Otto grammi
Si chiama Orso il protagonista dell’operazione antidroga messa in atto martedì dalla polizia municipale di Biella, quelli che una volta si definivano semplicemente vigili. Orso invece è un pastore tedesco, indispensabile elemento dell’unità cinofila della polizia locale (sempre i vigili) di Alessandria. I due comandi hanno concordato una collaborazione per lasciare per un giorno il cane al servizio degli agenti biellesi: il suo fiuto, scatenato tra aiuole e vialetti, non ha trovato nulla ai giardini Zumaglini ma ha consentito di sequestrare «alcune dosi» (ha scritto La Stampa) pari a «otto grammi di hashish» (ha precisato Eco di Biella) in quelli di via Carso. Il risultato del dispiegamento di uomini, animale e mezzi (si sono uniti anche gli agenti della Questura) è quello che è: otto grammi a spanne servono a confezionare una decina di spinelli e il loro valore sul mercato illegale è di 80-100 euro, non esattamente una ferita sanguinosa per lo spaccio. Nonostante questo l’iniziativa è stata divulgata con grandissima enfasi dal Comune e rilanciata dagli organi di stampa insieme alle parole del vicesindaco e assessore alla Sicurezza Giacomo Moscarola: «Quello della droga è un problema serio in città che siamo intenzionati a debellare per consentire a famiglie e anziani di poter frequentare tranquillamente i parchi pubblici senza il timore di dover fare brutti incontri». Di più, il vicesindaco vorrebbe avere sempre a disposizione un cane come Orso: «Sarebbe il mio sogno. Per questo l’idea è di proporlo al Comitato per la sicurezza pubblica. Perché non avere un’unità cinofila a servizio di tutte le forze dell’ordine? Ne parleremo sicuramente». Entrambi gli articoli – e a raccontare il dettaglio non possono che essere stati i protagonisti dell’intervento - citano i ringraziamenti che gli agenti hanno ricevuto dai cittadini di passaggio: «Se sanno che le loro scorte nascoste possono essere intercettate» ha aggiunto Moscarola, «credo che gli spacciatori ci penseranno due volte a stazionare nelle aree verdi della città». Certo, se si è trattato di un sondaggio sulla sicurezza e sulla presenza di droga nei parchi pubblici, Biella sembra uscirne pulita e sicura. Era già successo nel 2019, a gennaio e quindi con la passata amministrazione comunale di centrosinistra: il cane addestrato arrivato anche in quell’occasione da Alessandria venne sguinzagliato per controllare stazione San Paolo, giardini Zumaglini e l’ingresso dell’Iti Sella in via Rosselli. Non fu trovato un grammo di droga. «L’obiettivo» disse all’epoca il vicecomandante della polizia municipale Marcello Portogallo «non era quello di sequestrare qualche dose ma rendere la cittadinanza consapevole della presenza assidua di questi controlli. Il nostro primo impegno è per la prevenzione». Secondo la relazione annuale sull’uso di stupefacenti in Italia, sono più di quattro milioni, pari a oltre l’8 per cento della popolazione, le persone che hanno dichiarato di consumare marijuana e hashish, le cosiddette droghe leggere per le quali esistono da tempo proposte per la legalizzazione, ovvero la vendita controllata dallo Stato come del resto accade per sostanze pericolose e che danno dipendenza come le sigarette. Proprio ieri a Milano se ne è parlato in un incontro pubblico con due voci biellesi: la giornalista de La Stampa Nadia Ferrigo, autrice sul tema del libro “Easy narcos, la sfida della canapa legale”, e la segretaria dell’associazione radicale Enzo Tortora Federica Valcauda.
