Meglio non parlarne
Giovedì 6 giugno, come ricorda il circolo Tavo Bürat ex Legambiente di Biella, si terrà l’udienza al Consiglio di Stato sul ricorso presentato per la discarica di scarti di amianto a Brianco, frazione di Salussola, progetto bloccato con una sentenza amministrativa di primo grado del Tar. Giovedì 13 giugno è convocata la conferenza dei servizi, ovvero la riunione di tutti gli enti pubblici interessati, dai Comuni all’Asl, sull’inceneritore di Cavaglià. In attesa di una decisione in qualche ufficio c’è anche il progetto del grande villaggio turistico tra Roppolo, Viverone e Cavaglià a cura del colosso francese del settore Pierre et Vacances che ha già fatto sapere che, in presenza dell’inceneritore e della sua ciminiera alta come la cupola di Oropa, ritirerà il piano. Da qualche parte a Roma è in attesa di firme e timbri il Pniissi, orribile sigla che nasconde il piano nazionale per dighe e invasi: doveva essere pronto entro la fine di aprile ma prudenza politica insegna a non prendere decisioni così pesanti nel bel mezzo di una campagna elettorale. Forse anche per questo sembra che nessuno abbia preso volentieri posizione su questi temi, a nessun livello. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida (Fratelli d’Italia), ennesimo esponente del Governo in visita in città, è stato tirato dentro l’argomento durante la sua visita al caseificio Botalla e al birrificio Menabrea: «Ho nominato un commissario apposito, Nicola Dell’Acqua» sono le sue parole riportate da La Stampa «che ha pianificato attraverso un attento studio quelle che erano le potenziali risorse e soprattutto le nostre infrastrutture. Saranno valutati i progetti presentati per contenere le risorse idriche. Negli anni abbiamo visto troppa burocrazia che ha fermato i progetti». Nulla di troppo dettagliato, insomma, se non un rimando allo studio del commissario straordinario che non menziona il grande invaso sul Sessera, in frigorifero da più di dieci anni, ma un’opera accessoria sì, la rete di condutture per portare l’acqua da bere nei territori serviti dal Consorzio di bonifica della Baraggia in modo più efficiente. In questo contesto, spiccano le poche prese di posizione più nette: c’è quella contro l’inceneritore di Emanuela Verzella, candidata al consiglio regionale per il Pd, che è pure originaria di Cavaglià. E c’è quella di Dino Gentile messa nero su bianco in un colloquio con Il Biellese comparso venerdì: tra inceneritore e villaggio turistico, la sintesi del suo pensiero, meglio il secondo. Il candidato ex civico di centro oggi a sostegno del centrodestra a Biella invoca «una scelta di tipo politico» come era accaduto negli anni Novanta per il maxi-inceneritore che Fiat avrebbe voluto installare a Verrone: «La decisione non si può limitare al semplice controllo della legittimità degli atti e della conformità alla legge effettuate sul piano tecnico». Per il resto, tanto silenzio. Marzio Olivero da centrodestra fatica a prendere posizione anche sui progetti fatti in casa, come quello per riciclare il vecchio ospedale facendone una scuola per agenti di polizia penitenziaria. Marta Bruschi da centrosinistra ha menzionato, nel suo comizio di giovedì insieme all’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani, la necessità per un Comune «di occuparsi anche di temi che non dipendono direttamente da lui». Ma ha menzionato sanità e trasporti, non le grandi opere che rischiano di segnare il territorio per i decenni a venire.
