Mancano ancora medici
Nulla di nuovo, no? Se ne parla da mesi, forse anni. Ma la situazione non migliora e le aziende sanitarie che provano a chiudere le falle sembrano i bambini che tentano di svuotare il mare con il secchiello. Un esempio? I diciotto mesi di tempo necessari a Biella per ottenere la certificazione di una pensione di invalidità che dipendono dai ritardi prima nelle visite e poi nelle pratiche Inps di cui 6aBiella aveva parlato nei giorni scorsi. L’Asl di Biella ha risposto così: «La medicina legale risente in questa disciplina della stessa carenza di specialisti di cui stanno soffrendo anche le altre aziende sanitarie. Per fare fronte a questa situazione trasversale a metà maggio si è tenuto tra i servizi delle diverse aziende un primo in contro. Ne seguiranno altri in modo da pervenire a interventi e approcci condivisi». Fuori dalla lingua burocratica che attenua e addolcisce, mancano medici ovunque e non si sa dove trovarli. Era successo anche a Valdilana per i medici di base, situazione tamponata in qualche modo anche consentendo ai dottori di alzare il numero massimo dei loro mutuati. Quando si trovano, a volte serve sostituirli in fretta: «motivi personali» come dice il comunicato stampa dell’Asl sono alla base della decisione di Curzio Zampaglione, da pochi mesi direttore di oculistica (carica che prima di lui era rimasta vacante a lungo), di lasciare l’incarico. C’è già un sostituto: è stato convocato il medico secondo classificato al concorso di ottobre, Claudio Campa. E quando un medico saluta il reparto per la pensione serve tempo per un rimpiazzo: ha tenuto banco nei mesi scorsi il problema di gastroenterologia, tamponato con l’aiuto di altre aziende sanitarie e di un accordo con Lilt. Poco lontano, in Valsesia, una delle prime uscite di Federico Riboldi, neo assessore alla Sanità del Piemonte, si è seduto al teatro Lux di Borgosesia per ascoltare la situazione drammatica dell’ospedale della città e della valle: «Abbiamo oggettive difficoltà» ha detto la direttrice generale dell’Asl di Vercelli Eva Colombo «a garantire la continuità di questo ospedale e l’attenzione della direzione sul reclutamento di medici è massima. I nostri concorsi vanno spesso deserti e neppure poter reclutare specializzandi dal secondo anno produce benefici». La Stampa, che ha raccontato la serata valsesiana, narra anche l’epopea di un suo cronista, uno dei seimila valsesiani che sono senza medico di base: «Mi presento allo sportello con il foglio vergato a mano poche ore prima da un medico di medicina generale gattinarese che, nonostante avesse ecceduto il massimale del numero di pazienti da un pezzo, ha comunque acconsentito ad annoverarmi tra i suoi assistiti. Presento la sua autorizzazione e la tessera sanitaria e mi viene detto che da Vercelli è stato proibito al Cup di assegnare ulteriori pazienti a quello e ad altri medici. Il motivo? L’Asl ha chiesto ai medici di acconsentire ad accettare alcune centinaia di pazienti in più e attende risposte. Poco conta la volontà espressa per iscritto dal medico e la mia delusione nel vedermi negata l’assegnazione di un medico». Peggio è andata a un’altra persona nella stessa coda: «In accordo col suo medico, ha chiesto al Cup di rinunciare al suo medico curante per cedere il posto al padre di 87 anni, con diverse patologie, rimasto senza».
