Per l'Europa
Diciannove liste presentate, un po’ meno (anche se bisognerà attendere i ricorsi) sulle schede, tre biellesi in lizza con poche speranze di essere eletti: le elezioni per il Parlamento europeo si terranno a giugno insieme alle amministrative e stanno vivendo una tappa preliminare ma essenziale in questi giorni. Alle Corti di appello della città più grande delle cinque circoscrizioni elettorali è scaduto alle 20 di mercoledì il termine per presentare simbolo, elenco dei candidati e firme di presentazione. Nel caso del nord ovest che tiene insieme Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta, la sede designata è Milano, la quota di parlamentari che eleggerà è di venti e per questo nessuna lista può avere più di venti nomi. Tra questi, dunque, sono tre i biellesi, una terra che manca da Strasburgo e Bruxelles dall’elezione di Gianluca Susta, quella arrivata dalle urne nel 2009 dopo essere entrato due anni prima subentrando a Enrico Letta come primo degli esclusi. Difficilmente potranno imitarlo Federica Valcauda, Vittorio Barazzotto e Cristina Patelli. La prima è una ancora giovane militante radicale, consigliera comunale a Sandigliano, candidata non eletta in una lista civica di centrosinistra nel 2019 a Biella, poi segretaria a Milano del circolo Enzo Tortora con cui ha condotto (e conduce) campagne per l’antiproibizionismo, le condizioni nelle carceri, la giustizia. Si presenterà con “Siamo europei”, la compagine legata al gruppo liberale in Ue coagulatasi intorno a Carlo Calenda e ad Azione, ovvero il partito di cui Gianluca Susta è stato fino a pochi mesi fa segretario regionale. Difficile trovare una concordanza di opinioni tra un cattolico storico come Susta e Federica Valcauda su tanti temi cari ai radicali come lei. Vittorio Barazzotto è certamente un volto più noto nel panorama cittadino: la sua compagine è “Stati Uniti d’Europa” di cui fa parte il suo partito Italia Viva che per queste elezioni ha trovato un’alleanza con Emma Bonino, che sarà capolista a nord ovest. L’ex assessore prima e sindaco poi di Biella, nato repubblicano, cresciuto nella Margherita e poi passato nel Partito Democratico, ha scelto Italia Viva seguendo Matteo Renzi, anche lui candidato (e probabile re delle preferenze) nella circoscrizione. Cristina Patelli è tra i venti del suo partito, la Lega, per cui è stata deputata per una legislatura. L’annuncio quasi in sordina del suo ingresso tra i prescelti a nord ovest è arrivato via X da Claudio Borghi, vulcanico senatore del suo partito. Da lei, per ora, poca enfasi.
Ipse dixit
“Penalizza il fatto che nel Biellese ci sono poche ciclabili e Biella non è ancora una città a misura di bicicletta, se vai a mangiarti la pizza o fare la spesa non sai dove lasciarla senza rischi. Ci sono altre realtà che dispongono di strutture adeguate, di spazi sui bus per caricarle. Qua speriamo di arrivarci”
(Elisa Scarlatta, valdenghese, influencer della bicicletta da 140mila follower su Instagram, intervistata da La Stampa)
Il punto mensile sul clima
Sono bastati quattro mesi e due giorni al 2024 per vedere caduta al suolo più pioggia che nell’intero 2022, l’anno nerissimo della siccità. I dati dell’Osservatorio di Oropa dicono che i millimetri d’acqua misurati fino al 2 maggio, cioè ieri, sono stati 1.106,6. Due anni fa non bastarono dodici mesi per arrivare a tanto con quei 1.043,8 millimetri che sono stati il minimo storico dal 1920. Nei giorni scorsi dal Consorzio di bonifica della Baraggia, che gestisce le tre dighe presenti nel Biellese (Ostola e Ravasanella nella zona orientale, Ingagna lungo il bacino dell’Elvo), una misurazione empirica stabilì che, dagli invasi pieni al 100 per cento era stata lasciata tracimare quasi altrettanta acqua rispetto a quella che era servita per riempirli. Sono buone notizie in vista della stagione calda, dopo che nell’agosto del 2022 il consorzio chiuse temporaneamente i rubinetti all’agricoltura per non tagliare le forniture domestiche. Escludendo il piovosissimo inizio di maggio (107 millimetri d’acqua in 48 ore), il primo quadrimestre del 2024 ha portato 999,6 millimetri di pioggia al suolo. È quasi il doppio della media del periodo dal 1920 ai giorni nostri, che si ferma a 505,4 millimetri. Solo gennaio è stato particolarmente secco. Da febbraio in poi la tendenza si è invertita fino ai 528,2 millimetri caduti a marzo, il mese in cui tre forti perturbazioni hanno concentrato le precipitazioni in periodi di tempo brevi. Il giorno peggiore è stato il 3 marzo, con 133 millimetri in 24 ore, esattamente pari alla media storica dal 1920 a oggi dell’intero mese, a riprova che non più solo in estate si osserva una prevalenza di fenomeni estremi. Quanto alle temperature, gli 8,6 gradi di media di aprile a Oropa sono il 36° mese consecutivo in cui la colonnina di mercurio supera il valore storico dell’ultimo secolo secondo di dati dell’Osservatorio.