Ipse dixit
“[La cucina biellese ha] un patrimonio esile con una sua identità. Può essere motivo di vanto ma è anche ciò che le impedisce di trovare una chiave di modernizzazione che possa coinvolgere i giovani”
(Enzo Vizzari, già direttore delle Guide de L’Espresso, alla serata che il DocBi ha dedicato all’esperta di cucina biellese Mina Novello. La dichiarazione è riportata da La Stampa)
Storia di un giocatore di pallacanestro
Nella sequenza di campioni dello sport che Pallacanestro Biella ha abbracciato per qualche anno o per pochi mesi, Jason Keep ha un posticino nelle retrovie e non esattamente per la classe dimostrata in campo. In estremissima sintesi, è ricordato nel libro delle statistiche della squadra per non essere mai riuscito a segnare un canestro in azione in casa, ma solo tiri liberi, e per aver lasciato spazio, una volta risolto il suo contratto con il club, a uno dei talenti più puri visti sotto il Mucrone, DeMarco Johnson. Pochi giorni fa Jason Keep si è laureato a 45 anni e la foto con la toga scura e le insegne dell’Università di San Diego in California è finita sui giornali, insieme alla storia della sua vita alla ricerca (trovata, finalmente) di una seconda occasione. Prima di iniziare la sua carriera da professionista aveva già sperimentato gli alti e bassi del destino: una figlia morta durante il parto, un aereo caduto con i compagni di squadra e lui salvo perché il caso ha voluto che salisse su un altro volo, una sospensione perché venne sorpreso a sparare ai segnali stradali. Dopo Biella giocò in mezzo pianeta nel sottobosco della pallacanestro che conta, lui che aveva rinunciato a laurearsi perché convinto di poter entrare in Nba, il campionato professionistico nordamericano. Poi smise e sparì, per riapparire nei registri della polizia: arrestato perché aveva fatto il palo a una rapina a mano armata agli inservienti di un club di spogliarelli dove aveva lavorato come buttafuori. Finì dentro per due anni. Quando uscì sulla parola, non trovò nessuno con il coraggio di offrirgli un lavoro, se non un tizio che, in cambio di settemila dollari, gli chiese di trasportare sette migranti irregolari da un punto all’altro dell’Arizona. Lo fermarono quando fece una sosta in un McDonald’s per rifocillare se stesso e i suoi passeggeri. Altri due anni di galera. Uscì che aveva imparato a fare tatuaggi, ma anche con una vecchia promessa in mente: al suo allenatore del college e alla madre aveva garantito che un giorno si sarebbe laureato. Il destino in questo caso gli è stato amico: la sua vecchia università aveva un programma per ex detenuti e lui non solo lo era, ma in tanti si ricordavano di quando era una delle stelle della squadra. Ricominciò i corsi, dando una mano anche al nuovo allenatore della squadra di pallacanestro che lo presentava dicendo: «Lui è quello che mi ha fatto licenziare», ricordando una sconfitta della squadra che guidava all’epoca contro un Keep scatenato. Dormiva da un Airbnb all’altro perché nessuno firma un contratto di affitto con un pregiudicato. Il percorso è terminato da poco e il quotidiano locale, il San Diego Union Tribune, lo ha raccontato per filo e per segno, facendo spiegare a Jason Keep anche il contributo che ha provato a dare ai giovani giocatori di oggi: «Provo a dire ai ragazzi che può esserci un tempo in cui tutto quello che hanno oggi può scomparire. Io avevo tutto quello che hanno loro e poi non c’era più nulla. Salire sul palco per la cerimonia di laurea è stata una grande emozione. Ci ho lavorato sodo per arrivarci. Ora sto cercando di rimettermi in strada ed essere di nuovo qualcosa. Non voglio che il mio passato mi definisca».
Cosa succede in città
Oggi alle 21 a Candelo prosegue la rassegna “Tutti pazzi per il cinema” ideata dal tavolo biellese per la salute mentale con un ciclo di film a tema: quello di stasera è “Un uomo felice” (Francia, 223) di Tristan Séguéla. L’ingresso al cinema Verdi costa 6 euro
Oggi alle 21 a Biella va in scena il quarto faccia a faccia tra i candidati sindaci della città. Lo organizza Newsbiella e sarà aperto solo al pubblico in remoto, con l’ingresso al teatro parrocchiale di Chiavazza che lo ospiterà riservato ai soli addetti ai lavori. Si potranno ascoltare programmi e idee di Marta Bruschi (centrosinistra) Andrea Foglio Bonda (centro civico), Marzio Olivero (centrodestra) e Riccardo Ramella (Nova Bugella) sul sito web del giornale e sui suoi canali Facebook e Youtube. Mancherà anche questa volta il candidato del Pci Daniele Dellamontà
I titoli della settimana
Le notizie principali delle prime pagine negli ultimi sette giorni secondo i giornali locali
Lunedì 27
Eco di Biella Scarcerato il marito di Siu: Gip non convalida il fermo della Procura
Martedì 28
Il Biellese Arriva la scuola in reparto per medici e infermieri
La Stampa Il braccialetto elettronico fa rimanere in carcere il marito dell’influencer
Mercoledì 29
La Provincia di Biella Giallo di Siu, Chiavazza blindata
La Stampa Tracce di sangue e indizi, la casa dell’influencer passata ai raggi x per ore
Giovedì 30
Eco di Biella Lo sfogo di Zakaria: «Esausti e spaventati»
La Stampa Scarcerato Jonathan. In casa di Siu trovate poche tracce di sangue
Venerdì 31
Il Biellese Né arma né sangue: tutti i sospetti sul marito di Siu
La Stampa La rivolta dei sindaci contro il tagli ai Comuni: “Puniti i più virtuosi”
Sabato 1
La Provincia di Biella La rivolta dei disabili: «Due mesi in ospedale, 60 euro di parcheggio. E non è ancora finita»
La Stampa Lollobrigida e la diga: “C’è un commissario, valuteremo il progetto”
Domenica 2
La Stampa Forza Italia non molla: “Ingiusta l’esclusione della lista regionale”