Ma Banksy lo sa?
La domanda si riferisce all’annuncio della mostra d’autunno, annunciata da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Comune, che porterà al Piazzo, tra i palazzi Ferrero e Gromo Losa, opere di artisti e fotografi contemporanei, dall’artista di strada TvBoy (alias Salvatore Benintende, palermitano di 43 anni) al giapponese Takashi Murakami, dai fotografi David Lachapelle e Liu Bolin fino, appunto all’uomo senza volto che lancia i suoi messaggi sui muri di mezzo mondo, colpendo e sparendo nel nulla subito dopo. La risposta è no, Banksy con la mostra non c’entra, così come in nessuna mostra che riguarda le sue opere. Da quando i promotori di eventi artistici hanno iniziato a organizzarle, lui ha preso le distanze a modo suo: «Non mi piace far pagare il biglietto alla gente per vedere la mia arte» aveva scritto su Instagram. «Ma non sono certo io quello che può lamentarsi se qualcuno pubblica qualcosa senza chiedere il permesso». Non manca il dibattito intorno alla trasposizione in musei dell’arte di strada, come quella di Banksy, il quale ha anche una sorta di agenzia dedicata per dirimere le questioni legate alle sue opere e al loro uso: «Banksy non è coinvolto o associato a nessuna delle mostre che presentano i suoi lavori» scrive “The Pest Control” il nome immaginifico da derattizzatori dato all’agenzia. Sul sito si risponde anche ai dubbi sull’uso che si può fare delle riproduzioni degli stencil e dei disegni dell’artista: «Se stai pensando di scrivere per chiedere a Banksy di dipingere il tuo salotto o realizzare il logo della tua azienda, per favore non farlo. Se stai pensando di contattarci perché hai un accesso a un'area chiusa che ha bisogno di essere vandalizzata, per favore scrivici». C’è anche un ufficio legale per combattere gli usi che l’artista considera impropri dei suoi lavori. Una mostra non è tra queste, di sicuro, nemmeno quella di Biella.
Ipse dixit
“Il nucleare in Italia è un ritorno al futuro. L’ambientalismo ideologico ha impaurito gli italiani fermando le centrali nucleari proprio mentre stavamo diventando il Paese più all’avanguardia come tecnologie, ricerca e competenze. Avremmo avuto energia pulita e meno costosa. Adesso abbiamo cambiato direzione ed è bene confrontarsi su quella che può essere la strada per ricostruire strutture, procedure e competenze. Possiamo tornare al futuro ed essere ancora primi”
(Gilberto Pichetto al convegno a Montecitorio intitolato “Nucleare in Italia, scenari e prospettive” organizzato dai parlamentari di Forza Italia)
Chi è Adriano Tilgher
Su YouTube c’è ancora un video che riporta un intervento di Adriano Tilgher a Biella nel 2011. Nessuno dei frammenti in cui è diviso il filmato ha superato le dieci visualizzazioni. Risale al lungo periodo in cui Tilgher animava la parte più a destra del panorama politico nazionale con movimenti politici (l’ultimo si chiamava, appunto, La Destra) che arrivarono ad aprire sezioni anche in provincia. Il suo nome è sui giornali da un paio di giorni per un’inchiesta della Procura di Caltanissetta che sta esaminando i contatti tra i movimenti neofascisti eversivi e la mafia, con l’ipotesi che il gruppo denominato Avanguardia Nazionale abbia avuto un ruolo anche nelle stragi dei primi anni Novanta. Tilgher, che risulta esponente di quel che resta di Avanguardia Nazionale, è stato oggetto di una perquisizione ordinata dai magistrati antimafia, in un’inchiesta che ha portato a due arresti, impegnata a cercare di capire di più su un altro piano che sembra legato al movimento: creare una struttura concepita «come una lotta al sistema giudiziario», un gruppo di studio chiamato “Centro di gravità” in grado di influenzare – secondo gli intercettati – anche le scelte politiche. Per questo vantavano, almeno al telefono tra di loro, di poter avere contatti nei palazzi che contano, da Giorgia Meloni a un magistrato napoletano, fino ad Andrea Delmastro anche se, come hanno spiegato i magistrati stessi nelle carte dell’inchiesta, non ci sono prove che questi contatti siano avvenuti davvero. Tilgher aveva tenuto a battesimo a Biella prima il Fronte Nazionale, dichiaratamente ispirato a Jean-Marie Le Pen, re della destra in Francia, e poi appunto La Destra. Tra i portavoce dei due movimenti, si erano alternati in città Giovanni Nicolini e Maurizio Delsignore, l’ultimo sindaco di Selve Marcone prima della fusione con Pettinengo, mentre Gianfranco Damilano si era candidato a sindaco di Biella con scarso successo. Nel 2004 Tilgher era candidato alle Europee, secondo in lista nella circoscrizione Nord-Ovest per il movimento Alternativa Nazionale, la cui capolista era Alessandra Mussolini.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Biella sarà presentata l’iniziativa “Un milione di passi contro il cancro”, un’idea del giornalista Vincenzo Lerro che affronterà il cammino di Santiago da Irun al santuario di San Giacomo di Compostela per raccogliere fondi per i programmi di prevenzione e ricerca sui tumori di Lilt e Fondo Edo Tempia
Oggi alle 12 a Torino il grattacielo della Regione Piemonte ospita la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2023 di Bolledimalto, il festival delle birre artigianali in programma a fine agosto
Un’attrice premio Oscar a Biella

«Visit Biella», visitate Biella, scrive Michelle Yeoh in un post su Instagram dopo la giornata di domenica passata a Cittadellarte. Lei ha vinto un Oscar pochi mesi fa, miglior attrice protagonista per “Everything everywhere all at once”, e nel 2018 aveva realizzato un video sulla moda sostenibile che fa parte della mostra “Arte al centro”, inaugurata nella vecchia fabbrica di via Serralunga nel giorno del novantesimo compleanno dell’ideatore Michelangelo Pistoletto. A Biella è arrivata accompagnata dal marito Jean Todt, volto noto anche tra i fans degli sport motoristici per essere stato a lungo manager della scuderia Ferrari di Formula 1. Durante il giro tra sale e opere, ha scattato numerose fotografie che ha pubblicato sul suo profilo da 2,4 milioni di seguaci, compresa una veduta del torrente Cervo con il cielo azzurrissimo sullo sfondo visto dalle finestre di Cittadellarte. Forse è il più efficace messaggio pubblicitario, a costo zero e in grado di raggiungere i cinque continenti, che il territorio abbia mai avuto sui social.
Quando si sbaglia, si corregge e si chiede scusa
Nell’introduzione dell’edizione mail della newsletter di ieri si era parlato di un’amichevole giocata all’alba negli Stati Uniti tra Barcellona e Juventus, nella cui rosa era stato inserito il giovanissimo portiere biellese Giovanni Daffara. La partita in realtà non si è mai giocata per un’epidemia di virus intestinale tra i giocatori della squadra spagnola. Scusate per l’imprecisione, amiche e amici di 6aBiella, e auguri di pronta guarigione ai blaugrana catalani.