L'odissea degli operai in prestito
Parlando dell’ex Lancia di Verrone, i sindacati dicono spesso che vorrebbero conoscere quale sia il piano industriale per la fabbrica che era, fino a una manciata di mesi fa, l’istituzione privata con il maggior numero di dipendenti in provincia. Forse, conoscendolo, si capirebbe meglio il senso di alcuni dei provvedimenti presi da Stellantis. Lo stabilimento biellese aveva, nel 2019, più di seicento lavoratori. Oggi sono poco più di 350. Eppure, per i ritmi di lavoro del centro di produzione dei cambi per tutto il gruppo multinazionale, non bastano, tant’è che la forza lavoro viene sempre implementata con rinforzi che arrivano da altre fabbriche del gruppo. Qualche mese fa era arrivato un gruppo di dieci operai dalla lontanissima Slovacchia: erano stati destinati allo smontaggio dei pezzi che risultavano difettosi per poter recuperare e riusare i componenti. Lavoravano con un’interprete al seguito perché non sapevano una sillaba di italiano e dormivano al santuario di Oropa. Ora che è stata annunciata la cassa integrazione di due settimane a partire dal 9 dicembre, la scoperta è che sono 31 i dipendenti in organico arrivati dalle fabbriche delle lontane Melfi e Cassino. Che ne sarà di loro? Faranno i bagagli e torneranno in Basilicata e in Lazio, solo nel caso che il rallentamento della produzione sia confermato, ovviamente. Altrimenti tutti all’ombra del Mucrone fino alla settimana di Natale. Se poi la cassa integrazione fosse confermata e a gennaio la produzione riprendesse, chissà se toccherà di nuovo a loro essere richiamati a qualche centinaio di chilometri da casa e famiglia. È amaro il commento di Filippo Porcari, segretario provinciale dei metalmeccanici della Cgil, a Il Biellese: «Si può essere precari anche con un lavoro stabile».
Ipse dixit
“Forse il problema sta proprio nell’assenza di novità. Noi abbiamo un programma conosciuto da tempo e per noi la provincia di Biella, appena saranno create le occasioni, sarà la prima ad avere accesso a nuovi spazi, nuovi treni
Sì, ma quando?
Anche questo l’abbiamo sempre detto: tra il 2026 e il 2027. Poi non so dire se sarà ottobre del ’26 o marzo del ’27. Sono stati fatti investimenti non banali e adesso bisogna fare i lavori. Finirli.
Continuiamo ad aspettare…
Bisognava cominciare prima? Sì, sono d’accordo. Perché le opere sono tante. Ma per cinque anni, prima, non abbiamo avuto interlocutori”(Dall’intervista sulla situazione dei treni biellesi all’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi rilasciata a La Provincia di Biella)
Qui sono vecchie pure le auto
Undici anni e otto mesi è l’età media delle vetture in circolazione in Italia, come dice un’indagine di Facile.it, portale specializzato in assistenza agli automobilisti per trovare l’assicurazione più conveniente. Biella, proprio come accade con la popolazione, fa però un po’ peggio: 12 anni e 3 mesi come Asti e Cuneo, record in Piemonte. Positivo o negativo? L’impatto ridotto dal punto di vista ambientale dei veicoli più recenti farebbe propendere per la seconda ipotesi. Il prezzo delle auto che sale, a differenza del potere d’acquisto dei cittadini, rende certamente più difficile entrare in una concessionaria pronti a mettersi al volante di un nuovo modello. Dice Il Biellese che, anche a causa dell’età media elevata del parco macchine provinciale, sale la quota di chi aggiunge alla sua assicurazione l’assistenza stradale, arrivata al 41 per cento. Tra l’altro non avere abbastanza soldi per cambiare l’auto fa sì che se ne debbano sborsare di più anche per l’assicurazione: 206 euro per una vettura con dieci anni di età, 228 euro per una di 12 anni e 284 euro per una di quattordici anni, dato medio calcolato su un proprietario tra i 50 e i 60 anni di età. Il maggior costo è del 38 per cento.
Cosa succede in città
Oggi alle 10,15 a Graglia una cerimonia benedirà la prima pietra del progetto di riqualificazione dell’area esterna della chiesetta della Madonna della Neve in regione Campra: la data è stata scelta perché è quella dei 400 anni dall’inizio della costruzione della chiesa -
Oggi alle 10,30 a Brusnengo la settimana dell’iniziativa nazionale “Nati per leggere” porta alla biblioteca comunale l’incontro dal titolo “Leggimi perché mi piace e così stiamo insieme” con le volontarie che proporranno letture adatte a bambine e bambini fino a 3 anni
Oggi alle 17 a Biella il secondo appuntamento in provincia della settimana di “Nati per leggere” è alla biblioteca dei ragazzi Rosalia Aglietta Anderi: saranno proposte letture per bambine e bambini da 3 a 6 anni scelte tra quelle che hanno caratterizzato i 25 anni dell’iniziativa
I titoli della settimana
Le notizie principali degli ultimi sette giorni secondo le prime pagine dei giornali locali
Lunedì 11
Eco di Biella Mercoledì il funerale di Enrico
Martedì 12
Il Biellese Funivie, costi a 10 milioni ma il Comune ripartirà
La Stampa Funivie, il costo sale a 10 milioni ma il Comune conferma i lavori
Mercoledì 13
La Provincia di Biella Biella dice addio al rally
La Stampa Il Biellese si compatta sulle funivie: un recupero costoso ma condiviso
Giovedì 14
Eco di Biella Cazzotti a tre persone a caso: in manette
La Stampa Ferrovie, l’autunno nero dei ritardi: “Viaggiare in orario è un miraggio”
Venerdì 15
Il Biellese Cassa integrazione all’ex Lancia
La Stampa Verrone, 350 in cassa integrazione: un provvedimento precauzionale
Sabato 16
La Provincia di Biella «Nuovi treni, prima Biella»
La Stampa È guerra totale sull’acqua pubblica: Olivero si auto-nomina con un blitz
Domenica 17
La Stampa Turismo, il grande boom del 2024: “Ma ora servono più posti letto”