Non c'è festa
Biella sarà una delle città senza appuntamenti in piazza per la notte di San Silvestro. È in buona compagnia, in verità: nei dintorni l’unico evento all’aperto è in programma a Varallo. Ma a Novara o Vercelli, per esempio, ci si può ritrovare a teatro per concerti e spettacoli con brindisi finale. A Biella, fino al 2018, ci sono stati anni in cui si sono avuti entrambi: un appuntamento con la musica classica al teatro Sociale Villani e una festa da ballo in piazza Cisterna con i dj a far muovere almeno tremila persone fino alle tre del mattino. Nel 2019 la piccola tradizione si arrestò: la festa all’aperto fu annunciata e poi annullata. Gli organizzatori si trovarono senza il contributo del Comune da 3mila euro, necessario per mantenere la serata a ingresso libero. «Confidiamo» dichiarò a Eco di Biella lo staff di Nightlife Project che aveva allestito le due edizioni precedenti «che, in futuro, questi inconvenienti si possano archiviare come un difetto di rapida ed efficace comunicazione con un’amministrazione che si è insediata da poco e che necessita di un fisiologico e perdonabile tempo di rodaggio». Invece di lì a pochi mesi arrivò la pandemia a rendere tutto più complicato. Oggi che le norme di distanziamento sociale appartengono al passato, restano però in vigore quelle del decreto Gabrielli, emanato dopo la tragedia di piazza San Carlo a Torino, che regolano in modo più rigido le disposizioni di sicurezza per gli spettacoli all’aperto. Sono le stesse, per esempio, che impongono la capienza massima di presenze in contemporanea a BollediMalto in piazza Martiri e una spesa extra per gli organizzatori per il personale di controllo. Se per l’appuntamento a teatro bisognerà aspettare che terminino i lavori al Sociale Villani, proprio BollediMalto o la festa di amarcord della discoteca Il Cancello dimostrano che con un po’ di impegno si potrebbe ancora organizzare qualcosa. Sarà per la prossima volta. Per questo capodanno possono esultare quelli che preferiscono quiete e silenzio anche se qualcosa all’aperto ci sarà: la pista di pattinaggio all’ombra del Battistero resterà aperta fino alle 3 del mattino per chi vorrà passare da un anno all’altro volteggiando sul ghiaccio.
Ipse dixit
“Sapevamo, e i risultati lo confermano, che a Biella quando ci sono proposte di qualità il pubblico c’è e arriva anche da fuori. I dati attuali sulla mostra ci dicono che il 50 per cento dei visitatori arriva da altre zone”
(Michele Colombo, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, parlando a La Stampa della mostra “Banksy, Jago, TvBoy” in corso al Piazzo)
Una ragione in più per non sparare botti
Non per le ordinanze che li vietano, rituale di ogni capodanno che quasi nessuno rispetta e nessuno fa rispettare, non solo per i cani e i gatti che a ogni colpo si nascondono o peggio scappano lontano dalle loro case in cerca di un luogo più sicuro: ci può essere una ragione in più per evitare petardi e fuochi d’artificio oggi a mezzanotte e dintorni. Sta nell’anima segnata per sempre di chi ha vissuto una guerra e oggi vive altrove, magari proprio a Biella dopo aver lasciato l’Ucraina o, tanti anni fa, la Bosnia o qualche luogo del sud del mondo dove la polvere da sparo non serve solo ad alimentare scintille colorate. C’è un episodio accaduto in città nell’ormai lontano 1996 che spiega che cosa significhi il rumore di un’esplosione o qualcosa che gli somigli per chi ha vissuto sotto le bombe. A Biella era stata ospite la squadra di pallacanestro di Gorazde, una delle città martiri della Bosnia durante la guerra dei Balcani, rimasta per mesi sotto assedio. Il bus che li portò in Italia, per spiegare la quotidianità di allora oltre l’Adriatico, fece tappa a Modena per lasciare un papà all’ospedale dove da un anno il figlio piccolo era in cura: aveva perso una gamba per colpa di una mina e gli stavano progettando una protesi che, appena pronta, era giù troppo piccola perché lui cresceva. Lo recuperarono al ritorno, quando il bagagliaio del torpedone era carico di tute, palloni, scarpe e del sogno di organizzare un torneo a casa loro, quando fosse stato ricostruito il palazzetto distrutto dai bombardamenti. Una sera al palasport di via Paietta la squadra si era attardata sul parquet, in attesa di tornare a Tavigliano dove era stata ospitata. Gli inservienti stavano smontando l’impianto di amplificazione e, quando lo spensero, dalle casse si udì una sorta di botto. Erano una ventina. Tutti, nessuno escluso, si fermarono e sobbalzarono spaventati, guardandosi intorno per cercare l’origine della minaccia. Qualcuno cercò con gli occhi un luogo al riparo. A Il Biellese spiegarono perché: «Per noi ogni colpo somiglia a una granata che scoppia come quelle che abbiamo sentito tutti i giorni e tutte le notti per quattro anni».
