Numeri sul lavoro
Quindici persone al giorno transitano al Centro per l’impiego di Biella per cercare un posto, «ma il numero è spesso maggiore» ha detto a La Stampa Marina Quaglia, responsabile del servizio «perché gli sportelli sono sempre occupati». È uno dei dati presentati sulle pagine locali del quotidiano che riguardano il lavoro in provincia: la situazione appare stabile con alti e bassi ma senza scossoni rispetto al 2022. Il 2023 si è chiuso con 20.677 contratti attivati contro i 22.230 dell’anno precedente, ma anche con un rimbalzo di quasi 1500 unità rispetto al 2019, ultimo anno prima della tempesta della pandemia. Un contratto non equivale a una persona occupata: in caso di accordi a tempo determinato, uno stesso lavoratore può sommarne più di uno nello stesso anno solare. Così risulta inferiore il numero delle persone fisiche assunte: 14.954, con più donne che uomini anche se di poco e con il segnale di quanti impieghi non abbiano la stabilità del tempo indeterminato. Oltre un contratto su tre, il 38,9%, in effetti risulta essere a termine e il 32,9% riguarda un impiego a tempo parziale. La crescita di contratti sottoscritti da lavoratrici è del +8,8% rispetto al 2019, con una crescita ancora più marcata per i giovani tra i 15 e i 29 anni (+12,2%) e per chi ha più di 50 anni (+16,9%). Restringendo lo sguardo con il confronto con il 2022 si scopre che il numero dei disoccupati è leggermente calato, da 6.354 a 6.293, grazie alle fasce di età tra i 15 e i 29 e tra i 40 e i 49 anni, mentre è salito il numero di chi cerca lavoro senza trovarlo tra chi ha più di 50 anni, possiede un titolo di studio alto (da 561 a 617) o è cittadino straniero (da 1234 a 1422). Questi numeri riguardano le persone che si sono registrate al Centro per l’impiego dichiarandosi immediatamente disponibili a essere assunte. Il saldo tra contratti attivati e cessati è comunque positivo: +373 contro il -571 del 2022.
Ipse dixit
“Siamo fermi con gli stipendi al 2019 e non ci si può nascondere che nel frattempo le imprese hanno aumentato i fatturati dopo il Covid”
(Lorenzo Boffa Sandalina, segretario provinciale della Cgil, commentando su Il Biellese la trattativa per il rinnovo del contratto dei tessili)
Il ministro Pichetto e l'orsa uccisa
Il ministro Gilberto Pichetto ha cominciato su Instagram, uno dei luoghi dove si manifesta con più forza l'amore per gli animali, a manifestare il suo dissenso per la decisione della Provincia di Trento (retta dal centrodestra) di abbattere l'orsa che aveva aggredito poche settimane fa un turista francese, ferendolo: «La soppressione non può essere la prima e unica soluzione del problema» ha scritto in un post in cui se la prende anche con «gli effetti di un errore del passato dovuto a un'incauta scelta di sfruttamento turistico dell'immagine dell'orso in Trentino compiuta 25 anni fa». Il ministro dell'Ambiente ha aggiunto di aver chiesto agli scienziati di Ispra un piano per la sterilizzazione degli animali che vivono sulle montagne trentine. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha firmato tre ordinanze per riuscire a mettere in atto la sua decisione, suffragata, come dice La Stampa citando la Provincia, dallo stesso Ispra, l'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. La terza è stata messa agli atti nel cuore nella notte per impedire alle associazioni ambientaliste, che avevano fatto sospendere le prime due con altrettanti ricorsi al Tar, di farlo ancora. L'orsa abbattuta aveva tre cuccioli. Secondo gli esperti dovrebbero cavarsela anche senza l'aiuto della madre.
Cosa succede in città
Oggi alle 19,30 a Graglia la festa di Campra apre i battenti servendo in tavola una cena a base di zuppa alle erbe di montagna. La musica sarà garantita dalle 21,30 dalle Schegge Sparse, storica band biellese devota alla musica di Ligabue
Oggi alle 20 a Candelo prosegue il Jazz summer festival per i clienti del ristorante Il Torchio dentro le mura del Ricetto. Sarà la volta del Freakout dance party. Per prenotare un posto a tavola bisogna contattare lo 015.2499028
Una cosa al giorno sulle Olimpiadi
Non si è qualificato alla finale di tiro a volo, specialità trap, il vercellese Giovanni Pellielo, all'ottava Olimpiade dopo aver imparato le tecniche della disciplina anche dal biellese Ottavio Brando. Ma si è guadagnato una battuta particolarmente riuscita su una pagina social vercellese, che fa riferimento anche ai fatti della notte di San Silvestro a Rosazza: «Shout-out al nostro Giovanni Pellielo» scrive Shitposting Vercelli 2034 «per la sua ennesima finale alle Olimpiadi, il secondo vercellese con la mira migliore di sempre dopo Emanuele Pozzolo».
La Casa Italia di Pistoletto
Sarà al Bois de Boulogne, in un edificio dell'era napoleonica, Casa Italia ovvero la sede della squadra azzurra per le Paralimpiadi 2024. Ad allestirla mettendo a disposizione la sua creatività sarà Michelangelo Pistoletto: l'artista biellese ha svelato alcune delle sue opere che presenterà, rivisitate, all'appuntamento francese dove l'Italia presenterà la sua squadra più numerosa di sempre, con più di 140 atlete e atleti. Molti di loro si sono riuniti a Roma nei giorni scorsi per scattare le foto che finiranno nei quadri specchianti, tipo di opere a cui è dedicata una sezione nell'esposizione permanente di Cittadellarte. Le figure presenti sulle superfici a specchio saranno proprio quelle degli azzurri, protagonisti anche della rielaborazione del terzo paradiso. Ci sarà anche una rivisitazione della sfera, la palla di cartapesta fatta di vecchi giornali che fu al centro di una performance di Pistoletto nel 1965, quando finì sui marciapiedi di Torino spinta dai passanti. Le sfere di Casa Italia saranno dotate di dispositivi sonori come le palle usate negli sport paralimpici per chi ha disabilità alla vista. «Ludwig Gutmann, neurologo, nel 1948 ha creato una competizione sportiva per veterani della Seconda Guerra Mondiale» ha detto Pistoletto commentando la sua partecipazione al progetto. «Dobbiamo mettere come titolo della nostra vita la parola pace. Da questo punto di vista, lo sport, e in particolare lo sport paralimpico, rappresenta l'esercito dei volontari della pace».