Non abbiamo una banca
Biella è (anche) il nido dei servizi digitali per le banche e i loro clienti grazie a Sella e ai suoi sistemi di sicurezza per le transazioni via internet. E, tra le applicazioni sul telefono su cui tenere d’occhio in proprio conto corrente e quelle con cui fare micropagamenti (anche Hype è fatta a Biella), per le nuove generazioni non esiste quasi più la banca tradizionale fatta di impiegati, code allo sportello e l’attesa della stampante che sputa fuori l’aggiornamento dell’estratto conto. E per le vecchie generazioni? Quelle che, magari, vivono nelle periferie e nei piccoli centri dove già i servizi scarseggiano? La Stampa ha analizzato la situazione: il Biellese è all’87° posto sulle 107 province italiane come indice di desertificazione, ovvero il numero di Comuni che hanno un solo sportello bancario. Stando ai dati di Banca d’Italia inoltre sono 45 su 74 i paesi che uno sportello nemmeno ce l’hanno. Nel 2016 erano 37. Nello stesso lasso di tempo, sono stati persi 41 sportelli lasciando il numero totale a 91. Secondo Roberto Serra, sindacalista della Cisl, sono spariti soprattutto quelli che vengono chiamati nell’ambiente “sportelli da uno”, con orari di apertura limitati e un solo impiegato a farli funzionare. Molte appartenevano alla Cassa di Risparmio, poi Biverbanca. «Erano importanti e fornivano un servizio» ha detto il sindacalista al quotidiano «seguendo la filosofia della banca del territorio». Ma costano, anzi costavano. E le logiche di mercato stanno pian piano prevalendo: «Anche nel capoluogo sono stati chiusi alcuni sportelli, quelli di via Ivrea, viale Roma e quello sotto la sede centrale di via Carso. Ma a Biella le filiali non mancano, a differenza di quelle dei grandi gruppi bancari, che ormai tendono ad accentrare tutto in una sola sede anche nei capoluoghi di provincia». Per Serra il problema si può risolvere solo a livelli più alti: «La tendenza a puntare alla massima redditività può e deve essere contrastata. Ma per fare questo serve una normativa nazionale che introduca dei limiti. Chi ha il potere per dettare le regole è la politica: a partire dai sindaci del territorio per salire al governo nazionale». Non basta: sempre secondo La Stampa stanno diventando rarefatti anche i bancomat: a Valdilana ce n’è uno a Crocemosso, due a Ponzone e uno a Bielmonte ma il resto del territorio comunale non ha uno sportello per prelevare contanti. In valle Cervo sono spariti in quattro anni una banca ad Andorno e una a Campiglia Cervo.
Ipse dixit
“Dobbiamo dedicarci ai nostri clienti, che sono gli studenti e le nostre aziende. Abbiamo speso 7 milioni del Pnrr per le sedi di Biella, Magnonevolo e Valenza, attrezzandole con strumenti e macchinari all’avanguardia. Orientiamo i programmi tutti gli anni in base alle necessità delle imprese e del futuro del made in Italy. Ma, come presidente, sento il dovere di chiedere uno sforzo da parte degli imprenditori: è venuto il momento di accogliere i giovani con stipendi adeguati e commisurati alle esigenze di oggi”
(Pierfrancesco Corcione, presidente della fondazione Its Tam – l’istituto tecnico superiore per tessile e moda di Città Studi – e direttore generale dell’Unione industriale all’inaugurazione della nuova sede della scuola. Le parole sono state riportate da Eco di Biella)
Non notizie
È un paradosso parlare di suicidi per dire che non bisognerebbe parlare di suicidi. Ma 6aBiella proverà a farlo rispettando i suoi propositi, e soprattutto le linee guida riconosciute in tutto il mondo ed emesse dall’Organizzazione mondiale della sanità per affrontare questo argomento sui media. Se n’è parlato molto negli ultimi giorni, fino a diventare il titolo principale di Eco di Biella di ieri. La ragione è una concentrazione particolare di episodi tragici negli ultimi giorni. La triste contabilità è stata aggiornata giorno per giorno dai media, almeno quasi tutti (Il Biellese, come accade da tempo, è la sola eccezione). Raramente si sono omessi particolari che le di cui sopra linee guida pregano di lasciare nascosti, se proprio si ritiene necessario dare notizia di un suicidio (e, dicono gli esperti, sarebbe meglio di no). I luoghi e le modalità, per esempio, sono state sempre descritte, anche con le fotografie a togliere il dubbio anche a chi ha sfogliato pagine e siti web senza soffermarsi troppo. Ogni fotografia, ogni descrizione aumentano le possibilità che si sviluppi un effetto di emulazione. Ogni caratterizzazione di un luogo come “il posto in cui ci si suicida” lo fa diventare davvero così, fino a convincere altre persone che camminano sul filo sottile della disperazione a farlo allo stesso modo. Eco di Biella ha dato molto spazio, nel servizio pubblicato ieri, anche agli specialisti dell’azienda sanitaria di Biella, il cui reparto di psichiatria è punto di riferimento per chi sente di avere bisogno di aiuto. I numeri di telefono di riferimento sono questi: 015.8461477 a Biella, 015.15159506 a Cossato.
