Ma la musica non dovrebbe rilassare?
Non i fondi presi e non ancora spesi o non catturati affatto, non i progetti che restano sulla carta e sembrano non diventare mai cantieri, forse nemmeno l’erba da tagliare nei parchi pubblici o l’asfalto da rattoppare sulle strade: per far salire la carogna ai biellesi e anche per farli guardare in cagnesco il sindaco ci vuole un cantante. Claudio Corradino ha annunciato con un certo compiacimento la notizia del concerto di Nino D’Angelo all’Odeon, in cartellone a novembre, seguito ideale di quello di qualche mese fa con Gigi D’Alessio. Sì, un primo cittadino della Lega che, in barba a certi vecchi comizi di Bossi o Borghezio, si bea di aver portato al Nord un campione della musica più napoletana che ci sia. Ma la questione era già sdoganata: non era stato lui a chiudere la campagna elettorale del 2019 al Villaggio La Marmora con il capitano Salvini e subito dopo con un concerto della star del neomelodico partenopeo Mino Vastano.

Non lo avesse mai fatto: sulla pagina Facebook istituzionale della città di Biella non c’è notizia che abbia ricevuto più reazioni nelle ultime settimane. A queste si sommano i commenti a raffica sotto i link pubblicati sui social dai media locali. Il tono? Nervosetto. C’è chi se la prende con la giunta per aver dedicato risorse al ragazzo della curva B e non al rattoppo della buca della semicurva di via taldeitali. C’è chi contesta la qualità della musica. C’è perfino chi attacca brighe su chi sarebbe meglio al posto di Nino D’Angelo e sul fatto che i Modà (di cui qualche fan ha avanzato la candidatura) siano un gruppo rock oppure no.
Del resto viviamo nella città in cui qualcuno ha chiamato i carabinieri perché una scuola di danza vicino a casa aveva il volume della musica troppo alto. E siamo anche la città dove il primo commento social a quella notizia è di una scuola di danza che ha pubblicato il link alla pagina internet che pubblicizza i suoi corsi e i suoi appuntamenti. A modo suo, è resistenza.
Ipse dixit
“Le ingenti quantità di pioggia delle ultime ore hanno creato numerose buche sulla rete viaria cittadina. Gli addetti sono al lavoro per la sistemazione. Si raccomanda prudenza alla guida”
(Post su Facebook del vicesindaco di Biella Giacomo Moscarola).
L’ultimo disastro di un treno biellese
Novara-Biella in sei ore sarebbe un nuovo record negativo di percorrenza per i treni di casa nostra. Ma il primato non può essere omologato perché martedì sera il viaggio del regionale delle 18,04 si è fermato così presto, senza ripartire nemmeno con mezzi di riserva, da obbligare i pendolari a fare da soli per rivedere le proprie case, i più sfortunati dei quali a notte inoltrata. La motrice si è guastata poco dopo la partenza, tra Casaleggio e Carpignano, facendo da tappo sull’unico binario della linea e portando guai a catena anche per le corse successive. La Stampa ha calcolato in almeno 150 i passeggeri coinvolti dal disagio. «Non c’erano bus a disposizione» ha raccontato il genitore di uno dei viaggiatori. «Mio figlio aveva appena finite le lezioni in università e avrebbe dovuto, come sempre, arrivare a casa per cena. Invece ci è riuscito poco prima di mezzanotte grazie a un passaggio in auto».
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella torna lo scrittore Enrico Camanni per presentare il suo ultimo lavoro “Se non dovessi tornare”, biografia dell’alpinista Gary Hemming. Dialogherà con l’alpinista biellese Enrico Rosso alla Biblioteca Civica di piazza Curiel
Oggi alle 20,30 a Sordevolo si presenta il libro “Magiche imperfezioni”, scritto dalla biellese Micol Caldi che ha raccontato il suo rapporto con una grave malattia. L’appuntamento è alla biblioteca comunale
Oggi alle 20,30 a Verrone al museo Falseum al castello si svolgerà una serata dedicata a Pablo Picasso, con una sfilata di opere realizzate da allieve e allievi della III H e della V H del liceo artistico Sella di Biella
Oggi alle 21 a Pollone la biblioteca Benedetto Croce ospita una serata dedicata ad Alessandro Manzoni nel centocinquantesimo anniversario della sua morte. Sono previste letture di brani dei Promessi Sposi e di poesie
Ha rischiato di essere Belta-no
Ok, pessima battuta. Ma c’è davvero stata la possibilità che il festival pagano di Beltane, appuntamento ormai tradizionale di ogni primavera con le tradizioni celtiche, non andasse in scena. A Masserano era tutto pronto per tre giorni che, da oggi a domenica, presentano un programma fitto di conferenze, esibizioni, musica, danze, riti dal sapore antico e degustazioni di vini e idromele. Ma solo una riunione in prefettura e la firma dei documenti necessari da parte del sindaco appena eletto Andrea Mazzone hanno sbloccato la situazione. Fino a ieri mattina il festival era in bilico tra prescrizioni di ordine pubblico e sicurezza (il numero dei bagni chimici necessari, ad esempio) e il passaggio di mano nell’amministrazione del paese che ha probabilmente lasciato qualche pratica da espletare. L’accenno di polemica delle ore precedenti la riunione in prefettura ha coinvolto anche il candidato sconfitto alle elezioni, peraltro a sua volta primo cittadino in passato, Stefano Zanone che ha rimarcato che nelle edizioni scorse non c’erano mai state obiezioni da parte dell’amministrazione. A spegnerle ha pensato il comitato organizzatore stesso con un post social: «Grazie al sindaco Mazzone che ha firmato il via libera, affinché una storia magica che dura da oltre 25 anni possa continuare». Il festival comincia alle 15 di oggi al parco Arcobaleno di frazione Cacciano. Sono previsti parcheggi con bus navetta a Curino e a Brusnengo, all’ex discoteca Il Faro. L’ingresso costa 10 euro oggi e domenica e 15 euro domani. C’è la possibilità di campeggiare in loco: il posto tenda costa 5 euro.