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella si parlerà di tragedie legate al mondo del calcio con Paolo Quaregna, autore del libro “Granata, rosso e verde” dedicato alle sciagure aeree che colpirono il Torino, il Manchester United e la squadra brasiliana della Chapecoense. Quaregna dialogherà con Beppe Anderi alla libreria Giovannacci di via Italia
Oggi alle 20 a Graglia si apre la fiera primaverile in regione Campra. Il programma della prima giornata prevede una pizzata e a seguire musica con i coscritti e la discoteca Perry
Oggi alle 20,30 a Cossato è a Villa Ranzoni uno degli appuntamenti con il caffè letterario dell’associazione Vocididonne. Con Agostino Giampietro e “I copioni del Cossatese” ci si confronterà sul libro “Le stelle dimenticate” di Dava Sobel
Cosa succede al Giro d’Italia
Oggi alle 8,30 in varie sedi si apre l’iniziativa “Giro d’impresa” in cui le aziende del territorio apriranno le porte di fabbriche e archivi storici per mostrarsi al pubblico in occasione del passaggio del Giro d’Italia. Ecco luoghi e orari: alla Fondazione Fila Museum (Biella, via Seminari) visite guidate tra le 9 e le 13 e tra le 14 e le 18, alla Fondazione Sella (Biella, via Corradino Sella) visite dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30 con prenotazione obbligatoria allo 015.2522445, al museo MeBo di caseificio Botalla e birrificio Menabrea (Biella, via Ramella Germanin) visite tra le 10 e le 13 e le 15 e le 19 con piccola degustazione finale, al Lanificio di Tollegno (Tollegno, via Roma 9) visite all’archivio tra le 8,30 e le 17, a Casa Zegna (Valdilana, via Marconi 23) visite alle 10,30 e alle 15, a Piacenza 1733 (Pollone, regione Cisi) due visite guidate alle 10 e alle 10,30, al Cappellificio Biellese (Biella, via Marconi) visite tra le 15,30 e le 19
Oggi alle 15 a Biella a Cascina Oremo ci sarà un’iniziativa per i più piccoli con un circuito di minibike
Oggi alle 16 a Biella apre i battenti il Villaggio Pantani che occuperà una buona parte di piazza Duomo e sarà dominato da un palco per spettacoli, talk show, musica e un maxischermo per seguire in diretta le prime due tappe del Giro d’Italia. Saranno in mostra le maglie originali di Marco Pantani e dei suoi gregari, le sue biciclette e, sotto il titolo, “The best of cycling”, fotografie di ciclismo già esposte al Forte di Bard a cura di Federico Bona
Oggi alle 17 a Biella parte da Cascina Oremo il corteo delle Harley Davidson del motoclub Gattolupo. La parata arriverà in piazza Duomo dopo aver percorso via Ivrea, via La Marmora, via Bertodano, via Repubblica, viale Matteotti e via Italia
Oggi alle 18,30 a Valdilana la Pro loco di Mosso propone in piazza Italia una serata con cibo da strada, dj set e l’esibizione del Team Fit Dance
Oggi alle 19 a Biella aperitivo e dj set con la musica di Maurizio Codini
Oggi alle 21 a Biella si esibisce sul palco di piazza Duomo l’orchestra spettacolo romagnola “I pirati dell’Adriatico” con la partecipazione del cantante riminese Gianni Drudi, reso famoso dal tormentone “Fiky Fiky”
Dove giocherà la Juventus femminile?
Già, dove? La risposta ufficiale è: non si sa ancora. La deduzione ufficiosa invece porta ancora a Biella anche per la stagione calcistica 2024/2025. Lo si suppone quasi automaticamente leggendo l’ultima comunicazione arrivata dalla città di Biella: il club bianconero sta cercando steward da inserire nel personale di servizio della sicurezza e dell’accoglienza degli spettatori durante le partite. E li sta cercando mettendo come criterio preferenziale non solo il diploma di scuola superiore e la conoscenza di almeno una lingua straniera, ma anche il domicilio in provincia di Biella. È un requisito che non avrebbe senso, a tre partite dalla fine del torneo di serie A una sola delle quali in casa, se non si pensasse di disputare un’altra stagione al La Marmora-Pozzo. Già nello scorso autunno, quando era arrivato l’annuncio da parte del club bianconero della scelta caduta su Biella come campo di casa, si era immaginato che non si trattasse di una soluzione d’emergenza di breve termine. La Juventus aveva una casa piccola e lontana dai parametri regolamentari per disputare serie A e coppe europee a Vinovo. Biella vinse il ballottaggio con Alessandria, nell’attesa di poter realizzare un mini-stadio proprio Vinovo. Su quel progetto non ci sono novità, mentre sul La Marmora-Pozzo la Juve ha investito del suo, dal rifacimento a regola d’arte del manto erboso alla messa a norma di una fetta di tribune scoperte nel lato dei popolari per ricavare un settore ospiti