Le scatole vuote di via Carso
Rivitalizzare l’asse di via Carso, porta d’ingresso alla città, era un obiettivo di Claudio Corradino dichiarato fin dalla campagna elettorale. Il rischio, a meno di un anno dalle prossime elezioni amministrative, è che tutto resti esattamente come il sindaco lo ha trovato nel giorno del suo insediamento a palazzo Oropa. È di ieri la notizia, riportata da La Stampa, dell’accordo saltato per l’area delle ex Pettinature Riunite, uno dei due colossi insieme al complesso ex Rivetti che da tempo sono scatoloni vuoti a un passo dal centro. La bonifica di una parte della proprietà che riguarderebbe un’ex discarica ha alzato il preventivo di almeno 600mila euro, abbastanza per far entrare in rotta di collisione proprietari e acquirenti, nessuno dei quali sembrava intenzionato ad affrontare la spesa da solo. Nella sua ultima stesura, il progetto prevedeva un ennesimo supermercato (Conad), un distributore di carburante, uffici, negozi e un parcheggio. Tra le parti si starebbe ancora trattando mentre altre realtà sembrano aver mostrato interesse. È un dato di fatto che, come a Monopoli, si è pescata la carta “torna al via” invece di cominciare a vedere un cantiere.
Sempre La Stampa fa il punto sull’area ex Rivetti, qualche decina di metri più a monte. La proprietà dell’immobile è passata dalle mani biellesi delle famiglie Monteleone (avvocato) e Tempia (cooperativa Anteo) a quelle milanesi-pescaresi della società Slim, con sede in Lombardia, di proprietà della famiglia Perilli che ha radici in Abruzzo e si occupa di investimenti immobiliari. La nuova proprietà sembra aver cestinato il precedente progetto di ristrutturazione preparandone uno nuovo già parzialmente illustrato in Comune: si parla di un’attività di pasticceria e panificazione pronta a traslocare in una delle palazzine vista parcheggione di via Cernaia, forse sul modello recente di De Mori che ha risistemato un’area dismessa e aperto un locale nella centrale piazza Duomo. Ma ripartendo da capo, i tempi non possono essere brevi e l’unica novità sull’asse di via Carso dell’era Corradino resta il supermercato Aldi, che si è mangiato un giardino pubblico appena adibito ad area benessere per i cani. Era il dicembre 2020 e il sindaco neoeletto diede il via libera a quell’operazione che era stata stoppata dall’amministrazione precedente di centrosinistra, non trovando proteste né dagli ambientalisti, solitamente attentissimi se si tocca un albero, né dall’associazione Legami di Cuore che pure, per quel parco, aveva chiesto e ottenuto aiuto dai privati. Forse il loro silenzio era legato al fatto che il presidente Alberto Scicolone, a suo tempo storico militante di Forza Italia, aveva ottenuto in cambio la promessa di una nuova area cani in viale Macallé, dove è allestita ora.
