Punti di vista
Sembra che si sentano soli, gli Alpini, nell’organizzazione dell’adunata di maggio, almeno a leggere tra le righe di questa immagine pubblicata sul profilo social della sezione di Biella, che è in prima linea nell’allestire tutto. Ma, a giudicare dall’esito dell’assemblea dei sindaci di lunedì in Provincia, sembra che si sentano un po’ messi da parte anche i primi cittadini. Tranne Biella, ovviamente, come traspare senza filtri dal comunicato post-assemblea firmato da Edoardo Maiolatesi, uno dei due assessori (l’altra è Sara Gentile) incaricati della pratica complessa: «Se giudichiamo doverosi, utili e graditi tutti i suggerimenti, troviamo invece stucchevoli e inopportuni i tentativi di delegittimare il lavoro di quanti sono invece impegnati per assicurare la piena riuscita dell’evento e il clima sereno e di festa». Ma quali tentativi? E di chi? Di Emanuele Ramella Pralungo che ha convocato i primi cittadini, dando voce alle loro preoccupazioni? O di Elisa Pollero ed Enrico Moggio (entrambi di Forza Italia come Maiolatesi, tanto per sgombrare il campo da polemicucce di parte) che sono stati i primi a prendere la parola per definirsi perplessi? O forse dei media che, presenti all’incontro (pubblico, ci mancherebbe) hanno annotato e riportato le di cui sopra perplessità?
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