Mancano medici
Due dottori che hanno rinunciato al rinnovo dell’incarico a partire dal 1 novembre, un terzo che ha avuto un malore in studio ed è temporaneamente convalescente: non è semplice la situazione dei medici di famiglia a Valdilana e dintorni. I buchi che si sono riaperti negli ultimi giorni arrivano poco dopo una notizia buona, ovvero il ritorno in valle di una pediatra di base. Ma soprattutto sono lo specchio di una situazione difficile a più livelli, specie nei territori periferici. La Stampa nell’edizione di ieri ha raccontato il paradosso dell’ospedale della vicina Borgosesia dove è stato fatto un investimento per realizzare il reparto di terapia intensiva con dieci posti letto: sarà pronto fra un paio di settimane, ma conta su un organico fatto soltanto di una direttrice e di uno specializzando, l’unico che ha risposto al concorso per dieci anestesisti bandito dall’azienda sanitaria di Vercelli. Eva Colombo, direttrice generale dell’Asl vercellese, ha descritto così il problema: «C’è un problema di reclutamento di medici a livello nazionale, che riguarda tutte le specialità. È una questione di carenza diffusa di camici bianchi. E chiaramente le aree periferiche sono maggiormente penalizzate. I candidati non sono molti, sono contestualmente presenti nelle graduatorie di più aziende sanitarie, e spesso, nel momento in cui vengono individuati, rinunciano perché attendono di essere chiamati dall’Asl da loro più gradita». Anche Mario Carli, sindaco di Valdilana, sa che la fonte dei problemi è nel numero di dottori disponibili inferiore all’offerta: «In questo periodo per i medici ci sono molte possibilità e i territori marginali sono quelli che soffrono di più». Nel frattempo l’azienda sanitaria di Biella ha messo in atto qualche provvedimento per mettere un cerotto sull’emergenza. Ci sono tre sostituti temporanei per il dottore convalescente e i medici del circondario (ma si parla anche di Masserano, Brusnengo o Curino, non dietro l’angolo) sono stati autorizzati ad alzare il numero massimo dei loro assistiti così come un medico di base di Cossato, che ha appena terminato la specializzazione, ha avuto il via libera per arrivare a 1500 pazienti. Nel frattempo, come ha detto a Eco di Biella la responsabile di distretto per l’Asl Barbara Bragante, è ripresa la ricerca di nuovo personale, «a partire dallo scorrimento della graduatoria disponibile e con la pubblicazione di un avviso». In Italia lo stipendio medio di un medico di base è di circa 4mila euro netti ma dipende da numerosi fattori, dal numero di pazienti (35 euro mensili per ognuno se si superano i 500 assistiti, 70 se si resta al di sotto di quella soglia) all’anzianità fino ad altri dettagli come le indennità per la reperibilità notturna o per le prestazioni straordinarie come la somministrazione dei vaccini.
Ipse dixit
“La destra mantiene un forte radicamento in città nonostante i molti errori compiuti dalla giunta di Claudio Corradino e i giudizi poco lusinghieri sull’operato del primo cittadino. È vero, stanno litigando sulla questione del sindaco, la riconferma di Corradino non è affatto scontata ma alla fine, con lui o senza di lui, Fratelli d’Italia, la Lega e Forza Italia si metteranno d’accordo. Hanno imparato la lezione: sanno che se resteranno uniti avranno buone possibilità di restare al governo della città per altri cinque anni. Il potere è un cemento formidabile”
(Wilmer Ronzani, ex parlamentare ed ex candidato alla presidenza della Provincia, intervistato da Il Biellese)
L’anniversario del video no Covid
Prima dei no vax ci sono stati i negazionisti e forse da qualche parte ci sono ancora, a mettere in discussione la pandemia e le sue tragiche conseguenze fatte di lutti e ospedali così pieni da potersi occupare quasi solo di coronavirus ed emergenze. Biella, che qualche mese più tardi diventò celebre per via di un dentista che provò a farsi vaccinare un braccio di silicone, non si fece mancare nulla nemmeno su questo fronte, finendo nei notiziari e sui quotidiani per via di un tizio che prese l’auto e il cellulare e, nel novembre del 2020 in pieno secondo lockdown, guidò intorno all’ospedale girando un video. La sua tesi? Siccome non c’erano ambulanze in vista, evidentemente non c’era nessuna emergenza e coloro che ci credevano erano (parole sue) «covidioti».Videro in decine di migliaia quelle