Pensioni post mortem
Dice la Cgil che a Biella può capitare di ricevere la pensione di invalidità dopo il decesso. È la conseguenza dei tempi d’attesa che, secondo una denuncia dei sindacati riportata da La Provincia di Biella e di Eco di Biella, sono tripli rispetto alla vicina Vercelli. «I tempi per le visite di controllo, gli accertamenti, il riconoscimento e l’indennizzo sono i più alti del Piemonte» ha dichiarato Lorenzo Boffa Sandalina, il segretario provinciale della Cgil. «È un fatto inaccettabile proprio perché la sanità pubblica è in capo alle amministrazioni regionali che devono trovare una soluzione uniforme per tutte le province». Il sindacato conosce da vicino modalità e pratiche per una pensione d’invalidità: spesso chi ne ha bisogno chiede l’assistenza al patronato per districarsi nelle procedure burocratiche. Non si pensi che questo tipo di sostegno al reddito sia riservato a chi porta sul suo corpo le conseguenze di incidenti o di malattie. Assai spesso invalidità è sinonimo di età avanzata: è la perdita di autosufficienza, abbinata (per esempio) alla demenza senile, a portare spesso alla richiesta da parte delle famiglie. E quel denaro diventa un sostegno prezioso per affrontare i maggiori costi dell’assistenza, che sia domiciliare con lo stipendio a una persona che faccia da badante o in una casa di riposo. C’è chi intacca i suoi risparmi nell’attesa, anticipando soldi che gli saranno comunque dovuti se la pratica va a buon fine. Il decesso infatti non fa perdere i diritti acquisiti: gli eredi della persona che aveva diritto alla pensione la riceveranno con gli arretrati. Dove sta il tappo? All’azienda sanitaria e all’Inps. «I casi che abbiamo in carico» racconta Boffa Sandalina «sono numerosi e ci dicono tutti la stessa cosa: abbiamo persone che aspettano mesi e mesi per una visita medica, per poi attendere ancora per vedersi riconosciuta la pensione d’invalidità che magari arriva solo dopo un’altra proroga». Alle proteste dei sindacati le istituzioni coinvolte hanno replicato che il problema sta nella carenza di personale: «Una risposta che non è accettabile» risponde il segretario della Cgil «in ragione della delicatezza e dell’importanza dell’argomento. Non tiene conto che permessi lavorativi non usufruiti dai familiari, agevolazioni fiscali negate e anche spese economiche immediate sono un fardello enorme per i cittadini invalidi e per i loro parenti».
Ipse dixit
“Ho sempre affermato che il successo di ogni progetto, iniziativa, sfida custodisce il C factor, ovvero un concentrato di elementi come la cooperazione, la collaborazione, la condivisione, la comunicazione…”
(Anna Pisani, Fratelli d’Italia, assessora al Commercio a Biella, in un comunicato stampa diffuso domenica. Per fortuna, dopo “C factor”, ha specificato meglio che cosa intendesse)
La gognetta
Dici woke e pensi al politicamente corretto di sinistra, accusato (ovviamente da destra) di essere eccessivo nelle sue forme di rispetto e tutela che a volte sconfinano nella violazione della libertà di espressione. Ai posteri la sentenza se esista un caso di woke di destra nella tempesta piovuta sul capo di Greta Cogotti, consigliera comunale del Partito Democratico eletta a Biella e da sei giorni vicepresidente del consiglio comunale, eletta con voto bipartisan e quasi unanime. Domenica, reagendo alla proposta di dedicare l’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, ha pubblicato via social una battuta: «Perché non dedicargli un centro massaggi con happy ending? Oppure perché non dedicargli un luogo predisposto per le orge? Oppure che ne so, un night. Una passione aveva e si fa di tutto per non ricordarlo in quel senso, scusate ma lo state offendendo più che omaggiarlo». Greve? Fuori luogo? Per una certa fetta di mondo certamente sì, con l’aggravante di avere appena assunto un ruolo istituzionale. Matteo Salvini poi ha portato il caso fuori dai confini della provincia con un post in cui sbotta con un “Vergogna” scritto in grassetto gigante. Il che ha scatenato la prevedibile raffica di commenti pubblici e privati dai toni offensivi, a cui è seguito