Per ultima, la scuola
Sono circa ventimila le allieve e gli allievi delle scuole dalla materna alle superiori in provincia di Biella. Alcuni di loro, il primo giorno di lezioni, vedranno una cattedra vuota o un supplente che probabilmente sono destinati a vedere sostituito dopo poche settimane. È l’allarme dei sindacati, lanciato attraverso le colonne de La Stampa, e non è nulla di nuovo: anno dopo anno, ogni settembre, il corpo insegnante si completa con giorni di ritardo nonostante sia chiaro fin da giugno quali siano le carenze a cui fare fronte. Dai numeri dell’organico degli insegnanti di sostegno si ha una percezione del problema: 688 i docenti necessari, 395 quelli di ruolo, meno del sessanta per cento del fabbisogno. Per questa particolare tipologia, almeno, il reclutamento è partito in anticipo: oggi si chiuderà una cosiddetta “chiamata veloce” per coprire le cattedre vacanti, al termine della quale si vedrà quali e quanti posti resteranno ancora sguarniti. Ma per le altre tipologie di insegnamento, le chiamate inizieranno non prima del 20 agosto. «Saranno molte le cattedre affidate a supplenti temporanei» ha dichiarato a La Stampa Maria Grillo della Cisl Scuola. «Tra i più ricercati ci saranno come al solito i laureati in matematica e fisica e ingegneri in varie materie». Giuseppe D’Aprile, sindacalista della Uil, prevede settimane complicate: «Presumibilmente si procederà con le nomine dei docenti a metà settembre fino ai primi di ottobre. In questo modo gli alunni rischiano di cambiare anche tre docenti all’inizio dell’anno sulla stessa disciplina».
Ipse dixit
“A fronte delle semestrali delle banche particolarmente positive, le fondazioni avevano incominciato a ragionare sulla possibilità di incrementare la loro capacità di interventi nei loro settori prioritari. Questa è una situazione particolare, avremmo potuto fare più interventi per diminuire le disuguaglianze. Circa il 70% degli interventi delle fondazioni sono indirizzati al Terzo settore e in una situazione del Paese con disuguaglianze sempre più evidenti, questi sostegni sono sempre più importanti. Era un elemento che vedevamo con grande positività e ora non sappiamo cosa potrà cambiare perché non è ancora chiara la norma. Quindi c'è una certa preoccupazione”
(Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo e di Acri, l’associazione delle fondazioni bancarie italiane – tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – commentando su La Stampa la norma annunciata dal Governo per tassare gli extra-profitti delle banche)
La sagra con cinque secoli di storia
Non è una semplice sagra la Festa dei Giovani che inizia questa sera a Cavaglià. A renderla unica nel panorama biellese e piemontese è la data di nascita, il 1518 quando il duca Carlo III di Savoia ne approvò lo statuto. Da allora è rimasta immutata la struttura dell’organizzazione: c’è un priore che sovrintende alla festa e che viene eletto ogni anno (nel 2023 tocca a Gloria Clerico che riceverà l’investitura proprio oggi). Al suo fianco ci sono un sottopriore e un primo assistente, quest’anno Giulio Machieraldo ed Eddie Cavagnetto. Spetta a loro e al comitato, formato da un gruppo di persone tra i 18 e i 30 anni, allestire il cartellone delle serate, coordinare volontarie e volontari, occuparsi di ogni dettaglio dalla burocrazia all’animazione. Quanto sia una tradizione a cui le nuove generazioni tengano, lo spiega un dettaglio svelato da Gloria Clerico a Eco di Biella: «Quest’anno sono entrati cinque nuovi giovani nel comitato. Solitamente ne entrano di meno. Siamo una vera e propria famiglia». C’è un altro ruolo particolare nella festa, quello dei “dedicati”: sono un bambino e una bambina che rappresentano un segno di speranza per il futuro: per il 2023 saranno Teresa Boerio Soldi e Leonardo Avataneo. Succede che chi è stato “dedicato” da piccolo, sia diventato priore da grande, proprio come Gloria Clerico che ha rivestito il ruolo da bambina, nel 2003. Ogni anno per i “dedicati” viene composto un sonetto da una persona di Cavaglià: anche la raccolta di versi e rime che si susseguono nel tempo sono una sorta di libro di storia del paese.
