Più posti che studenti
Sono 424 i posti per iscriversi al primo anno di scienze infermieristiche all’Università del Piemonte orientale nelle sue sei sedi tra cui c’è anche Biella. Ma domani al test d’ingresso le allieve e gli allievi che hanno messo quella facoltà come prima scelta saranno soltanto 328. Quasi cento posti di differenza tra la disponibilità e le domande pervenute sono ben al di sopra della media italiana: l’ha calcolata nell’edizione di martedì Il Sole 24 Ore scoprendo che diventare infermieri, benché sia una delle professioni più richieste come ben sanno le aziende sanitarie alle prese con la carenza di personale, è un percorso sempre meno ambito. Su scala nazionale 21.250 giovani parteciperanno ai test d’ingresso, che in tutta la penisola sono in programma a partire da domattina. I posti disponibili su scala nazionale sono 20.714. Il numero chiuso, con questi numeri, risulta un provvedimento pressoché inutile, non bastasse un’altra cifra ben differente, quella del fabbisogno di 70mila persone da inserire negli organici della sanità pubblica. L’Università del Piemonte orientale ha conosciuto la sua dotazione di posti a inizio agosto, scritta nero su bianco nel decreto ministeriale che ha stabilito le quote facoltà per facoltà nelle professioni mediche. Saranno più di novecento i candidati che domani si presenteranno a Novara per cercare un posto anche per diventare fisioterapisti o igienisti dentali. Di questi circa un terzo ha messo come prima opzione scienze infermieristiche, mettendo in ordine di preferenza anche la sede in cui vorrebbero frequentare il corso triennale: insieme a Biella, terza sede in ordine di grandezza con la capienza di 65 studenti, ci sono Alessandria, Verbania, Vercelli, Alba e naturalmente Novara. La situazione a livello nazionale non è dissimile ed è una tendenza completamente opposta a quella, per esempio, del 2010: come analizza Il Sole 24 Ore all’epoca c’erano meno posti (16.674) ma molte più richieste, 46.281. Oggi sono meno della metà. Inoltre non tutti gli iscritti al primo anno arrivano alla laurea, per il fisiologico tasso di abbandono ma anche perché dopo il primo anno c’è chi cerca un posto anche in altre facoltà più appetibili, come fisioterapia. Le ragioni per un tale disamore sembrano evidenti secondo Barbara Mangiacavalli, presidente nazionale dell’Ordine delle professioni infermieristiche: «Un giovane parte con uno stipendio di 1700 euro e va in pensione con circa 1900 euro. Queste cifre fotografano un percorso di carriera che è praticamente inesistente e che è legato solo agli scatti automatici di stipendio che tra l'altro è tra i più bassi tra i Paesi dell'Ocse». Un altro numero misura la carenza di infermieri: in Italia si calcolano dieci milioni di ore di straordinari ogni anno, senza le quali probabilmente il sistema crollerebbe.
Ipse dixit
“Non sappiamo quante migliaia di anime belle eravate ma sicuramente possiamo dirvi con certezza che un amore così grande non capita tutti i giorni riceverlo. Questo è stato uno dei migliori live degli ultimi anni e Biella si conferma capitale assoluta della fiesta total. Grazie dal profondo del cuore, Bolle di Malto, grazie per la bellissima organizzazione di giovani appassionati e per i tanti sorrisi e abbracci che ci avete donato. Sarebbe un grande sogno vivere ogni anno questa magia”
(Roy Paci su Facebook, il giorno dopo il concerto a Bolle di Malto)
“Mi vien da ridere quando sento dire che i piemontesi sono freddi, anche stavolta hanno dimostrato di essere calorosi, affettuosi, partecipi e competenti, è stata una festa meravigliosa. Un altro viaggio incredibile”
(Enrico Ruggeri su Facebook, il giorno dopo il concerto a Bolle di Malto)
Senza Bianco fino a dicembre
Complica la vita anche al sistema biellese e alla sua vocazione alle esportazioni la chiusura fino alla metà di dicembre del tunnel del Monte Bianco. Sono lavori programmati da tempo e necessari per la manutenzione e la sicurezza, con chiusure mirate per un periodo il più breve possibile che si ripeteranno a lungo ogni anno. Ma arrivano insieme alla mancata riapertura del tunnel ferroviario del Frejus, bloccato da una frana ancora non risolta dall’agosto dell’anno scorso. La via stradale del Frejus resta così la principale via di collegamento tra un versante e l’altro delle Alpi, salvo allungare il viaggio nella già intasata direttrice di Ventimiglia. La stima è che il 90 per cento dei camion si sposteranno proprio sul traforo che connette Bardonecchia e Modane. Il traffico leggero invece potrà dividersi deviando in Svizzera sul Gran San Bernardo o, neve permettendo, anche sui passi, come il Piccolo San Bernardo. «La questione è che non abbiamo un piano B» ha sottolineato a Il Sole 24 Ore il presidente di Confindustria Piemonte Andrea Amalberto. «Se il traforo stradale del Frejus dovesse avere un problema, rimarremmo bloccati. I costi aumenteranno, come le difficoltà nei trasporti. La Francia è uno dei maggiori partner commerciali dell’Italia per lo scambio delle merci: parliamo di 45 milioni di tonnellate annue». Quanto a valori, nei primi tre mesi del 2024 hanno viaggiato oltre le Alpi merci prodotte in Piemonte per poco meno di 2,5 miliardi di euro, primo mercato estero per la regione.
