherma, come atlete, atleti e staff della Pietro Micca. Caso diplomatico? Vai a sapere. Ma parla dell’ecosistema dell’informazione anche la reazione alle prime notizie pubblicate sull’evento e sul suo scarso pubblico. Un dibattito acceso si è aperto sul profilo Facebook de Il Biellese, dove la maggior parte dei commenti accusava chi di dovere di non aver fatto abbastanza pubblicità e di aver sbagliato giorno e ora, perché al venerdì pomeriggio la gente lavora. Questa seconda obiezione è in parte smentita dal tasso di riempimento del parcheggio de Gli Orsi alle 18 circa di venerdì, tutt’altro che vuoto così come le gallerie dei negozi. Solo che alla pedana non si sono fermati in molti. Quanto alla comunicazione dell’evento, i giornali locali non hanno lesinato gli sforzi tenendo la notizia come principale delle pagine di sport martedì (Il Biellese) e giovedì (Eco di Biella), senza contare i canali social dei media locali e quelli ufficiali del Comune. Un dettaglio che mancava, quello sì, era qualche indicazione all’interno de Gli Orsi stessi: chi capitava lì per fare spese non aveva poster, pannelli luminosi o annunci audio che annunciassero l’evento sportivo. Verrebbe da chiedersi quale sia l’impatto dei media locali sulla provincia in cui operano, ma allo stesso modo verrebbe da chiedersi come la gente vorrebbe essere informata: se non si è imbattuta in una notizia, ampiamente diffusa sui mezzi tradizionali e su quelli digitali (6aBiella inclusa), come altro avrebbe potuto venirne a conoscenza? O forse ha ancora un senso passare un po’ del proprio tempo quotidiano a informarsi, che sia passando in un’edicola fisica o digitale o curiosando sulle pagine web locali?