immagini pubblicate su Facebook da tale Mattia Chester, nome social di Mattia Zuppichiatti, professione autotrasportatore. Più o meno altrettanti videro la risposta ufficiosa dell’Asl, affidata a un commento Facebook di Margherita Borello, responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico di un’azienda sanitaria che da mesi viveva giornate in prima linea, senza sosta né orari: «Se crede davvero di fare informazione girando un minuto attorno alla struttura» scrisse, rivolgendosi direttamente all’autore del video «le diamo i dati della situazione all’interno dell’ospedale così grazie a lei chiariamo le idee a tutti». I dati di quel giorno, era il 7 novembre 2020, parlavano di 139 ricoverati con il Covid, nove dei quali in terapia intensiva che aveva a disposizione dieci letti, a cui si sommavano trenta posti in semi-intensiva, 82 pazienti in media intensità, una ventina a bassa intensità e una media di quindici ricoveri al giorno con almeno altre quindici persone costrette ad aspettare il proprio turno. «Se all’esterno non ha visto lunghe code per le ambulanze» proseguiva il messaggio di Borello «non è perché la situazione non sia grave ma perché il sistema sta nonostante tutto reggendo. Quanto ai titoli giornalistici, cercano forse di trasmettere l’urgenza che chi è in prima linea come i nostri colleghi vive ogni giorno con un riposo alla settimana e le ferie sospese, non potendo permettersi il lusso di andare in giro in macchina in nome della libertà». Video e risposta fecero notizia sui media nazionali e Biella bilanciò la figura brutta del video negazionista con quella migliore per la risposta ferma dell’Asl. Non servì a far cambiare idea a Mattia Chester (sui suoi social è di un annetto fa un post che contiene la frase «ora che anche il vostro corpo appartiene al regime») e probabilmente nemmeno ad altri che la pensavano come lui. Ma l’episodio serve a ricordare che cosa è successo solo tre anni fa.
Cosa succede in città
Oggi alle 18,15 a Biella lo scrittore Roberto Alajmo sarà ospite della libreria Giovannacci di via Italia per presentare il suo ultimo romanzo “La boffa allo scecco”. L’autore converserà con Vilma Giovannacci. L’ingresso è libero
Oggi alle 20 a Biella si apre con una cena speciale la rassegna “Ben cuncià”, dedicata alla polenta concia. In attesa del lungo fine settimana da venerdì a domenica in cui i ristoranti biellesi proporranno menu incentrati sul piatto tipicoo al prezzo fisso di 27 euro a persona, al MeBo, il museo Menabrea-Botalla di via Ramella Germanin, va in scena il simposio di apertura della polenta concia biellese con un menu speciale a 50 euro. Informazioni e prenotazioni via Whataspp al 328.8248937
Oggi alle 20 a Biella lo spazio Hydro ospita fino a mezzanotte alla postazione del dj il biellese Kreggo, produttore di musica elettronica e co-fondatore del centro culturale di via Cernaia. Ingresso riservato a chi ha la tessera Arci, rinnovabile a Hydro alla postazione all’entrata
Una borsa di studio per Marisol
Sta andando piuttosto bene finora l’avventura televisiva di Marisol Castellanos Aguilera, diventata per l’ampia fanbase della trasmissione Amici semplicemente Marisol. La diciassettenne nata e cresciuta a Biella ieri ha ricevuto un importante premio parziale, una borsa di studio per la scuola di danza di New York fondata da Alvin Ailey, uno dei più influenti ballerini e coreografi statunitensi del secolo scorso. La notizia ha fatto il giro del web in pochi minuti, portando Marisol tra le tendenze di X, l’ex Twitter, poco dopo l’annuncio ufficiale fatto nell’edizione quotidiana del pomeriggio della trasmissione Mediaset. Che sia tra le preferite nel novero di chi aspira a un posto al sole del talent show, non è una sorpresa: è da settimane tra le primissime posizioni delle classifiche parziali se non addirittura in testa e proprio domenica si è aggiudicata una gara di danza. Comunque vada a finire ad Amici, c’è un appuntamento a New York che l’aspetta e che forse ritarderà il suo ritorno tra i banchi dell’istituto Bona dove c’è ancora un banco che l’aspetta in una classe terza. Nel frattempo, a proposito di social, i numeri crescono: il suo profilo Instagram è seguito da poco meno di 40mila persone, più di dieci volte tanto dei 3.487 che seguono un altro biellese in vista come il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto.