Licei e scuole tecniche: una specie di fact checking
Gli studenti biellesi nelle iscrizioni all’ultimo anno scolastico hanno preferito i licei: lo dicono le cifre dell’ufficio scolastico regionale che hanno monitorato l’andamento delle scelte di chi, appena presa la licenza media, ha scelto un nuovo indirizzo di studi. Il 58,5% si è diviso tra classico, scientifico, linguistico, artistico, scienze umane e scienze applicate. In Piemonte la percentuale è appena più bassa, 55,3%. Nelle vicine Novara (47,5%) e Vercelli (42,6%) lo è nettamente. Detta così senza approfondimenti, la statistica sembra la conferma degli allarmi del mondo delle imprese (ultimi in ordine di tempo il biellese di Confindustria regionale Ermanno Rondi e il vicepresidente nazionale Gianni Brugnoli) che vorrebbe più iscritti alle scuole tecniche perché accorcerebbero il percorso tra la fine degli studi e l’ingresso nel mondo del lavoro, specie in un periodo in cui, per esempio, le industrie tessili faticano a trovare addetti. Guardando meglio dentro i dati si ha un quadro più preciso: quasi un (o una) quattordicenne su due sceglie o il liceo scientifico o il liceo delle scienze applicate, in una quota pari al 24% del totale degli iscritti al primo anno. Il primo è gestito dall’istituto Avogadro, il secondo dall’Iti Quintino Sella ed entrambi, più che a una formazione marcatamente umanistica (la “nemica” – e si perdoni la semplificazione – delle imprese), mirano agli approfondimenti sulle materie del gruppo cosiddetto Stem, acronimo anglosassone per scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Il tutto, ovviamente, con la necessità di proseguire gli studi all’università. La seconda scuola più scelta è il liceo delle scienze umane dell’Avogadro che, se si aggiunge la quota dell’indirizzo economico-sociale, balza oltre il 15%. C’è un altro dato che però fotografa impietosamente la distanza tra le aziende storiche del territorio e chi è adolescente oggi: all’indirizzo sistema moda (il vecchio Iti tessile, semplificando) si è iscritto appena l’1,1% del totale del corpo studente. Nel passato anno scolastico era stato il 2%. È l’indirizzo meno popolare tra quelli tecnici, la metà del 2,3% di chi ha scelto l’agrario, quasi otto volte meno dell’8,2% di chi si è instradato verso informatica e telecomunicazioni. A proposito di vicinanza al mondo del lavoro: i rapporti mensili Excelsior di Unioncamere segnalano, tra le aziende dove è più alto il fabbisogno di dipendenti in provincia, quelle del settore bar e ristoranti e quelle del settore sanitario e sociosanitario. Forse non è un caso se l’alberghiero è la scelta del 7,2% di quattordicenni e i servizi per la sanità e l’assistenza sociale del 3,9%.
Ipse dixit
“Il costante calo demografico determina prima di tutto l’esigenza di convincere i giovani a restare e di offrire loro opportunità di realizzazione personale e professionale che siano coerenti con le loro aspettative. Un ultimo spunto di riflessione: se le persone qui non ci sono, forse è necessario intervenire per intercettare o organizzare i flussi migratori in modo da poter anche rispondere alla richiesta di assunzioni previste da parte delle imprese”
(Francesco Ferraris, vicepresidente dell’Unione industriale biellese con delega all’educazione, commentando su Eco di Biella il calo nella quota di giovani abitanti in provincia)
Domani c’è l’allarme (di prova)
Meglio dirlo un giorno prima e meglio ripeterlo più di una volta: domani alle 12 sarà il turno del Piemonte di sperimentare il sistema It-Alert che consente di “forzare” su tutti i telefoni cellulari presenti in un determinato territorio un messaggio per avvisare di un’emergenza in atto. A ricevere il messaggio saranno gli apparecchi presenti a quell’ora entro i confini del Piemonte: arriverà una notifica di testo accompagnata da un segnale sonoro differente da quello che abitualmente ogni utente ha scelto per gli sms. Il messaggio reciterà così: «Questo è un messaggio di test del sistema di allarme italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario». Il messaggio disabiliterà temporaneamente tutte le altre funzioni del telefono per obbligare alla lettura: basterà toccare lo schermo (se in possesso di un modello touchscreen) per confermarne la ricezione e riportare il telefono alla normalità. Il questionario, in forma anonima e compilabile in tre minuti, serve per la valutazione dell’efficacia del servizio. Sulle prese di posizione, specie via social, di complottisti assortiti che sperano di disabilitare la ricezione del messaggio con qualche artificio, convinti che sia un modo per essere tenuti sotto controllo, è inutile soffermarsi.