Ipse dixit
“I have a dream, che fra dieci anni questa giornata si chiami giornata contro la stupidità e per le meraviglie dell’umanità. Che scarpe rosse e panchine rosse siano rosse come la passata del pomodoro sulla pizza e non come il sangue delle donne uccise. Ho un sogno, che ogni bambina che nasce in questo mondo possa andare a scuola e sognare di diventare astronauta, calciatrice, presidente del Consiglio, ministra, minatrice, scienziata. Sogno che ogni volta che un bambino piange, si emoziona, vuole vestirsi di rosa, trovi un genitore che gli dica: ma certo, che problema c’è”
(Dall’intervento di Cristiana Gardiman del collettivo Le Parole Fucsia sulla puntata speciale di giovedì del podcast “Ultimo treno”, dedicata alla giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’intera puntata con una serie di testimonianze di donne a cui i conduttori hanno ceduto il microfono si può ascoltare a questo link)
Il sindaco e il centro storico
Forse in fondo è un bene che si badi più alla sostanza che alle dichiarazioni, magari un po’ sopra le righe, da stigmatizzare per il gusto puro della polemica e della visibilità. Sul progetto del “non centro commerciale” Le Vette tra Biella e Gaglianico il dibattito tra favorevoli e contrari sembra restare più sul merito, cercando un equilibrio tra il desiderio di riqualificare un’ex fabbrica dismessa da decenni e il timore di svuotare il centro storico ancora un po’ creando un altro polo di attrazione in periferia. Così sono passate molto sotto traccia le frasi pronunciate dal sindaco Claudio Corradino durante la commissione comunale sul commercio che ha esaminato il progetto. Il Partito Democratico le ha infilate un po’ tra le righe di un comunicato in cui annuncia il suo parere contrario a Le Vette. Eccole qui, in sequenza, come registrate dal Pd: «Il comune di Biella si limita a distribuire carte d’identità» non suona esattamente come uno slogan roboante per una campagna elettorale prossima ventura. «Meglio i cinema in periferia perché in centro portano solo traffico» fa sembrare le vie intorno al Mazzini e all’Odeon come il tratto Roncobilaccio-Barberino del Mugello dell’Autostrada del sole. «In centro non ci sono parcheggi» farebbe sorridere un milanese medio che si fosse trovato a cercare un posto auto a Biella. E poi la più pesante di tutti: «Il centro cittadino è già morto», una messa da requiem che contrasta con gli sforzi dei commercianti ma anche della sua assessora Barbara Greggio con il cosiddetto Duc, il distretto urbano del commercio, senza contare le iniziative natalizie in cui il Comune è parte attiva. Buon per Corradino che, appunto, il dibattito sta restando sul concreto glissando sulle dichiarazioni sopra le righe. Mica successe così nel 2017 quando un improvvido commento social (a titolo personale) costò un mal di testa feroce all’allora assessore Stefano La Malfa (Partito Democratico), lapidato dalle opposizioni e dai negozianti dopo aver scritto “Dovete morire voi e il vostro black friday”. Era una dichiarazione di avversità alla moda degli sconti prenatalizi importata dagli Stati Uniti e venne letta come un attacco al mondo del commercio. La Malfa chiese scusa, incassò una dozzina di richieste di dimissioni e altrettanti titoli sul giornale. Poi la tempesta si placò. Oggi invece c’è bonaccia, per buona sorte di Corradino.