Cosa succede in città
Oggi alle 7,30 a Magnano prende il via al Golf club Le Betulle l’edizione 2024 degli Internazionali Under 16 che vedranno di fronte 144 giovani giocatori da 17 Paesi del mondo. Sarà un “tutti contro tutti” fino a domani quando, al termine del secondo giro da 18 buche, solo i migliori 42 avranno accesso alle due giornate finali
Oggi alle 18 a Biella è nel piazzale della Provincia il ritrovo per “Camminando con la Cri”, una passeggiata salutare adatta a qualsiasi tipo di allenamento. Informazioni al numero 347.8832894
Il record biellese della rossa volante
C’è il nome di Biella nell’elenco lungo dei record italiani dell’atletica paralimpica. La data è quella ormai lontana del 13 settembre 2003, giorno in cui Francesca Porcellato sulla pista dello stadio La Marmora (non ancora Pozzo), fece registrare 1’56’’07, tuttora il miglior tempo tricolore di sempre sugli 800 metri della categoria T53, riservata a chi ha perso l’uso delle gambe e gareggia su una carrozzina. Ventuno anni dopo, l’atleta veronese si appresta a disputare la sua dodicesima Paralimpiade in tre differenti discipline sportive. Nata nel 1970, paraplegica da quando aveva 18 mesi quando venne travolta da un camion, è uno degli esempi più incredibili di longevità e resistenza ai massimi livelli dello sport azzurro. L’atletica fu l’inizio, con il debutto da diciottenne a Seul 1988. Tornò a casa con due ori (100 metri e staffetta 4x100), un argento (200 metri) e due bronzi (staffetta 4x200 e 4x400). Nel 1992 a Barcellona si accontentò del bronzo nei 400 metri e quattro anni dopo ad Atlanta rimase a bocca asciutta. Dopo il bronzo di Sydney 2000 nei 100 metri, nella lunga marcia di preparazione per Atene 2004 inserì anche il meeting Per non essere diversi, un appuntamento che divenne un classico dell’atletica paralimpica organizzato a Biella dai Veterani dello Sport. Nell’edizione 2003 Francesca Porcellato, soprannominata “la rossa volante” per il colore dei capelli, lo nobilità con il record italiano degli 800, tuttora imbattuto. L’anno dopo in Grecia su quella distanza vinse l’argento, accompagnandolo con il bis nei 400. Fatto i conti? Sono già cinque edizioni delle Paralimpiadi. Nel 2006 arrivò la sesta e la prima partecipazione a un’edizione invernale: la disciplina prescelta sulle nevi di Torino fu lo sci di fondo. Non fu podio ma fu l’inizio di un percorso che nel 2010 la portò alla medaglia d’oro sulla distanza sprint a Vancouver. Nel frattempo, nell’edizione estiva di Pechino 2008, fu anche prescelta come portabandiera. L’ultima esperienza sulla neve fu a Sochi 2014 prima di cambiare nuovamente disciplina per passare al ciclismo paralimpico, da correre con la handbike, dove si guida il mezzo in posizione quasi supina e lo si spinge con la sola forza delle braccia. Il debutto fu a Rio 2016 dove ottenne due bronzi. A Tokyo arrivò un argento, all’undicesima trasferta olimpica. Oggi alle 10.03 sarà al via della cronometro individuale e domani della prova in linea. «Accetto tutto il vostro tifo con molto piacere» ha detto via social, dando appuntamento ai fans italiani davanti alla tv.