Cosa succede in città
Oggi alle 16,30 al Piazzo c’è l’appuntamento annuale con il Biella digital summit, organizzato dall’Unione industriale per informare il mondo delle imprese sulle innovazioni tecnologiche legate a internet e dintorni. L’ospite è il divulgatore scientifico Marco Camisani Calzolari. In sala è previsto il tutto esaurito ma la conferenza sarà trasmessa sul canale YouTube dell’Unione industriale
Oggi alle 20,30 a Biella la sala delle colonne del Centro territoriale volontariato di via Orfanotrofio 16 ospita la conferenza di Maurizio Veglio, avvocato, sul tema della legislazione che riguarda l’immigrazione in Europa e in Italia. Organizza il Tavolo migranti biellese. L’ingresso è libero
Oggi alle 20,45 a Sala si presenta il libro “Sotto lo sguardo del padrone. Sistema di fabbrica e fascismo nel Biellese”. Sarà presente l’autore del saggio Massimiliano Franco. L’appuntamento è alla Casa della Resistenza di via Rivetti 5
Oggi alle 20,45 a Cossato si apre la stagione teatrale cittadina con lo spettacolo che Tullio Solenghi ha dedicato alle sue origini genovesi: porterà in scena, come protagonista e regista, “Pignasecca e pignaverde” di Gilberto Govi. Biglietti per il teatro comunale di piazza Tempia a 23 euro
Oggi alle 21 a Pollone Antonello Sica presenterà all’oratorio il libro “Pier Giorgio Frassati e i suoi sentieri”, guida a tutti i tracciati che in Italia portano il nome del beato biellese. Conduce la serata il presidente del Cai di Biella Andrea Formagnana
Oggi alle 21 a Biella la violinista tedesca Mariam Abouzahra, vincitrice del concorso internazionale vercellese Viotti per giovani talenti, sarà in concerto al circolo Sociale invitata dal Fai di Biella. Biglietti a 20 euro, ridotti a 15 per i soci del Fondo ambiente italiano. Prenotazioni e informazioni al 333.8822724
Oggi alle 21,30 al Piazzo il martedì musicale del Biella Jazz Club porta nella sede di palazzo Ferrero il Luiz Meira trio Brasil: lo compongono Luiz Meira alla chitarra, Gledison Zabote al sassofono e Cesar Moreno, pianoforte e voce
La foto del giorno
Pierfrancesco Corcione, direttore dell’Unione industriale, e Nicola Burgay, amministratore delegato di Delta Pictures, hanno consegnato alla vicepresidente biellese della Regione Elena Chiorino la confezione del Monopoly (ultimamente al gioco da tavolo è cresciuta la “y” finale anche in Italia) ambientata a Biella. Non è una novità: ne esistono versioni personalizzate di città e regioni letteralmente da decenni. Quella di Berlino, per esempio, risale al 1936: una confezione ben conservata può valere dai mille euro in su. Non è una novità nemmeno per il Biellese: nell’edizione dei “Borghi più belli d’Italia” di Piemonte e Valle d’Aosta c’è la casella del Ricetto di Candelo. Ma chi si aspettasse la toponomastica nostrana, con la stazione San Paolo e quella della funicolare e con i giardini Zumaglini invece del parco della Vittoria, resterebbe deluso: nel Monopoly biellese al posto di strade e piazze ci sono i lanifici, uno per casella con tanto di logo, con l’eccezione di Ideabiella, la rassegna del tessile confluita in Milano Unica, e dell’Its Tam (di cui Corcione è presidente), ovvero la scuola del tessile che vanta un tasso di occupazione piena per i suoi diplomati. Delta Pictures, l’impresa multimediale della famiglia Burgay, ha acquistato i diritti per distribuire la versione biellese. Si può già preordinare a questo link.