Cosa succede in città
Oggi alle 18,30 a Cavaglià s’inaugura l’edizione numero 505 della Festa dei Giovani. Il programma inizia con il saluto delle autorità e il conferimento della carica di priore a Gloria Clerico a cui seguirà la presentazione dei bambini nominati come “dedicati” e la lettura del sonetto in loro onore. La sfilata per le vie del paese partirà alle 21,30. Alle 22,30 si balla con Nathalie Aarts, vocalist del gruppo The Soundlovers che primeggiò nelle classifiche dance degli anni Novanta
Oggi alle 19,30 a Callabiana inizia la serata più attesa della festa di agosto della Pro Loco: dopo la cena con gnocco fritto e tagliere di salumi e grigliata mista, alle 22 salirà sul palco Johnson Righeira, componente del duo torinese Righeira che proprio quarant’anni fa entrò nelle classifiche dei dischi di mezzo mondo con “Vamos a la playa”
Oggi alle 20,45 a Piedicavallo la vecchia scuola della borgata di Montesinaro ospita un nuovo appuntamento con Bürsch in festival. Il programma prevede alle 20,45 l’introduzione storica di Andrea Dalla Fontana a cui seguirà, alle 21,15, lo spettacolo “La lunga lotta con Piedicavallo” a cura di Ars Teatrando su un testo di Danilo Craveia. Seguirà alle 22 un concerto di chitarra con Gabriele Ferro. L’ingresso è libero ma è gradita un’offerta di almeno 5 euro che servirà come contributo per la riparazione dei danni da frane al complesso di San Giovanni d’Andorno
Oggi alle 21 a Oropa la basilica antica ospiterà un omaggio a Pietro Magri, compositore e organista del santuario dal 1919 al 1937. A eseguire le sue composizioni, insieme a brani di Franck e Wagner, sarà l’organista Sebastiano Domina
Oggi alle 21 a Magnano riprende il festival di musica antica che nella chiesa romanica di San Secondo ospita l’ensemble “A musicall banquet” con un programma dedicato a Barocco e Rinascimento italiano. Si esibiranno il tenore Baltazar Zuniga, Rebecca Ferri a flauto dolce e violoncello, Francesco Tomasi a tiorba e chitarra e Massimiliano Dragoni alle percussioni. Il concerto sarà replicato domani sera sempre alle 21
Johnson Righeira, Vamos a la playa e una squadra belga
Stasera la serata principale di “Agosto a Callabiana” propone il concerto di Johnson Righeira, nome d’arte di metà del duo (torinese, a dispetto del testo in spagnolo) che nel 1983 fece ballare e canticchiare tutta Europa per un’estate intera con Vamos a la playa. In realtà si canticchia ancora e non solo nelle feste e sotto i palchi. Un esempio? La canzone è diventata l’inno dell’Union Saint Gilloise, storica squadra di calcio maschile di Bruxelles tornata nell’elite del calcio belga dopo anni di oblio e arrivata, la scorsa primavera, a sfiorare la vittoria del titolo che manca in bacheca dal lontanissimo 1935. La urlano i tifosi dalle gradinate del Parc Duden, il vecchio stadio, la cantano anche i giocatori negli spogliatoi dopo una partita andata bene. E in un giorno di maggio l’ha cantata, commuovendosi, anche Johnson Righeira, invitato a Bruxelles a vedere una partita: «Da piccolo mio padre mi portava allo stadio» ha raccontato in un video pubblicato dal canale YouTube della squadra, confessando anche la sua fede juventina. «Qui ho ritrovato lo spirito che mi piace». Una curiosità: Juventus e Union Saint Gilloise condividono la data di fondazione, il 1 novembre 1897. «Vuol dire» ha scherzato Johnson Righeira «che faccio il tifo solo per le squadre nate in quel giorno».