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Biella sarà dedicato ai formaggi locali e alle confetture il mattino del mercato “Let eat Bi”, rassegna periodica (apre ogni secondo mercoledì del mese) di prodotti locali promossa dalla Fondazione Pistoletto. Nello spiazzo attiguo a Cittadellarte sarà possibile assaggiare i formaggi di capra e di pecora e accompagnarli con le marmellate giuste. Saranno presenti anche le bancarelle di frutta e verdura
Oggi alle 21 a Biella la rassegna Musica in Piazza porta al chiostro di San Sebastiano la Bjc Band, la banda giovanile della sezione provinciale dell’associazione Anbima, che raggruppa i sodalizi musicali. L’ingresso è libero
Mettere tutti d’accordo con un concerto all’alba
La lamentosi, malattia cronica assai diffusa nel Biellese (ma forse non solo), fa sì che si cerchi volentieri il pelo nell’uovo a numerose delle iniziative organizzate sul territorio, per portare cultura o semplice divertimento. Ci è cascata BollediMalto: troppe file, cibo troppo caro, musica troppo bassa. Ci sono cascati i dj di Back to Cancello, la festa nostalgica dedicata all’ex discoteca del Piazzo svoltasi sabato in piazza Cisterna: troppa attesa agli ingressi mentre la piazza era semivuota. Poco importa che, nella maggior parte dei casi, si trattasse di dettagli noti in anticipo: BollediMalto, da quando è in piazza Martiri, fa i conti con la capienza massima entro i suoi confini, ragione per cui è in funzione il contapersone che poi, nel momento dei bilanci, calcola il successo in base ai passaggi dagli accessi. Anche Back to Cancello aveva dichiarato giorni prima che non più di mille persone per volta avrebbero potuto ballare dentro l’area transennata, per ragioni di sicurezza ma anche per evitare l’effetto-sardina. A volte sono segnalazioni (quella sulla musica a BollediMalto per esempio) che possono servire a migliorarsi. A volte sembrano, anche per i toni usati, semplici testimonianza di insofferenza. A vincere l’agognata medaglia di evento musicale circondato da soli consensi, alla fine, è stato quello più improbabile di tutti: l’esibizione all’alba di una violoncellista (Marlise Goidanich) e di un armonicista (Max De Aloe) appoggiati sul terrapieno del vecchio guado, lungo il torrente Cervo, raggiungibile solo a piedi e dopo una passeggiata nell’est urbano (definizione non casuale) che partiva dalla stazione di Chiavazza. Gli organizzatori che avevano immaginato un successo già con una ventina di coraggiosi, si sono trovati circondati da molte più persone: più di cento a una stima approssimativa. Ed erano tutti felici nonostante l’ora, la frescura del mattino, la scarpinata con la luce ancora incerta delle sei passate da poco. A immaginare l’evento, non il primo in quella fetta di torrente tra il ponte di Chiavazza e quello della tangenziale, è stato l’Osservatorio biellese beni culturali e paesaggio, promotore della campagna intitolata appunto “Est urbano”, che mira a una tutela più accurata di un angolo di città poco conosciuto e potenzialmente minacciato da progetti (dal riuso degli ex Rivetti a quello dell’ex pettinatura di via Carso) che ne minerebbero le caratteristiche. A renderlo un successo un bel po’ di biellesi (oltre al Biella Jazz Club per la consulenza musicale e al Fai che lo ha inserito nel programma della sua giornata del panorama) che per una volta hanno lasciato a casa le lamentele. Ma forse lasciarle a casa e non portarsele sempre in tasca è solo una questione di atteggiamento.