Ipse dixit
“Vorrei che tutti siano liberi di essere se stessi, liberi di essere liberi e di amare chi si vuole […] Oggi più che mai bisogna continuare a tenere alta l’attenzione e lottare, vedo che tanti diritti per cui in passato si è lottato ora sono di nuovo messi in discussione e questo non può e non deve accadere”
(Da due risposte di Loredana Bertè, questa sera in concerto a Sordevolo, alle interviste fattele da La Stampa e da Il Biellese)
Non c’è più Nientedafare
Era l’estate del 2022 quando un gruppo di giovani di Biella e dintorni rese un po’ più istituzionali i raduni spontanei in piazza Duomo, diventata un po’ per caso e un po’ per abitudine il punto di ritrovo principale in città per chi ha meno di 25 anni e non così tanti altri posti dove andare in un luogo sempre più costruito per chi di anni ne ha di più. Nacque da quell’esperienza Nientedafare, una realtà che ha fatto cose senza mai diventare qualcosa di più strutturato, con la personalità giuridica di un’associazione o di una fondazione. Oggi piazza Duomo ospiterà l’incontro che segnerà la fine di questa esperienza, o almeno così si percepisce dal loro ultimo post su Instagram: “Non c’è più niente da fare” è il titolo dato all’assemblea fatta di musica e chiacchiere «per celebrare la fine del progetto» come si legge nella grafica d’invito. Oggi saranno più chiare le ragioni che hanno portato al termine il percorso che, nel frattempo, qualcosa aveva costruito: si ricordano per esempio i salotti urbani davanti all’ingresso della biblioteca o in piazza De Agostini in contemporanea con la rassegna Fuoriluogo, gli happening artistici pubblici (uno dei quali in contemporanea con la visita in città del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che li sfiorò senza fermarsi), le collaborazioni con realtà vicine ai giovani come lo Spaf (lo spazio di ascolto per chi ha dai 14 ai 25 anni del consorzio socioassistenziale Iris) per parlare di educazione sessuale o riduzione del danno riferita alle droghe, la sede provvisoria di via San Filippo, negli spazi vuoti di un negozio chiuso, che per una manciata di settimane in inverno era diventata punto di ritrovo per proiezioni di film, dj set, incontri sulla rigenerazione urbana o anche solo per due chiacchiere e per conoscersi, come accadeva nelle primissime serate estive in piazza Duomo con chitarre e birrette portate da casa. Di certo, è stato un tentativo volenteroso per portare una generazione al centro prendendosi spazio per essere ascoltata, in una città che sembra sempre focalizzata su altro e che, quando parla di giovani, dà la sensazione di far calare dall’alto le sue decisioni.
Cosa succede in città
Oggi alle 19 a Mongrando si chiude la festa del Carmine con l’apertura dell’area ristoro. Alle 21, al posto dell’elezione di miss Valle Elvo cancellata dopo un confronto con il Comune, si terrà la “noche latina” con musica latinoamericana
Oggi alle 21,30 a Sordevolo si esibirà all’anfiteatro della Passione Loredana Bertè in una delle tappe del suo tour “Ribelle”: ci sono ancora biglietti disponibili a questo link a prezzi che variano tra 40,25 e 69 euro
I titoli della settimana
Le notizie principali delle prime pagine negli ultimi sette giorni secondo i giornali locali
Lunedì 8
Eco di Biella Cogotti choc: «A Silvio dovrebbero dedicare un locale per fare orge»
Martedì 9
Il Biellese La pioggia e l’estate che non c’è
La Stampa Biella, il lungo viaggio degli invalidi. Diciotto mesi tra visite e documenti
Mercoledì 10
La Provincia di Biella Biella piange Raffo, morto a 36 anni
La Stampa Biella boccia l’inceneritore di A2A: “Non compatibile con il territorio”
Giovedì 11
Eco di Biella I conti in tasca al sindaco Olivero
La Stampa Biella e l’istituto agroalimentare: via libera dopo nove anni di attesa
Venerdì 12
Il Biellese Al Pronto 140 accessi al giorno
La Stampa Allarme droga, i sindaci al prefetto: “Nei nostri paesi si vive nella paura”
Sabato 13
La Provincia di Biella Odissea sulla nave da crociera
La Stampa Biella, nuova pista e settore lanci. Tra i grandi eventi anche l’atletica
Domenica 14
La Stampa La vittoria dei B&B sulla Regione: aperti tutto l’anno senza più vincoli