Nelle scuole di Biella lo zaino serve per traslocare
I soldi del Pnrr, comunque vada, portano guai: se non li si chiede, si sbaglia perché è una rinuncia a un prezioso aiuto per risistemare pezzi di città. Se li si ottiene poi tocca usarli con tutti i guai che porta l’aprire tanti cantieri tutti insieme, con le incognite che ogni opera pubblica porta con sé a proposito dei tempi di realizzazione. Prendiamo le scuole: i fondi europei-nazionali del piano di rinascita e resilienza (al governo-Draghi dobbiamo anche questo nome discutibile…) porteranno solo a Biella città lavori in almeno tre scuole elementari (Pietro Micca e De Amicis in centro, piazza XXV Aprile a Chiavazza), una media (la San Francesco) e una superiore, il liceo scientifico. Ci sarebbe anche il classico-linguistico-artistico ma pare resti in lista d’attesa dopo quattro anni tra didattica a distanza, interventi per bonificare amianto e trasferimenti a scacchiera in mezza città.
Cantieri e lezioni non sempre sono compatibili e da mesi Provincia e Comune sono partiti alla ricerca di alternative. La Provincia ad esempio aveva pubblicato una manifestazione d’interesse: in sintesi diceva di farsi avanti a coloro che avevano uno spazio adatto per 45 aule da mettere a disposizione. È andata buca. Nel frattempo si è parlato dell’ex sala bingo accanto al supermercato Esselunga o dei vecchi uffici del gruppo Sella in via Torino. Ma niente: ora pare che quindici classi dello scientifico saranno ospitate a Città Studi. Per il Comune è ancora più dura. L’assessora Gabriella Bessone (Lega) ha diffuso un comunicato prudente pochi giorni fa, dicendo che «l’amministrazione, con tutti gli attori interessati, sta lavorando da svariati mesi per trovare la soluzione migliore» e sottolineando un dettaglio non irrilevante: «Nelle risorse del Pnrr e di rigenerazione urbana non sono previsti fondi relativi ai costi di adeguamenti dei locali, trasporti e tutto ciò che ruota intorno agli spostamenti». Ovvero la spesa per le aule provvisorie e per portarci chi ci studia spetta al Comune.
In più le voci mettono subbuglio. Quella della possibilità di usare l’ex istituto Losana uscì proprio dal Comune, ma lì c’è già un’altra scuola in affitto, Big Picture Learning. E Bessone fu costretta a correggere il tiro. Quella di palazzo Ferrero al Piazzo ha trovato il “no” preventivo dei genitori della Pietro Micca che hanno diffuso una lettera aperta. Il tutto in una città dove gli spazi vuoti non mancano. Ma, come il vecchio ospedale, non sono scuole o, come l’ex Santa Caterina, non sono disponibili perché la proprietà non li cede.
Ipse dixit
“[Il mio film] Something good avrebbe dovuto essere a Venezia, ma venne rifiutato. La lettera protocollata di Barbera su carta intestata della Biennale la conservo ancora: «Il tuo film è rimasto in una short list di film preferiti… Poi, scelte drastiche si sono imposte, e non facili. Sia il numero limitato di posti a disposizione, sia per la stima – e, in qualche caso – l’amicizia nei confronti degli autori». L’amicizia. Capisce? Alzai il telefono e chiamai Barbera: «Portatore sano di forfora – urlai –, quando te ti facevi le seghe a Torino, io chiavavo Naomi Campbell, pippavo con Lou Reed a Kansas City, aravo con il cazzo il mondo e guadagnavo miliardi, hai capito? Non voglio essere amico tuo, testa di cazzo»”.
(Da una vecchia intervista di Luca Barbareschi a Il Fatto Quotidiano, ripescata dopo che, in un colloquio con un giornale nei giorni scorsi, ha detto che le molestie alle attrici «servono a farsi pubblicità, alcune si presentano a gambe larghe». Il Barbera di cui parla è il biellese Alberto Barbera, direttore del Festival del Cinema di Venezia)
Tre elezioni piccole piccole
Da oggi si vota in tre Comuni del Biellese per una tornata di elezioni amministrative piccole piccole. Il più grande, con i suoi poco più di 2.000 abitanti, è Masserano dove si sfidano Stefano Zanone, già alla guida del paese fino al 2009, e l’attuale consigliere comunale Andrea Mazzone. A Mezzana Mortigliengo, che di abitanti ne ha circa 500, il duello vede l’attuale vicesindaco Corrado Sola contro Umberto Stupenengo, nella cui lista c’è anche la figlia del sindaco attuale Alfio Serafia, fuori gioco per raggiunto limite di mandati consecutivi. Anche a Ternengo, nemmeno 300 abitanti, si è candidato il vicesindaco attuale Luigi Russo. Se la vedrà con la presidente della Pro Loco Alessandra Masiero. Tutte le sei liste in lizza sono, almeno nominalmente, civiche e non di partito. Si vota oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.
Cosa succede in città
Oggi dalle 9 a Biella il chiostro di San Sebastiano ospita una giornata dedicata ai gatti. Ci saranno una mostra fotografica con gli scatti di Catherine Yu e Rachele Totaro, il mercatino artigianale con i lavori di “Manididonne” e una collettiva di artisti. Alle 15 si aggiunge il laboratorio “Storie di gatti e gattini” per bambini. Organizza l’associazione Gattopoli.
Oggi alle 15 a Biella parte la Pedalata in Rosa, passeggiata in bicicletta per le strade della città con partenza e arrivo da corso Giuseppe Pella. Le quote d’iscrizione danno diritto a un gadget ciclistico e alla maglietta rosa simbolo della manifestazione e finanzano il Fondo Edo Tempia.
La domenica sportiva
Oggi alle 9 a Biella inizia la terza e ultima giornata di Play the Games, tappa della manifestazione nazionale riservata ad atlete e atleti del movimento Special Olympics. Si gareggerà alla piscina Rivetti (nuoto e triathlon), al circolo tennis di via Liguria (tennis) e al bocciodromo di via Lombardia (bocce).
Oggi alle 9,05 a Montebelluna Nicole Orlando insegue il secondo titolo tricolore in due giorni nei campionati italiani Fisdir, riservati ad atlete e atleti con sindrome di Down. Ieri si è aggiudicata il triathlon (combinazione di 100 metri, salto in lungo e getto del peso) di cui è primatista del mondo. Oggi si cimenterà nel giavellotto.
Oggi alle 15 a Biella iniziano i playoff del campionato di calcio maschile di Eccellenza. Sul campo di corso 53° Fanteria la Biellese affronta l’Accademia Borgomanero in una partita secca. Passano il turno gli ospiti solo con una vittoria mentre anche un pareggio qualificherebbe i bianconeri, meglio piazzati nella stagione regolare, alla fase interregionale che mette in palio la promozione in serie D.
La foto del giorno
La torre di palazzo Ferrero è chiusa al pubblico dal 2012, quando il terremoto in Emilia la rese più instabile e bisognosa di imbragature esterne per metterla in sicurezza. Ma qualcuno ha trovato il modo di salirci e usarla come pennone per far sventolare una bandiera del Napoli neocampione d’Italia di calcio.