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Candelo comincia il secondo fine settimana con il Borgo di Babbo Natale, il mercatino a tema tra le rue del Ricetto. Resterà aperto fino alle 18. Biglietti dai 6 ai 10 euro, gratis per chi ha meno di 12 anni e per i residenti a Candelo, una promozione questa limitata al sabato
Oggi alle 10,30 a Biella la biblioteca dei ragazzi Rosalia Aglietta Anderi accoglie la scrittrice Sara Rattaro, autrice del libro “Ogni bosco ha la sua anima”, per un incontro adatto a bambine e bambini dai sette anni in su. Info allo 015-3507651. L’appuntamento fa parte del programma della rassegna ContemporaneA Giovani
Oggi alle 14 a Biella cominciano in via Italia le manifestazioni legate alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne: il ritrovo è davanti alla libreria Feltrinelli dove si aprirà una mostra organizzata dall’associazione Vocididonne e curata dalle classi del liceo artistico Sella. Il cerchio Laboratorio donne proporrà alle 15 un intervento artistico dal titolo “Slancio”. Alle 16 un sit in di protesta chiederà che l’uomo condannato per l’omicidio di Erika Preti, la ragazza di Pralungo accoltellata a morte dal fidanzato durante una vacanza in Sardegna, continui a scontare la sua pena in una struttura protetta anziché agli arresti domiciliari
Oggi alle 16,30 a Biella sarà alla libreria Giovannacci di via Italia il secondo appuntamento con la scrittrice Sara Rattaro che prima racconterà la storia di Fernanda Wittgens, prima direttrice della Pinacoteca di Brera, e poi, in dialogo con la psicologa dell’associazione Paviol Simona Ramella Paia, parlerà del suo romanzo “Splendi più che puoi”. Modera Maura Hary. L’ingresso è libero
Oggi alle 17 a Biella nell’auditorium di Città Studi si svolgerà la cerimonia di premiazione del premio Biella Letteratura e Industria che sarà consegnato ad Antonio Franchini per il suo “Leggere possedere vendere bruciare”
Oggi alle 18,30 a Biella la giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne sarà caratterizzata anche dallo spettacolo teatrale Schegge, una produzione di Opificiodellarte che ospiterà i due spettacoli (la seconda replica è alle 21) nel suo auditorium di piazza De Agostini. Il dramma, portato in scena da cinque giovani attrici e attori, è tratto dal libro di Rossella Menegatto con i suoi otto racconti di donne vittime di violenza
Oggi alle 19 a Biella un’esibizione della pattinatrice biellese Isabel Falcetto impreziosirà la festa di apertura della pista di pattinaggio su ghiaccio di piazza Battistero, in realtà già aperta da venerdì scorso
Oggi alle 21 a Chiavazza il teatro parrocchiale offre il suo palcoscenico a tre gruppi musicali biellesi per una serata che vuole raccogliere fondi per gli Amici Parkinsoniani biellesi: suonano i Four, Elisa e i Maleducati e i Carolina Reapers. Biglietti a 10 euro
Oggi alle 21 a Sandigliano i Bandberry Smoke saranno in concerto al teatro di via Maroino 12. Informazioni e prenotazioni via whatsapp ai numeri 349.6850773 o 328.4160887
Oggi alle 21 a Valdilana spazio al teatro dialettale sul palcoscenico del Giletti di piazza XXV Aprile a Ponzone: la compagnia biellese “I nuovi camminanti” porterà in scena “Tropa grasia care magne”, elaborato da Mariella Acquadro e Anna Bruni
Oggi alle 21 a Cossato al teatro comunale di piazza Tempia si rappresenta “H2S04 – Se fa male non è amore”, proposto dalla compagnia della Borragine nella giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’incasso sarà diviso tra Lilt Biella e l’associazione Non sei sola che sostiene le donne vittime di violenza
Oggi al cinema Verdi di Candelo la programmazione della sala 1 comincia alle 15,30 con il film per famiglie “Marcel the shell” (Usa, 2021) di Dean Fleisher-Camp con ingresso a 3,50 euro. Alle 18 si prosegue con “Io, noi e Gaber” (Italia, 2023) di Riccardo Milani che domani sarà alle 18,30 e si chiude con “The old oak” (Usa, 2023) di David Lynch alle 21 di oggi e alle 10, alle 16 e alle 21 di domani. Nella sala 2 si alternano “La chimera” (Italia, 2023) di Alive Rohrwacher oggi alle 16 e domani alle 10 e alle 18,30 e “Comandante” (Italia, 2023) di Edoardo De Angelis, oggi alle 18,30 e alle 21 e domani alle 16 e alle 21. La programmazione dei cinema di Biella è a questo link
In ricordo di tutte loro
Oggi non è la giornata adatta per sfotterci sulla nostra cronaca spicciola. Oggi è meglio prendersi sul serio e ricordare tutte le donne che anche intorno a noi hanno subito la violenza maschile sulla loro pelle. Questa è una raccolta parziale, veloce, straziante di episodi di cronaca che vanno da un secolo fa all’altro ieri tutti con un unico, immaginabile, comune denominatore: la violenza e la morte sono arrivate dentro le mura di casa o in luoghi in cui bisognerebbe sentirsi sicure. E invece. La rubrica “La settimana della capitale del crimine” slitta a domani.