Ipse dixit
“Le volumetrie dismesse che insistono nell’area tra la via Carso e il Cervo a Biella non sono soltanto scatoloni vuoti tra i tanti disseminati dalle crisi economiche nelle aree urbane italiane ed europee. Quei vuoti sono anche memoria e identità. Sono un sistema che è parte dello spazio di vita quotidiano di tanti cittadini. Spazi indecisi che chiedono alla comunità un impegno comune di immaginazione e progettazione”
(Dalle linee guida della campagna Est Urbano per la valorizzazione dell’asse lungo il torrente Cervo dall’ex ospedale alla stazione San Paolo)
Intestarsi la pedemontana
«È un giorno importante per il nostro territorio che da qui a quattro anni potrà realizzare anche questo fondamentale collegamento» (Paolo Rizzo, consigliere provinciale del Partito Democratico su La Stampa di ieri)
«Abbiamo seguito silenziosamente la vicenda in tutte le sue fasi, cercando di fornire informazioni solo su fatti concreti evitando di dare notizie incomplete o non del tutto corrispondenti alla realtà. La volontà politica di realizzare la pedemontana biellese c’è stata fin dall’inizio della nostra esperienza di governo, dopo decenni di attesa. […] È un’ulteriore dimostrazione di come il governo Meloni sia sempre più il governo del fare» (Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia per Fratelli d’Italia, su Il Biellese di ieri)
Fin qui le dichiarazioni ai media. La notizia è la firma del contratto tra Anas, l’ente gestore delle strade statali, e la Cossi costruzioni, l’impresa che in cambio di 384 milioni di euro realizzerà il tratto a due corsie per senso di marcia che prolunga la superstrada Biella-Cossato-Masserano fino al casello autostradale di Ghemme della A26 Genova-Gravellona. Per arrivarci, è stato necessario anche aspettare l’esito del ricorso al Tar, bocciato, di un’impresa che aveva partecipato alla gara di appalto senza vincerla. Ma dal braccio di ferro a distanza tra consigliere provinciale di centrosinistra e viceministro di centrodestra emerge, come la pinna di uno squaletto, un retroscena legato all’annuncio della chiusura della gara di appalto di qualche giorno fa. Lo diede Rizzo e la notizia uscì sui giornali. Ma Il Biellese dedicò mezza pagina a un articolo allarmato: la procedura di assegnazione dei lavori non era ancora completata e la fuga di notizie avrebbe potuto metterla in discussione. Allarme eccessivo, a giudicare dai fatti: fu la stessa Cossi costruzioni, il giorno stesso in cui Il Biellese era in edicola, ad annunciare via comunicato stampa di essersi aggiudicata la commessa. Aggiungiamo due dettagli. Paolo Rizzo lunedì via social provava ancora a mettersi al centro della scena in questo piccolo successo del territorio: «Prima del mio arrivo in provincia il collegamento pedemontano sembrava una chimera tra progetti faraonici non finanziati per la realizzazione e dispute politiche sul tracciato, gli svincoli e il pagamento del pedaggio. Oggi finalmente siamo arrivati in fondo al lungo iter». Nel frattempo Il Biellese ha scelto di decorare l’articolo sull’appalto assegnato con l’immagine di Andrea Delmastro e Galeazzo Bignami, il viceministro alle infrastrutture, uomo forte di Fratelli d’Italia in Emilia Romagna, a cui il parlamentare nostrano dice di aver fatto riferimento per seguire la pratica. Se la fonte della seconda notizia pubblicata da Il Biellese di ieri è certa, dati i virgolettati di Delmastro, finisce che era la stessa anche in occasione del primo articolo, quello che metteva in dubbio l’annuncio dell’avversario politico Rizzo.
Cosa succede in città
Oggi alle 18,30 al Piazzo l’accademia Perosi propone un omaggio a Ettore Bastianini, baritono scomparso negli anni Sessanta. Lo farà con le parole di Luisella Franchini, co-autrice del libro dedicato al musicista, e con le note di Diego Mingolla al pianoforte e del baritono Emilio Marcucci che eseguiranno brani di Verdi e Giordano. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria su segreteria@accademiaperosi.org
Oggi alle 21 a Biella comincia Musica in Piazza, la rassegna inserita nel programma di Biella Estate che chiama a suonare le bande musicali della provincia. A differenza delle edizioni passate, i concerti non saranno sparsi tra i quartieri ma si concentreranno al chiostro di San Sebastiano e all’anfiteatro della Passione di Sordevolo. Stasera cominciano la banda di Occhieppo Inferiore e la Junior Cep Band a San Sebastiano. L’ingresso è libero
Oggi alle 21,30 a Biella il cinema Mazzini propone un omaggio ai 100 anni della Warner Bros proiettando Casablanca, il film del 1942 con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Lo spettacolo unico è nella sala 1
La foto del giorno
La speranza è che sia un errore del sistema rimasto sullo schermo, perché un ritardo di nove ore e mezza circa sarebbe un record anche per la bocca buona dei poveri pendolari della linea Biella-Novara e ritorno. Laura Tolosi, la lettrice di 6aBiella che ha fotografato il monitor ieri sera alla stazione San Paolo, si è domandata «in che dimensione spazio-tempo sia finito. Ma soprattutto, come hanno fatto ad Agognate?».