Parliamo di migranti
È come se ci fosse un confine invisibile davanti agli occhi di una buona fetta di opinione pubblica italiana, anestetizzata da anni di propaganda: al di qua della linea, ci sono persone che suscitano compassione, che siano morte di sete a faccia in giù nella sabbia di un deserto nordafricano, abbracciate quando ormai non respirano più dalla sabbia di una spiaggia mediterranea o salvate per miracolo dalle onde, avvolte dalle coperte termiche che sembrano fatte di stagnola. Oltre quella linea quelle stesse persone, almeno coloro che sono ancora in vita, diventano un peso da tenere ben lontano. L'attuale emergenza-sbarchi (ma si può ancora definire emergenza un fenomeno che dura da lustri senza che nessuno abbia trovato mezza soluzione?) sta sfiorando appena il Biellese. I quattrocento ospiti sono quasi tutti uomini adulti, come ha ricordato a La Stampa il prefetto Silvana D'Agostino. Gli arrivi nuovi sono a ritmo ridotto: «Stiamo facendo fronte alle normali assegnazioni, lunedì sono arrivati quattro migranti, il giorno prima cinque» ha detto la rappresentante dello Stato. «Nessun problema quindi al momento per la sistemazione». Sul tema tutto quello che si è sentito nelle ultime settimane è stato uno sfogo a briglie sciolte sul Governo del sindaco Claudio Corradino, adirato per la possibilità di perdere fondi del Pnrr «mentre da Roma ci riempiono di migranti». Prima c'era stato un sit in del suo partito, la Lega, davanti all'ex hotel Colibrì di via Cerruti, struttura osteggiata anche da un comitato di residenti e criticata anche sul fronte di chi accoglie dal tavolo dei migranti perché riaperta dopo essere stata considerata, negli anni passati, non idonea. La ragione del suo utilizzo però è spiegata dal prefetto stesso e fa ritornare il pensiero a quel confine invisibile che trasforma una persona degna di compassione in qualcuno da tenere alla larga: «Ho dovuto riaprirlo perché il territorio non risponde alle esigenze dell'accoglienza. Non vogliono affittare appartamenti in cui far vivere i richiedenti asilo, questo nonostante tutte le garanzie offerte dal Codice Civile. Eppure in molti comuni ci sono alloggi sfitti. Sono sempre stupita del fatto che preferiscano tenerli vuoti e rinunciare a incassare gli affitti, i quali sarebbero comunque garantiti. Di recente ci siamo mossi nuovamente per sondare le possibilità, ho raccolto qualche mezza promessa, vedremo». Quanto l'accoglienza diffusa in piccoli nuclei sia più efficace rispetto alle grandi strutture lo ha spiegato pochi giorni fa nella giornata del migrante l'amministrazione comunale di Valdilana, una storia raccontata da 6aBiella il 16 luglio.
Ipse dixit
“Se poi qualcuno si vuole inventare delle questioni faccia pure, se si limitano alle lamentele per un po' di musica e di risate voglio ricordare a tutti che si tratta di esseri umani con esigenze comuni alle nostre”
(Silvana D'Agostino, prefetto di Biella, parlando a La Stampa dell'accoglienza dei richiedenti asilo sul territorio)
Parliamo di supplenze
Oggi, come ricorda La Provincia di Biella, inizia la danza delle cattedre nelle scuole biellesi con l'assegnazione delle supplenze annuali. Si tratta delle nomine di coloro che devono coprire i posti per i quali non c'è un docente di ruolo a tempo indeterminato, garanzia di stabilità per chi lavora e di continuità didattica per chi impara. Le caselle da riempire sono numerose: circa mille, secondo il bisettimanale. Rispetto al periodo pre-pandemia quando la lotteria delle supplenze si viveva dal vivo, in un'aula magna carica di ansia e afa, ora la procedura è completamente informatizzata. L'obiettivo è di non avere cattedre scoperte per l'11 settembre, primo giorno di scuola, ma non sarà semplice visti i numerosi posti da riempire e gli eventuali problemi che la procedura via web non consente di risolvere in tempo reale. A chi solo stamattina saprà se avrà un posto di lavoro precario e uno stipendio per un altro anno ancora, a dispetto della laurea appesa in bella vista, un caloroso abbraccio.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Oropa si celebra come ogni anno la Messa all'eremo di San Bartolomeo. L'antico tempio, menzionato in documenti del Duecento, era una tappa per i pellegrini che salivano lungo il sentiero tra Biella e Oropa. I pregiati affreschi che lo decoravano ora sono al santuario. Il luogo si raggiunge da un sentiero com circa 20 minuti di cammino che inizia nella zona dell'hotel Miravalle. La celebrazione nel giorno di San Bartolomeo è il solo ricordo del suo passato religioso
Oggi alle 21,30 a Biella al cinema Mazzini viene proiettato per la seconda sera Oppenheimer, il film di Christopher Nolan sullo scienziato creatore della bomba atomica. Sarà la seconda occasione per coloro che ieri sera hanno trovato il botteghino già chiuso perché i biglietti erano tutti esauriti
Oggi alle 21,30 a Ponderano si danza con l’Estate Ponderanese in piazza Alpini d’Italia. A far muovere i presenti al ritmo di liscio e musica latina sarà Graziano Boggiani
La foto del giorno
Questo gruppo che non ci si aspetterebbe di trovare al tavolo di un fast food è composto da ospiti della residenza per anziani Maria Grazia di Lessona. Sono al McDonald's di Quaregna, la cui costruzione aveva solleticato il loro interesse durante la lettura mattutina dei giornali nelle settimane passate. Così ecco la proposta: andarci a pranzare. «Finalmente» come racconta la pagina Facebook del Cerino Zegna, la cui organizzazione gestisce anche la struttura lessonese «dopo un'uscita al mercato, siamo riusciti ad andare». La reazione? «Gli ospiti ci hanno detto: una giornata da rifare assolutamente!». Con buona pace di tradizioni, made in Italy e cucine stellate.