Promuovere il territorio alla Escort Advisor
Fai parlare di te, dice una vecchia legge del marketing nata quando ancora si chiamava pubblicità. Se poi, parlando di te, si finisce per parlare anche d’altro, magari funziona perfino meglio. Escort Advisor, per esempio, da anni intorta i media di tre quarti d’Italia con la sua classifica delle città, basata sulle recensioni, in perfetto stile Tripadvisor, delle prostitute che sono iscritte al sito web, un portale dove s’incontrano domanda e offerta del sesso a pagamento senza bisogno di pagare almeno per le funzionalità di base. Nulla di nuovissimo: esistono altri siti dediti al medesimo servizio con la modalità dei forum internet, ma dove la riservatezza a tutela degli utenti-clienti è al primo posto. Escort Advisor ama essere sfacciato e, tra le iniziative per far parlare della sua esistenza, spiccano le sponsorizzazioni a squadre sportive dilettantistiche che si autocandidano per tirare su quattro soldi per le divise nuove e i rimborsi benzina.
Ma che ci azzecca Biella? C’entra per un primato: è la città numero 1 in Piemonte e numero 23 in Italia per la “qualità” del suo sesso a pagamento, calcolata sul voto medio di chi ha lasciato una recensione. Non c’è niente di scientifico dunque, ammesso che la statistica possa essere applicata a un simile ambito. Ma questo curioso primato finirà per far parlare di Biella, probabilmente non solo ai biellesi, almeno fino alla prossima trovata di marketing. In più Escort Advisor sembra aver aggiunto alla pubblicazione della graduatoria (si chiama “Grazie di essere venuto” con un non raffinatissimo doppio senso) un po’ di aggressività: ieri pomeriggio su uno dei gruppi Facebook dedicati a Biella e dintorni, è apparso un finto commento indignato con foto di una scritta fatta con la vernice su un selciato non geolocalizzabile. «Veramente il Comune» ha scritto tale Fabrizio Bianco «ha dato la possibilità di pubblicizzare la “qualità” delle prostitute di Biella?». La sua speranza è di scatenare un flame, una di quelle tempeste di commenti che poi, alla fine, fanno parlare dell’argomento più di un manifestone 6x3 sulla rotonda. “Sua” è una parola un po’ sprecata, peraltro: Fabrizio Bianco ha due amici su Facebook e una foto profilo presa da un sito di stock photos (immagini di agenzia acquistabili e riutilizzabili, come ben sanno gli ideatori della campagna “Open to meraviglia”) che risulta scattata da un fotografo spagnolo a un modello senza nome. È assai probabile che sia un profilo costruito ad arte dall’ufficio marketing di Escort Advisor.
Per chi volesse poi orientarsi nel gergo delle recensioni, ecco un glossario minimo: l’unità di misura si chiama “VU”, pari a 50 euro. Un recensore che dice di aver pattuito «due VU» ha pagato 100 euro. Un altro sinonimo di euro è “rose”, quindi 2 VU o 100 rose si equivalgono. Il sesso orale è, all’inglese, “bj” e se definito scoperto significa che non è stato indossato il preservativo, altrimenti detto “cappuccio”. Rai1 e Rai2 indicano penetrazione vaginale e anale. Se in Italia è illegale non la prostituzione ma lo sfruttamento, potrebbe essere d’interesse per le forze dell’ordine leggere tra le righe delle recensioni e approfondire quando si parla di “solita sede ben conosciuta” o di “centro massaggi”. Quanto al tema in sé, hanno già vinto loro perché ne stiamo parlando. Magari è una lezione: forse esistono modi non convenzionali (e più sensati di questo) per far parlare di Biella in un mondo bombardato di informazioni.
