Più funicolare
Da lunedì, in concomitanza con la chiusura dell’accesso all’autosilos del Bellone, il Piazzo sarà raggiungibile con la funicolare fino alle 22, con un prolungamento di quattro ore sull’orario che era in vigore dopo la riapertura, limitato alle 18. La giunta ha approfittato di uno spiraglio lasciato dalle prescrizioni che il Comune ha ottenuto, dopo i lavori che dalla fine di luglio all’inizio di gennaio avevano risolto alcuni dei problemi tecnici che ne avevano condizionato a lungo il funzionamento. Le disposizioni prevedono, come ha detto a La Stampa l’assessore ai Lavori pubblici Davide Zappalà (Fratelli d’Italia), «delle concessioni temporanee e limitate. Questo è il caso in questione. Siamo consapevoli del fatto che la chiusura dell’unico parcheggio del quartiere crei enormi difficoltà per chi vi abita o vi lavora. Abbiamo deciso, quindi, di richiedere questo tipo di autorizzazione e di pagare il prolungamento del servizio che ammonta ad alcune decine di migliaia di euro». Tenere in movimento le due cabine fino alle dieci di sera non è ancora l’ideale: il servizio, riaperto nel 2018 dopo i lavori di sostituzione del sistema di trazione, era non solo gratis ma aperto ogni giorno fino a mezzanotte e il venerdì e sabato fino alle 2. Ma gli interventi degli ultimi mesi hanno tamponato ma non risolto la questione del rumore, che portò gli abitanti delle coste, accanto ai binari, a minacciare azioni legali contro il Comune. L’impatto massimo dei decibel non si è ridotto a sufficienza per restare sotto la soglia prevista dalla legge. Quanto al parcheggio del Bellone, da febbraio è inagibile l’area esterna dove è stato aperto un cantiere per rimettere a nuovo il piazzale. Era previsto che, a un certo punto, l’intervento avrebbe bloccato anche l’accesso al posteggio multipiano che, almeno, è rimasto accessibile fino alla fine della mostra di palazzo Ferrero e palazzo Gromo Losa sull’arte contemporanea e da strada, polo di attrazione per un più che discreto numero di visitatori dall’apertura in autunno.
Ipse dixit
“Magari ogni tanto vai in giro con la giacca stropicciata o con la camicia con qualche macchia di sugo, ma io credo che prima di tutto si debba valutare una persona per quello che è e non per come appare. Forse alcuni a Biella non ti hanno saputo capire, perché non hanno avuto la possibilità di conoscerti a pieno, ma io che ho potuto lavorare fianco a fianco per cinque anni non posso che ringraziarti per ciò che hai fatto e per quanto ti sei adoperato per fare il bene della nostra città. A volte ci siamo riusciti, altre volte no, non si può essere perfetti… Ma quello che più mi importa è aver lavorato a fianco ad una persona con il cuore d’oro che non si è mai tirata indietro per cercare di fare il bene della città”
(Dal messaggio via social del vicesindaco Giacomo Moscarola dedicato a Claudio Corradino, poco dopo la notizia che non sarebbe stato lui il candidato sindaco alle prossime elezioni)
Gli ultimi due giorni della mostra
Domenica e lunedì chiude con qualche regalo alla città che l’ha ospitata la mostra “Banksy, Jago. TvBoy” di palazzo Ferrero e palazzo Gromo Losa. Innanzitutto saranno più lunghi gli orari di apertura, a dispetto del fatto che si tratta di giornate festive. Nel giorno di Pasqua le sale con le opere di arte contemporanea saranno visitabili dalle 10 alle 22. A Pasquetta la chiusura sarà anticipata alle 20 ma durante la giornata l’accompagnamento in musica sarà garantito dal Biella Jazz Club che proprio a palazzo Ferrero ha la sua casa, per offrire ancora qualcosa in più a chi deciderà di trascorrere una “festa comandata” con la cultura. Non solo: per tutti coloro che non hanno ancora compiuto 18 anni l’ingresso sarà gratis. L’obiettivo della mostra, dichiarato da Michele Colombo, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, principale organizzatrice dell’iniziativa, era di arrivare a 30mila visitatori. L’ultima proiezione, più o meno venti giorni fa, non era così lontana dal traguardo, vicina a quota 23mila.
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Graglia comincia una tre giorni di ritiro di meditazione al monastero buddhista, sotto la guida del lama Paljin Tulku Rinpoce. Il titolo scelto è “Lascia la presa e sarai libero”. Informazioni a questo link
Oggi alle 12 a Biella il “digiuno in musica” del Venerdì Santo sarà in Duomo: all’ora di pranzo, anziché sedersi a tavola nel giorno della morte di Gesù, verrà proposto un concerto d’organo con le note del maestro Alessandro Veneri. L’ingresso è libero
Oggi alle 20,45 a Biella parte davanti all’istituto Belletti Bona la Via crucis della città, guidata dal vescovo Roberto Farinella. L’ultima stazione sarà in piazza Duomo
Oggi alle 22 a Biella inizia una notte musicale allo spazio Hydro con i dj set di Isaias, Mello e Kreggo. Ingresso a 5 euro con tessera Arci. Si balla fino alle 4 del mattino
Numb3rs
Si chiama Sai, ovvero sistema di accoglienza e integrazione, l’ultima evoluzione del programma italiano rivolto ai migranti che hanno fatto richiesta di asilo e di protezione internazionale. Per Valdilana è un punto d’orgoglio con numeri importanti: attivato nel 2017, ha consentito di accogliere nei confini del Comune finora 129 persone: nel dettaglio, come riportato da Il Biellese, 66 sono uomini singoli, 15 donne singole, 25 nuclei familiari con dodici minori, 13 nuclei con un solo genitore e 15 bimbi. Quanto ai Paesi di provenienza, sono 22: Nigeria, Pakistan e Ucraina sono quelli più rappresentati. Nel solo 2023 gli alloggi a disposizione sparsi tra Trivero, Ponzone, Mosso e Valle Mosso sono stati casa per 47 persone. In sedici invece hanno concluso il loro percorso uscendo dal progetto, dieci di loro con un posto di lavoro e sei con un tirocinio già avviato. «In questi anni» ha ricordato a Il Biellese l’assessora all’Inclusione Elisabetta Prederigo «non c’è stato un solo problema di ordine pubblico o sicurezza a riprova che l’assistenza gestita e organizzata è l’unico modo per governare il fenomeno migratorio». Il progetto ha ricevuto un contributo ministeriale di quasi 2,3 milioni di euro. «Di questi» ha detto il sindaco Mario Carli «più di 1,9 milioni sono stati utilizzati nel territorio biellese e in particolare 659mila euro a Valdilana, ricaduti sull’economia del paese. È la riprova che l’accoglienza ben gestita aiuta sia chi è accolto sia chi accoglie».