Perché mancano camerieri e baristi
Si è fatto attendere un po', ma anche a Biella è approdato il tema dei posti di lavoro che restano sguarniti nei bar e nei ristoranti. Lo ha fatto per fortuna senza le sguaiate prese di posizione ascoltate altrove con imprenditori che davano la colpa alla svogliatezza dei giovani e al reddito di cittadinanza, dimenticando che, se quella fosse stata la causa, avrebbero ammesso inconsciamente di aver presentato un'offerta ai candidati inferiore ai 556 euro al mese, la media dell'assegno di chi percepisce quel sostegno in provincia. «Non è una questione di scarsa voglia di lavorare o del reddito di cittadinanza» ha detto a La Stampa senza giri di parole Michele Orsalla, titolare di un locale (“L’Alchimista” di via Tripoli) e portavoce di Confesercenti. «Questo lavoro non è più attrattivo come in passato».
Una recente analisi della Confcommercio piemontese ha messo in evidenza che in nove casi su dieci è difficile reperire camerieri di sala, addetti al bar, cuochi e addetti alle pulizie. Se il lavoro nero e le paghe basse, specie in proporzione al disagio di lavorare di sera e nei fine settimana sono un problema, secondo il segretario Cgil Lorenzo Boffa Sandalina, c'è anche un problema demografico: «A farla da padrone è lo spopolamento. Ci sono sempre meno giovani e qui abbiamo il minor numero di presenze straniere di tutto il Piemonte». Quanto alle condizioni di lavoro e salario, è legittima la puntualizzazione di Mario Novaretti, storico presidente Ascom: «Chi paga come si deve è riuscito negli anni a tenersi i suoi dipendenti». Basti un esempio: tra i tavoli della pizzeria La Lucciola di piazza San Paolo il cameriere Policarpo Crisci, per tutti ’O Principe, è una figura storica quanto il titolare Gigi Apicella. Quel che è certo è che il tema è risultato caldissimo: i commenti alla notizia pubblicata da La Stampa su Facebook sono stati più di quattrocento. Se c'è stata una parvenza di scontro di generazioni, con molti a contraddire i pochi che «ai miei tempi c’era voglia di sacrificarsi», il principio ribadito più spesso è stato: «Pagate il giusto e vedrete che si troveranno anche le persone disposte a lavorare per voi».
Ipse dixit
“Vi sta solo bene. Molto prima del lockdown ci avete marciato alla grande. Contratto a chiamata (per non pagare tasse, ovvio), in realtà facevo full time con straordinari (18 ore al giorno). Stipendio giornaliero 30 euro. Così per 5 anni. Se ti facevi male zitto perché sennò perdevi il lavoro. La malattia? Prendi la Tachipirina o ti lascio a casa. Cinque anni d'inferno e sei ristoranti diversi ma stesso metodo in tutti. E adesso avete anche il coraggio di lamentarvi?”
(Elisa Soldà, da Facebook, commentando la notizia de La Stampa su bar e ristoranti che non trovano dipendenti)
La carta per la spesa per 471
Sono 471 le famiglie residenti a Biella che stanno ricevendo in questi giorni “Dedicata a te”, fantasioso nome dato alla carta prepagata per l'acquisto di generi alimentari del valore di 382,50 euro, istituita dal Governo come sostegno a chi percepisce redditi bassi. L'indicatore principale per stabilire chi ne ha diritto è l'Isee, ma non è l'unico. Lo ha spiegato il Comune in una nota emessa, a quanto si intuisce, a causa del gran numero di telefonate ricevute dagli uffici dei servizi sociali da chi chiedeva informazioni per sapere se avesse titolo a ricevere la misura di sostegno. La soglia stabilita dalla norma che ha istituito il provvedimento è di 15mila euro di indicatore del reddito «ma a Biella» dice il comunicato di palazzo Oropa senza spiegare di più «ci siamo dovuti fermare a 11.950 euro». L'Isee non è l'unico requisito richiesto: l’ordine di priorità vede davanti i nuclei familiari con almeno tre componenti uno dei quali con meno di 14 anni, quelli di almeno tre componenti con uno ancora minorenne e quelli di almeno tre componenti a prescindere dalla loro età. Sono esclusi a priori coloro che già godono di un sostegno al reddito, dalla cassa integrazione al sussidio di disoccupazione fino al reddito di cittadinanza. Come numerosi osservatori hanno già notato, l'ansia di essere d'aiuto alle famiglie numerose ha tagliato fuori a priori altre situazioni certamente difficili. Si pensi ai genitori single con un figlio solo. Ma questo non dipende dal Comune di Biella che è puro ente distributore e ha ricevuto l'elenco degli aventi diritto dall'Inps.
Cosa succede in città
Oggi alle 17,30 a Lessona parte una camminata ludico-motoria che ha lo scopo di raccogliere fondi per l'Emilia Romagna colpita dalle alluvioni. I cinque chilometri aperti a tutti lungo i vigneti prendono il via dal palazzetto dello sport. Iscrizioni a 7 euro, ridotti a 2 euro per chi ha meno di 13 anni
Oggi alle 19,30 a Graglia si apre la festa della Madonna di Campra con gli stand gastronomici a base di grigliate e, a seguire, la serata danzante con Radio Gran Paradiso
Oggi alle 20,30 a Valdilana si apre l’ultimo fine settimana con “3x10”, lo spettacolo itinerante di Teatrando proposto al parco Reda. Le partenze sono ogni venti minuti. Ci si prenota a questo link. I biglietti costano 15 euro, ridotti a 12 per residenti a Valdilana, under 18 e over 65
Oggi alle 22 a Cossato l'Agrisound festival di regione Spolina (al campo sportivo) propone la musica elettronica di Franchino accompagnato da 00Zicky
A Biella anche Angelina Jolie
Nel giro di un paio di giorni il Biellese ha accolto due attrici di fama mondiale: a Michelle Yeoh, la premio Oscar ospite di Cittadellarte e di Michelangelo Pistoletto domenica, si è aggiunta Angelina Jolie. A darne notizia per prima è stata La Provincia di Biella di mercoledì, spiegando che era atterrata a Malpensa con una delle figlie per recarsi in un'azienda della valle di Mosso. Ieri Eco di Biella ha rivelato il nome dell'azienda, la Botto Giuseppe, ma resta coperto da segreto il motivo del viaggio. Le supposizioni giornalistiche lo legherebbero alla nuova iniziativa della Jolie legata alla moda sostenibile, con un marchio da lei creato, e alla possibile ricerca di partner e fornitori. Ma, a differenza di Michelle Yeoh e del marito Jean Todt che hanno raccontato sui social i momenti della loro visita trasformandosi in testimonial del Biellese, l'attrice americana ha rispettato anche sui suoi canali ufficiali la consegna del silenzio. La Botto Giuseppe, sede a Valdilana e più di 300 dipendenti, fa vanto della completa tracciabilità della materia prima, lane provenienti da Australia, Uruguay o Mongolia con allevamenti certificati per la cura del benessere animale.