Ipse dixit
“Biella, arriveremo. E arriveremo tutti. Non voglio dire altro”
(Lo speaker ufficiale dell’adunata degli Alpini di Udine al passaggio delle seicento penne nere biellesi)
Tre sindaci nuovi
Da ieri tre Comuni del Biellese hanno un sindaco nuovo dopo la tornata di elezioni amministrative che in provincia ha riguardato circa tremila elettori. A Ternengo il duello è stato serratissimo e si è deciso per due voti: 100 quelli ottenuti dal vicesindaco uscente Luigi Russo, 98 quelli della presidente della Pro Loco Alessandra Masiero. Il primo governerà con sette consiglieri grazie al premio di maggioranza, la seconda entrerà all’opposizione con altri due componenti della sua lista. Anche a Mezzana Mortigliengo ha vinto l’ex vicesindaco: 178 i voti per Corrado Sola contro i 98 di Umberto Stupenengo, nella cui lista c’era anche la figlia del sindaco uscente Serafia. A Masserano, il più grande dei centri chiamati al rinnovo dell’amministrazione, Andrea Mazzone, già consigliere comunale, ha superato per 554 voti a 499 Stefano Zanone che era stato sindaco dal 2004 al 2009. L’affluenza più alta si è registrata a Ternengo con il 72,76% contro il 54,15% di Mezzana e il 50,74% di Masserano.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 al Piazzo cinque biellesi saranno iscritti nell’elenco dei “giusti fra le nazioni”, con il loro nome nel memoriale della Shoah Yad Vashem per aver rischiato la vita per mettere in salvo dalla deportazione persone ebree minacciate da nazismo e fascismo. I nomi sono quelli di Lina Casagrande, Angelo Cova, Delfina Levis, Angela Midolli e Maria Mosca Cirvella. Guiderà la cerimonia a palazzo Gromo Losa Dino Gentile, con la testimonianza di Emilio Jona, l’avvocato e scrittore che con le sue memorie ha permesso la consegna di questa onorificenza
Oggi alle 21 a Biella sul palcoscenico del teatro Odeon va in scena Queen Rhapsody, spettacolo dedicato ai Queen e al suo leader Freddie Mercury. Sono ancora disponibili biglietti in tutti i settori, con prezzi da 25,30 a 38,80 euro.
Oggi alle 21,30 al Piazzo il Biella Jazz Club di palazzo Ferrero ospita il Claudio Borroni Quartet con Claudio Borroni alla voce, Sofia Tomelleri al sax, Gianfranco Calvi al pianoforte, Tommy Bradascio alla batteria e Livio Nasi al contrabbasso.
Il beato Rosmini e il fascio-font
Antonio Rosmini è stato sacerdote, filosofo, teologo, ha stretto legami di amicizia profonda con Manzoni ed era ammirato da Gioberti, ha fondato una congregazione religiosa, è stato teorico del cattolicesimo liberale. Soprattutto è vissuto nella prima metà dell’Ottocento. Allora perché il ciclo di eventi che Biella gli sta dedicando ha scelto, per la grafica dei suoi manifesti, il “fascio font”? Il termine è improprio ma indica un carattere tipografico erede diretto di quello che, durante il ventennio fascista, veniva spesso usato per le pubblicazioni di propaganda al punto che, al colpo d’occhio, ricorda istantaneamente quel periodo e quell’ideologia.
Oggi è in programma nel seminario vescovile di piazza Duomo il secondo incontro sul tema, con don Carlo Dezzuto e lo storico Danilo Craveia come relatori. Il primo aveva visto il curatore del volume con gli scritti biografici di Rosmini, padre Ludovico Maria Gadaleta, uno dei sacerdoti autorizzati nella diocesi di Verbania a dire messa con rito pre-Concilio, in latino e voltando le spalle ai fedeli. I due font moderni che ricalcano il “Littorio”, il carattere del ventennio, si chiamano “Pugno” e “Mostra”. Nessuno dei due fa parte del pacchetto gratuito messo a disposizione da Google. Vanno quindi scelti e acquistati. Chissà però se il nesso era davvero nella volontà degli organizzatori, tra cui ci sono anche le biblioteche della città.