
Oggi è quel giorno, il giorno della “festa d’aprile” in cui ottant’anni fa Biella si liberò da sola, guardando i tedeschi allontanarsi dalla città dove erano entrati un anno e mezzo prima e ottenendo la resa delle truppe fedeli al fascismo, anche loro messe alla porta senza più spargimento di sangue, se non quello di tre civili, gli ultimi caduti sotto i proiettili del regime. Per 6aBiella è l’occasione, ampliando il diario dell’ultima settimana di guerra pubblicato nei giorni scorsi, per dedicare l’intera edizione alla memoria, ripercorrendo passo dopo passo quella giornata in cui Biella rinacque. E, dato che l’edizione è fuori dall’ordinario, oggi sarà leggibile da tutte e da tutti coloro che hanno effettuato l’iscrizione alla newsletter, gratuitamente. Buona lettura e che il ricordo non smetta di restare vivo, come la libertà.
24 aprile 1945
Ore 3 – Il comandante del presidio fascista della valle di Mosso fa sapere ai partigiani che è disposto ad arrendersi. La resa viene concordata per la tarda mattinata.
Ore 6 – Tutto lascia pensare che i tedeschi abbiano abbandonato la città. Mentre si sparge la voce, si riunisce d'urgenza il Comitato di Liberazione Nazionale cittadino, in via Marconi. Don Antonio Ferraris, mentre si avvia in bicicletta a dire messa al Cottolengo, vede i posti di blocco in movimento. E, al suo ritorno, vede le ceneri dei documenti bruciati davanti all'Albergo Principe, sede del comando tedesco, in via Gramsci.
Ore 10 – Gli autocarri con gli uomini del comando fascista sono posteggiati nella zona di Piazza Adua, “con i cofani in direzione di Candelo”. Resta, al Piazzo, solo il presidio del Battaglione Pontida. Don Antonio Ferraris sale a trattare la resa con il comandante Zanotti.
Ore 12 – Il presidio fascista della valle di Mosso si arrende ai partigiani: ai 150 uomini è concesso l'onore delle armi.
Ore 15 – Gli uomini fedeli alla Repubblica Sociale del Battaglione Pontida lasciano il Piazzo e scendono verso valle per unirsi alla colonna in ritirata. Lungo il tragitto, in viale Regina Margherita (l'attuale viale Matteotti), colpiscono a morte due donne e un uomo.
Ore 18 – Non c'è più traccia di tedeschi o fascisti in città, dove entrano i partigiani del battaglione Talpa. La folla che prima aveva seguito in silenzio l'evolversi della situazione si riversa in strada per festeggiare e si raduna in piazza Quintino Sella, l'attuale piazza Martiri. Biella è libera.
Ore 20 - «La città era un visibilio di festa, era una festa sola: dai balconi, dalle finestre, sulla strada. Ecco, non avrei mai pensato che la gente sarebbe stata così toccata dalla letizia, dalla gioia, appena fosse cessata la guerra. È vero che tutte le guerre quando cessano portano gioia; io ricordo quando è cessata la prima guerra, ero un bambino: nelle nostre case non avevamo niente ma siamo andati a cercare degli stracci per fabbricare una bandiera tricolore e metterla fuori, per far festa. Il cessare delle guerra porta sempre festa, ma stavolta direi che era una festa ancora più profondamente sentita» (testimonianza di don Antonio Ferraris)
Ore 22 – Sui muri di Biella compare il primo manifesto del Comitato di Liberazione Nazionale, che ha preso il potere in città. Ecco il testo:
«Biellesi! Nella notte i nazisti e i capi traditori fascisti hanno abbandonato la città!
Questa fuga potrebbe nascondere un tragico agguato! Di conseguenza fino al momento in cui l'ansiosa speranza della liberazione non sarà luminosa realtà, raccomandiamo alla popolazione la massima calma e disciplina. I nostri eroici partigiani stanno scendendo! Intanto le organizzazioni Sap circolano per la città in gruppi armati per impedire qualsiasi disordine.
Biellesi! In questo momento tanto atteso dimostrate la vostra maturità politica e rimanete agli ordini dell'autorità costituita: il Comitato di Liberazione Nazionale. Nessun altro ente e nessun'altra persona è autorizzata a dare ordini di qualsiasi specie, né prendere iniziativa alcuna.
Viva l'Italia! Viva la Libertà!»
Ipse dixit
“Saranno due giorni di celebrazioni di uno dei momenti fondanti della nostra Repubblica, basati su ideali di pace, fratellanza e libertà. Ma la memoria degli italiani è corta, sono bastati 80 anni per dimenticare gli anni cupi del nazifascismo e quel 25 aprile del ’45 in cui l’Italia iniziò una nuova vita. Pensare che faccia figo oggi essere fascisti lo trovo semplicemente agghiacciante, ma è chiaro che ci sono delle responsabilità. Stop. Per non dimenticare chi diede la vita per questo e continuare a resistere, giorno dopo giorno”
(Luca Morino, voce dei Mau Mau e tra gli artisti che suoneranno oggi al concertone della Liberazione, in un messaggio via Facebook)
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Biella è in programma la commemorazione ufficiale per la festa della Liberazione. L’appuntamento con le autorità e con il presidente provinciale dell’Anpi Gianni Chiorino è ai giardini Zumaglini
Oggi alle 16,45 a Cossato nella biblioteca comunale è in programma un laboratorio di lettura dal titolo “Amici libri ci coccolano, ci fanno compagnia”. L’evento è in occasione della giornata mondiale del libro. Ci si prenota allo 015.9893522
Oggi alle 19,45 a Biella parte da villa Schneider la fiaccolata dell’Anpi nel giorno della festa della Liberazione di Biella: il percorso tocca i luoghi simbolo della lotta partigiana: le lapidi ai caduti Angelo Cena, civile, palazzo Oropa e il monumento alla città medaglia d’oro, piazza Martiri e piazza San Giovanni Bosco teatri delle fucilazioni nel 1943 e nel 1944
Oggi alle 21 circa a Biella inizia la prima serata del concertone della Liberazione, parte del programma di “Mai come ora”, il ciclo di manifestazioni per gli ottant’anni di Biella libera dal nazifascismo: con ingresso gratuito in piazza del Monte suonano Il quaderno rosso (rock-folk torinese) i Morino dewest combo, con la voce dei Mau Mau Luca Morino, la giovane rapper femminista torinese Kiki e gli Assalti frontali, storici portabandiera dell’hip hop militante
Oggi alle 21 a Occhieppo Superiore debutta al teatro parrocchiale lo spettacolo di Storie di Piazza “La guerra dei giovani”, interpretato da Davide Ingannamorte, dedicato alla storia degli Alpini. È consigliata la prenotazione al 327.4858731 o scrivendo a iscrizioni@storiedipiazza.it
Oggi alle 21 a Biella si gioca la gara di ritorno del primo turno dei playout di serie B femminile di pallacanestro: il Bfb Bonprix affronta il Rivetto Twin Towns, dopo il pareggio della gara di andata di martedì sera chiusasi sul 49-49. Chi vince ottiene la salvezza, chi perde deve affrontare un altro spareggio