Non è per niente un gioco
Sono cinquanta le persone seguite dal servizio di contrasto alle dipendenze dell’Asl di Biella per problemi legati al gioco d’azzardo. Ma, stando alle statistiche regionali, non sarebbero che il 2 per cento del totale dei giocatori abituali, un dato che farebbe salire il totale a 2.500. Le cifre sono apparse ieri su Il Biellese, in una doppia pagina legata al tema che dovrebbe preoccupare molto e invece chissà. A raccontare qualcosa in più da un punto di osservazione molto vicina al problema è Loredana Acquadro, psicologa dell’azienda sanitaria biellese. Dalle sue parole si percepisce che si tratta di una sfida non ad armi pari: «Il contesto ambientale non aiuta perché c’è un’ampia disponibilità di giochi sul territorio e non solo. Il gioco si trova anche nei computer e nei locali». Il reportage include i racconti di chi ha affrontato un percorso di cura. C’è chi ha capito di aver toccato il fondo quando si è reso conto di non avere più il denaro per gli alimenti da versare a ex moglie e figlia: «Ho iniziato a dare il bancomat a una persona cara, che mi gestisse i soldi». C’è chi ha tentato il suicidio: «Vedevo tutto nero, così ho preso una scatola di medicine. Con il gioco si vive come un tossicodipendente». C’è chi per andare via a giocare raccontava bugie a casa: «Dicevo che era per lavoro e non destavo sospetti». Loredana Acquadro svela un altro dettaglio: «Ci sono stati segnalati casi di dipendenti che chiedono anticipi sulla liquidazione».
In Piemonte una prima legge regionale per rendere più difficile il gioco d’azzardo legalizzato risale al 2016: introdusse norme come le distanze minime da punti sensibili, dalle scuole agli sportelli bancomat, da mettere in atto subito per le installazioni di nuovi videopoker e affini e da far rispettare in un lasso di tempo per quelli già in funzione. Fu messa anche la possibilità lasciata ai Comuni di limitare gli orari di apertura o di funzionamento dei macchinari. Scegliere di metterla in pratica non fu indolore: Biella dispose la chiusura forzata di un nuovo locale (ma in quel caso la violazione era del regolamento comunale) e quando impose cinque ore al giorno di chiusura obbligatoria, i proprietari di bar, tabaccherie e sale giochi protestarono. Nel 2021 la legge regionale è cambiata, con una leggera riduzione delle distanze minime dai punti sensibili e definendo per tutto il Piemonte gli orari di chiusura dalle 2 del mattino alle 10 e dalle 12,30 alle 14,30. L’ordinanza contestata di Biella aveva imposto uno spegnimento tra le 12 e le 17. Libera ha raccolto 10mila firme su una legge di iniziativa popolare che contesta quella attualmente in vigore e vorrebbe riportare nelle norme i principi di quella del 2016 che aveva ottenuto «una significativa diminuzione dei soldi giocati e delle perdite da gioco, un ridimensionamento del numero di utenti presso il Serd per patologia da gioco e un numero minore di slot machine presenti sul territorio». Biella fu, nel 2013, la città del progetto Slotmob, che voleva fare pubblicità negativa e dare sostegno ai locali pubblici che sceglievano di non arrotondare gli incassi installando slot e videopoker.
Ipse dixit
“Il fattore critico di successo era considerato la collocazione dei punti vendita nelle aree urbane ad alto traffico e la loro moltiplicazione. Giorgio Aiazzone, per primo e meglio di chiunque altro, comprese che lo sviluppo delle televisioni commerciali poteva modificare questo paradigma. Grazie al messaggio veicolato dalla televisione, i tradizionali confini dell’area di attrazione commerciale furono espansi da una triplice promessa: un elevato rapporto qualità/prezzo, un elevato servizio volto a cancellare il problema distanze (la famosa «spedizione gratuita in tutta Italia, isole comprese») e la trasformazione della visita a Biella in un vero e proprio viaggio turistico (l’altrettanto famoso «invito a pranzo e a cena con gli architetti» e «sabato la grande festa»). […] E così un punto di debolezza, la eccentricità di Biella rispetto alle grandi aree urbane, veniva trasformato genialmente in un punto di forza: il viaggio, la possibilità di partecipare a un evento”
(Dalla prefazione di Silvio Berlusconi al libro “Giorgio Aiazzone, l’uomo del fare”, scritto dalla figlia Enrica e da Roberto Cappio per Lineadaria e pubblicato nel 2007)
L’ultima sui treni
Mai sentito il vecchio suggerimento che, in caso di maltempo, non c’è mezzo più sicuro del treno? Se nevica, magari rallenta ma procede. Della nebbia se ne infischia. La pioggia non dovrebbe disturbarlo. Ecco, a Biella il verbo va usato al condizionale specie dopo l’episodio di ieri: due treni sulla tratta per Novara sono stati cancellati due treni, quello delle 6,24 e quello delle 7,02, in piena fascia oraria calda per i pendolari, impattando anche sulla circolazione in direzione opposta. La causa è stata un allagamento, dovuto ai forti temporali della notte, nel tratto tra Cossato e Rovasenda. Alle 8, secondo Trenitalia, la circolazione è tornata normale. Ma, è il caso di dirlo, per le ferrovie di casa nostra tende a piovere sempre sul bagnato. Ieri era il secondo giorno dall’entrata in vigore dell’orario estivo, quello che ha anticipato di mezz’ora la partenza del primo treno della mattina in direzione Novara per favorire l’ingresso al primo turno degli addetti del polo logistico Amazon di Agognate. Il tutto con sorpresa e sconcerto dei pendolari biellesi, ancora una volta trovatisi di fronte al fatto compiuto e alla sensazione che il territorio non riesca ad avere voce in capitolo quando si parla di mobilità su rotaia.
Cosa succede in città
Oggi alle 21,30 a Biella i tre film in programmazione al Mazzini avranno il biglietto scontato a 3,50 euro o a 5 euro in caso di proiezione in 3D, per la prima giornata di “Cinema in festa”, iniziativa nazionale. Sono in cartellone nella sala 1 “La sirenetta” (Usa, 2023), nella sala 2 “Transformers: il risveglio” (Usa, 2023) che sarà in 3D e nella sala 3 “Spiderman: across the spider-verse” (Usa-Canada, 2023)
Oggi alle 22 a Cerrione gli Explosion animeranno la seconda serata all’Event’s Village di Vergnasco in piazza Quintino Sella e in piazza Battaglione Alpini d’Aosta. La band canavesana è ospite fissa delle feste all’aperto biellesi con l’energia della musica da ballare. Sarà a disposizione un servizio di ristoro con panini
La foto del giorno
C’è uno spettacolo della natura gratis a un passo dalla città e a mezza spanna da Gli Orsi. Lo si vede costeggiando la strada che porta da via per Candelo verso il palazzetto dello sport, partendo dall’ultima rotonda di accesso al centro commerciale. Sui terreni adibiti da anni a vivaio, c’è un roseto in piena fioritura. Questo è il panorama multicolore che si presenta a chi transita da quelle parti, quasi come l’arcobaleno di rododendri di Oasi Zegna e Burcina.