Piccola postilla: magari evitate anche le lanterne cinesi che sono silenziose e belle da vedere, ma volano grazie a una fiammella che, in una provincia in cui non piove ormai da un mese, rischia di essere innesco per un incendio. Senza contare che, quando cadono, diventano un rifiuto abbandonato, magari in mezzo a un bosco.
Cosa succede in città
Oggi alle 10 al Piazzo segue l’orario festivo la mostra “Banksy, Jago, TvBoy” a palazzo Ferrero e palazzo Gromo Losa. Le opere di arte da strada e contemporanea saranno a disposizione dei visitatori fino alle 19. Biglietti a 13 euro, ridotti a 10
Oggi alle 11 a Oropa è possibile partecipare all’ultima visita guidata dell’anno a museo, appartamenti reali e cappella della Natività di Gesù. Si parte dai cancelli d’ingresso del santuario. Il costo è di 8 euro a persona
Oggi alle 17,30 a Biella parte la marcia della pace: il ritrovo è in piazza Duomo con un momento di preghiera ecumenico. Alle 18 inizia il cammino verso Oropa dove alle 22, nella basilica antica, il vescovo Roberto Farinella celebrerà la Messa. Non è previsto il servizio di bus navetta per il ritorno
Oggi alle 20 a Magnano è in programma il concerto di capodanno organizzato dalla fondazione che patrocina il festival estivo di musica antica. L’ensemble formato da Luca Taccardi a violoncello e viola, Georges Kiss al clavicembalo e Anastase Démetriades al flauto dolce eseguirà musiche di Frescobaldi e Corelli. L’ingresso nella chiesa di Santa Marta è a offerta libera
Oggi alle 22 a Bielmonte c’è la possibilità di chiudere l’anno con una passeggiata nei boschi della Valsessera. A mezzanotte brindisi sotto le stelle
Oggi alle 22 a Candelo il cinema Verdi propone un capodanno con i film: la proiezione di “Ricomincio da me” (Francia, 2023) di Nathan Ambrosioni inizia alle 22, quella di “Foglie al vento” (Finlandia, 2023) di Aki Kaurismäki alle 22,15. Gli spettacoli termineranno poco prima di mezzanotte, in tempo per un brindisi augurale sulla terrazza del cinema con spettatrici e spettatori. I gestori suggeriscono di prenotare i posti allo 015.2538927 o di acquistare i biglietti in anticipo via internet a questo link
Riguardare TedxBiella
Nelle giornate a ritmo più blando da qui al 6 gennaio forse c’è un pochino di tempo in più per leggere o ascoltare o guardare qualcosa di diverso dal solito intrattenimento. Per esempio, si possono ripescare i video di TedxBiella edizione 2023: l’appuntamento con conoscenza e divulgazione è andato in scena a Città Studi sabato 11 novembre. L’auditorium era pieno ma per chi non c’era o per chi vuole riascoltare ecco i link alle conferenze, tutte da un quarto d’ora circa e disponibili su YouTube.
Elena Casiraghi, nutrizionista e voce di Radio Deejay, ha parlato dei cibi che fanno bene a noi e al pianeta.
Paolo Bovio, dello staff di chi si occupa dei contenuti di Will, uno dei media che ha scelto Instagram e i podcast per diffondere notizie, ha spiegato perché avremmo bisogno di città più scomode.
Stefano Massari, mental coach che ha fatto parte anche dello staff del tennista Stefano Berrettini, si è soffermato su felicità e infelicità.
Maria Rita Gallozzi, esperta di natura e foreste, ha raccontato come si ha cura di un bosco, a volte anche tagliandolo.
Giulia Peditto, insegnante di yoga, propone anche un esercizio da provare a eseguire ascoltando la conferenza.
Luca Bellina e Stefania Abba de “Il Naso in tasca” hanno parlato della loro esperienza di clown dottori.
Se avete tempo per una conferenza sola, ecco il consiglio: il giornalista biellese di Altreconomia Luca Rondi che spiega che cosa sono i centri di permanenza temporanea per i migranti, sedati a psicofarmaci che le strutture consumano ben oltre la media nazionale, attraverso la storia terribile di Moussa Balde.