Ogni allerta ha i suoi colori
Verde quando è tutto regolare, giallo per la minaccia moderata, arancione per l’allarme più serio, rosso quando ci si attende il peggio: il semaforo dell’allerta meteo è ormai quasi di uso comune non solo per chi si occupa di protezione civile. Biella, almeno fino alle 13 di oggi, è in verde. Poi comparirà il nuovo bollettino quotidiano dell’Arpa (l’agenzia regionale di tutela ambientale) sulla situazione meteorologica e idrogeologica e sarà più chiaro immaginare che cosa aspettarsi nel fine settimana. Di certo il livello di precauzione si è alzato, semaforo o no, se è vero che due dei principali eventi del fine settimana hanno dovuto alzare bandiera bianca, del tutto o in parte. “Biella saperi e sapori” è la rassegna del buon bere e del buon mangiare del territorio, ideata dalla Fondazione Biellezza. Verrà rimandata dal 16 al 18 giugno con tutto il suo programma, dall’anteprima di Bolledimalto con le birre artigianali in piazza del Monte allo spazio degustazione vini di BiWine al Chiostro di San Sebastiano. L’assemblea annuale del Cai che Biella ospita nei 150 anni della fondazione voluta da Quintino Sella ha dimezzato il suo programma: niente cittadella della montagna in piazza Duomo, niente notte bianca con i negozi aperti sabato in via Italia e dintorni.
Le decisioni sono state prese in contemporanea nel tardo pomeriggio di mercoledì ed è facile immaginare che sia accaduto dopo uno sguardo alle previsioni del tempo: c’è una perturbazione in arrivo e già oggi, nel Cuneese, l’allarme sale a giallo. Le piogge potrebbero crescere d’intensità anche a Biella dove però ha vinto il principio di precauzione, come spesso accade dopo un disastro appena avvenuto come quello in Emilia-Romagna. La scelta è certamente saggia. Ma, se l’abitudine al cielo nuvoloso dopo una lunga siccità fa sembrare questo maggio incredibilmente bagnato, nella realtà le piogge sono, al massimo, nella media o poco sopra. I 180 millimetri registrati dall’Osservatorio di Oropa in 17 giorni del mese sono poco più della metà dei 299,1 che sono la media dal 1920 a oggi caduti a maggio al Santuario. I torrenti sono più impetuosi, le dighe più piene, i canali stanno pompando tutta l’acqua necessaria alle risaie della pianura. Ma nessuno s’illuda che sia tornato magicamente tutto normale. I 337 millimetri caduti finora nel 2023 sono meno della metà di quelli medi nei primi cinque mesi degli anni dell’ultimo secolo.
Ipse dixit
“Un pensiero a sorelle, fratelli e amicə in Emilia Romagna e Marche. Sappiamo bene cosa si vive. Siamo con voi”
(Messaggio via social di Hydro, la cui sede venne spazzata via dalla piena del torrente Cervo nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 2020. Hydro ha riaperto, sempre lungo il fiume ma qualche decina di metri più a valle, da poche settimane)
Su Taiwan si sono offesi i cinesi
Non era difficile prevedere che la Cina avrebbe storto il naso di fronte all’accoglienza che la città di Biella ha riservato a Vincent Tsai, rappresentante diplomatico di Taiwan, Stato che c’è ma non esiste sui documenti ufficiali perché la stragrande maggioranza del mondo (Italia inclusa) non lo riconosce. Più difficile era immaginare che qualche funzionario prendesse carta e penna e scrivesse, in cinese (con la necessità di far tradurre il messaggio), al sindaco Claudio Corradino per protestare. Lo ha riportato La Stampa, aggiungendo alla cronaca frasi come «grave incidente diplomatico» e «seria violazione», estrapolate dalla missiva giunta dal Consolato generale cinese. Tsai è arrivato a Biella lunedì 8 maggio, accompagnato dal sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro, dall’assessora regionale Elena Chiorino e dal parlamentare vercellese Emanuele Pozzolo, tutti di Fratelli d’Italia. Delmastro è anche, dal 2020, componente di una commissione parlamentare internazionale sui rapporti con la Cina. Oltre alla visita a palazzo Oropa, il rappresentante di Taiwan ha incontrato anche i vertici dell’Unione industriale nella sede di via Torino. Per l’economia biellese il mercato cinese è il terzo per ordine di grandezza dopo Germania e Francia, con un incremento del giro di affari del 10% nel 2022 rispetto all’anno precedente. Date queste cifre non è difficile immaginare, come sottolinea La Stampa, che «l’incidente diplomatico sia visto con preoccupazione dalla stessa Unione industriale».
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella Olga Campofreda presenta il suo romanzo “Ragazze perbene” in dialogo con Stefania Biamonti. L’evento ha il marchio della rassegna culturale al femminile ContemporaneA e si svolge alla libreria Giovannacci di via Italia
Oggi alle 20,45 a Biella l’aula magna del liceo scientifico di via Galimberti celebra Franco Battiato un giorno dopo l’anniversario della sua morte. L’evento “Il mio maestro m’insegnò” vedrà allievi e insegnanti alla narrazione e Federica Gangarossa (voce) e Federico Barazzotto (pianoforte) alla musica. La diretta tv sarà garantita via app e via social da ReteBiella
Oggi alle 20,45 al Piazzo l’auditorium di palazzo Gromo Losa ospita il concerto dell’orchestra Talenti Musicali della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino che accompagnerà il violoncellista russo Denis Shapovalov. Organizza l’Accademia Perosi. Biglietti a 5 euro a questo link.
Fact checking
«Penso che il Piemonte e Biella siano pronti a collaborare perché hanno la possibilità di offrire un territorio a vocazione industriale e una classe politica che, a partire dal livello nazionale, per arrivare fino a quello cittadino, è propensa a investimenti con nazioni libere»: la frase è di Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, pronunciata dopo l’incontro a Biella con il rappresentante di Taiwan Vincent Tsai. A onor del vero non sono solo le «nazioni libere» quelle con cui il Governo italiano è propenso a fare affari e il tasso di democrazia di un Paese non sembra una discriminante quando si tratta di allacciare rapporti e stringere intese. Giorgia Meloni ha incontrato il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, rappresentante di uno Stato che si è rifiutato di consegnare alla giustizia gli esecutori dell’omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni. «Si è parlato di approvvigionamento energetico, fonti rinnovabili, crisi climatica e immigrazione» disse Palazzo Chigi (era novembre) citando poi un passaggio sul «sollevare il tema dei diritti umani». Lo stesso governo di cui fa parte Delmastro è il capofila delle pressioni sulla Banca mondiale perché sblocchi un prestito alla Tunisia, il cui presidente Kais Saïed ha di recente incarcerato oppositori, scatenato una caccia ai migranti subsahariani, compresso l’autonomia del sistema giudiziario. L’ultimo incontro tra il ministro dell’Interno Piantedosi e Saïed è di tre giorni fa. «L’Italia è grata alle autorità tunisine» dice la nota ministeriale, pensando al contrasto all’immigrazione. E aggiunge: «Il sostegno dell’Italia al governo di Tunisi per il controllo delle frontiere terrestri e marittime è concreto e si sta realizzando per mezzo di piani di assistenza tecnica e forniture».