“...Gli accorsi videro a tutta prima soltanto un gran disordine, ed un mucchio di stracci e lenzuola in un canto: per terra tracce di sangue e cenere sparsa in larga copia. Sotto il mucchio si rinvenne, orribilmente scomposto, il cadavere di una giovine donna, alta, bionda, cogli abiti in disordine. Aveva tre orribili ferite: una al costato che era penetrata in cavità e aveva determinata la rottura di una costa; due, orribili, enormi, alla gola che avevano quasi staccato la testa dal busto…” (Da La Tribuna Biellese dell’8 febbraio 1904, a Biella viene trovata morta, uccisa dall’amante, Enrichetta Palma di 22 anni)
“...Il marito ritorna stanco dai campi, dopo una mattinata di lavoro, verso mezzogiorno. A casa è la moglie. Il pranzo non è pronto, oggi come molti dei giorni addietro. Da ciò un litigio: il marito protesta soprattutto che lei non lo aiuta nei campi e che per giunta non gli prepara il pranzo. La moglie risponde. L’alterco si fa violentissimo fino a che il marito lo chiude in modo tragico e inumano. C’è in casa una piccola, arrugginita, pistola a tamburo…” (Da Il Biellese del 24 luglio 1953, a Quaregna viene uccisa dal marito Orsola Chiapperin)
“...La versione che riscontra maggior credibilità, e che pare anche confermata da un dispaccio consolare, è quella che l’uomo, trovata la moglie in compagnia dell’amante, un giovane inglese, abbia fatto fuoco su entrambi, risparmiando l’ultimo colpo per sé. Quando sono giunti sul posto i primi soccorritori, i tre corpi giacevano privi di vita…” (Da Eco di Biella del 14 aprile 1979, in Nigeria viene uccisa dal marito Giliana Rizzi, 32 anni, originaria di Brusnengo come il coniuge)
“...La figlia di lei, abitante a Candelo, aveva invano cercato di mettersi in contatto con la madre per telefono ma non aveva mai avuto risposta; voleva fare gli auguri per Pasqua […] La donna era stesa a fianco del tavolo della sala da pranzo; l'uomo si trovava invece in camera da letto in preda a sintomi che potrebbero giustificare un avvelenamento. Sul comodino sarebbero siate infatti trovate delle pastiglie sospette. Pare che l'uomo abbia cercato di suicidarsi ingoiandole…” (Da Il Biellese del 9 aprile 1980, a Biella muore uccisa dal convivente Elda Nicolini di 63 anni)
“...L’ira si è scatenata verso le 22,30. Ha preso un coltello da cucina e ha colpito la moglie allo stomaco, al viso e alle braccia. Le grida di dolore della donna hanno fatto accorrere il padre che da qualcehe anno abita con la coppia. Il pensionato ha cercato di difendere la figlia ma è stato a sua volta ferito da una coltellata allo stomaco…” (Da Il Biellese dell’8 ottobre 1996, a frazione Oretto di Mosso Sandra Ruffino, 35 anni, viene ferita dal marito a coltellate insieme al padre Renzo Secondo Ruffino)
“...L’uomo era sotto choc, seduto in lacrime. Davanti c’era la donna, uccisa da una rivoltellata al fianco sparata con una 44 Magnum […] Ai carabinieri ha raccontato che il diverbio era nato perché la convivente voleva andare al casinò di Saint Vincent, contro la sua volontà. «Abbiamo litigato e ho preso la pistola per spaventarla. Il colpo è partito per errore» ha detto, tra le lacrime, al magistrato…” (Da Il Biellese dell’11 gennaio 2002, a Cossato viene uccisa Mirella Brancher, 66 anni, dal convivente di 72 anni)
“...Nel parcheggio c’è una Lancia Dedra bianca. Appena arriva la Dedra scatta e sperona la Peugeot. Deborah è atterrita e cerca di fuggire. Abbandona la vettura: tenta di fuggire ma la Dedra la insegue e la falcia. È a terra: il conducente dalla Lancia la raggiunge e la uccide con una decina di coltellate. Poi fugge abbandonando l’auto. La neve che cade copre il corpo della ragazza e soltanto tre quarti d’ora più tardi due impiegati si accorgeranno del cadavere di Deborah…” (Da Il Biellese del 25 novembre 2005, a Trivero muore Deborah Rizzato, 24 anni, uccisa dall’uomo che l’aveva violentata quando aveva 13 anni e che non aveva mai smesso di perseguitarla)