l’altrettanto prevedibile annuncio di Cogotti che presenterà denuncia per le ingiurie. L’ulteriore conseguenza è politica: i quattro gruppi di centrodestra in consiglio comunale hanno annunciato di non voler presentare una mozione di sfiducia alla vicepresidente dell’assemblea nella certezza che «che ella comprenderà autonomamente la propria inadeguatezza traendone le ovvie conclusioni». Ovvero che si dimetta. Se ne riparlerà nei prossimi giorni, con la garanzia che sarà il primo scontro politico post-elettorale tra destra e sinistra. Ma qual è davvero il limite in una presa di posizione pubblica di chi ha un incarico istituzionale? Il sospetto è che dipenda da chi la esterna: se è amico, è accettabile mentre se è avversario non lo è. Nessuno per esempio ha notato il post (pubblico) di Luca Castagnetti, candidato consigliere di Fratelli d’Italia e appena nominato portavoce del sindaco Marzio Olivero: prima delle elezioni condivise un meme in cui un cane faceva pipì su un gazebo del Pd con la scritta “Alcune razze di cani si distinguono dalle altre per la particolare intelligenza”. Sembra la prova schiacciante di come sia più facile notare quando si va oltre i limiti, ammesso che sia avvenuto, quando lo fa qualcun altro.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Biella riprendono i laboratori alla biblioteca dei ragazzi Rosalia Aglietta Anderi. Le porte della sede di piazza La Marmora si aprono per l’evento “Yoga sotto il sole” a cura degli Amici della biblioteca. Il laboratori è adatto dai quattro anni in su. Info allo 015.3507651
Oggi alle 21 a Candelo prosegue il ciclo di film in pellicola da 35 millimetri proiettati al cinema Verdi: la serata è dedicata a “Eyes wide shut”, girato nel 1999 da Stanley Kubrick. Ingresso a 8 euro
Oggi alle 21,30 a Lessona si recupera il “I love Formentera dance party” saltato venerdì sera nel programma del Lessona Summer Festival per il timore del maltempo che non smette di tormentare l’estate biellese. A miscelare i dischi ci sarà Paps. L’ingresso è gratuito. Chi aveva acquistato i biglietti a 5 euro per la serata originale riceverà il rimborso attraverso la piattaforma digitale
I coccoretti
A proposito di tolleranza bassa per la satira, compie due anni uno dei contenuti più divertenti (a personalissimo giudizio di 6aBiella) mai usciti nel microcosmo social di questa piccola città: è un video prodotto dagli ignoti gestori di Spinning Biella Memes, gruppo anonimo che ama dissacrare su Facebook e soprattutto Instagram sulle cose minute che accadono all’ombra del Mucrone. Era la riproduzione della scena drammatica di “La caduta – gli ultimi giorni di Hitler”: c’è Bruno Ganz nei panni del dittatore con i baffetti che riceve gli aggiornamenti sull’imminente disfatta dai suoi generali e trema e si arrabbia. Il segreto del video-meme (parolina magica del web che indica i contenuti fatti per essere condivisi e ricondivisi) è mantenere la traccia audio in lingua originale, in tedesco urlato, e aggiungerci sottotitoli a tema libero. Erano i giorni della grande lite sulla città creativa Unesco con la rottura tra privati e Comune, ultimo di una serie di intoppi nella vita della civica amministrazione. Hitler diventò, nella finzione di Spinning Biella Memes, un Claudio Corradino così disperato da elemosinare un po’ di successo dal mercato europeo e soprattutto dalla bancarella dei coccoretti, i dolcini all’aroma di cocco specialità di nonsoquale Paese ospite. Il video però rimase sui social poche ore, il tempo evidentemente di ricevere una raffica di segnalazioni, il mezzo che gli utenti utilizzano quando s’imbattono in un contenuto considerato improprio e sottoposto al tribunale dei social. L’algoritmo o le persone dietro la macchina digitale scelsero di rimuoverlo e Spinning Biella Memes di non riproporlo per evitare provvedimenti più drastici. Le poche copie salvate così girarono ancora per un po’ di messaggio in messaggio, per strappare un sorriso agli oppositori di Corradino e magari anche a qualche simpatizzante di centrodestra di buono spirito. Poi, come accade nel mondo digitale, le cose passano e si dimenticano.