“...La donna di 27 anni, vittima della violenza, riceve una telefonata da un numero che non conosce. «Ciao, ti voglio, voglio conoscerti», poi il nulla. Verso le 18 la ragazza è in attesa di alcuni amici per cena, sentendo suonare il citofono apre senza indugio. In casa però si ritrova all’improvviso un uomo sconosciuto e subito lo invita a uscire. Tra i due poi inizia una colluttazione, il giovane prende con la forza la sua vittima, la porta in camera da letto e la violenta...” (Da La Provincia di Biella del 26 giugno 2008, a Biella viene arrestato un uomo di 23 anni per aver violentato una donna di 27 anni)
“...L’imputato era in compagnia di altri giovani tra i quali il fidanzato della ragazza, di appena 15 anni. Faceva freddo. A notte inoltrata, approfittando dell’assenza degli altri, l’uomo - stando alla denuncia e al capo d’imputazione – aveva trascinato la minorenne in un vicolo buio e nascosto. Lei aveva cercato di opporsi, ma lui l’aveva abbracciata con forza e bloccata contro il muro di un’abitazione, le aveva abbassato i fuseaux e l’aveva stuprata...” (Da Eco di Biella del 1 ottobre 2011, resoconto di un processo a carico di un uomo di 23 anni condannato a 2 anni e 4 mesi per violenza sessuale su una ragazza di 15 anni a Cavaglià)
“...Tra l’uomo e la donna biellese c’era molta tensione quel lunedì mattina. I due litigano nella villetta di via Monte Bianco, a Santa Croce. Poi accade l’irreparabile: lui afferra un oggetto, probabilmente un vaso di vetro, uno di quelli che lui stesso aveva regalato alla moglie, e la colpisce alla testa. Un gesto probabilmente frutto di un raptus, ma il colpo è letale e la donna stramazza al suolo. Bastano pochi secondi e l’impiegato si rende conto di quello che ha fatto. Disperato, prende dei cocci di vetro da terra e tenta di tagliarsi le vene, ma non ce la fa. Così prende l’auto e si dirige al Mottarone, dove si impicca su un albero...” (Da La Stampa edizione di Novara del 12 giugno 2014, a Fara Novarese viene uccisa dal marito Susanna Mo, originaria di Ponderano)
“...Erano da poco passate le cinque del mattino di domenica quando la furia è venuta a galla. [L’uomo] ha afferrato un coltello da cucina e ha iniziato a colpire la moglie che è riuscita a fuggire e a chiedere aiuto ai vicini. Il tutto è accaduto a Cavaglià…” (Da Eco di Biella dell’11 settembre 2014, a Cavaglià viene ferita dal marito Maria Portela Machado)
“...Continuare a perseguitare al telefono la donna che un paio d’anni fa lo aveva denunciato per violenza sessuale, è costato l’arresto a un biellese di 44 anni […] Siamo anche in questo caso alla presenza di un uomo che non ha voluto rassegnarsi alla fine di una relazione e ha continuato a perseguitare la ex fino ad arrivare al punto - per le accuse che gli vengono contestate - di aggredirla e di violentarla mentre si trovava in vacanza in un campeggio…” (da Eco di Biella del 1 giugno 2015)
“...Il delitto è avvenuto ieri mattina prima di mezzogiorno in una casa in località Lu Fraili. A lanciare l’allarme sono stati i vicini preoccupati dalle urla che provenivano dalla villetta bifamiliare di via Nazionale 4. I carabinieri della Compagnia di Siniscola, arrivati per primi a San Teodoro, hanno trovato il corpo della ragazza nella casa e il suo compagno…” (Da Eco di Biella del 12 giugno 2017, in Sardegna dove si trovava in vacanza viene uccisa dal fidanzato Erika Preti, 28 anni di Pralungo)