Quando perfino Costanzo s'intromise sul nome della biblioteca
Si è scatenato di nuovo il dibattito sul nome da dare alla biblioteca civica di Biella, rimasta sempre e solo “civica” prima e dopo il trasloco dalla storica sede di via Pietro Micca a quella attuale di piazza Curiel. In questi giorni la polemica è su Alfredo Frassati, fondatore del quotidiano La Stampa e padre di Pier Giorgio Frassati la cui beatificazione venne preceduta dalla visita a Oropa di Giovanni Paolo II nel 1989. Proprio La Stampa ha anticipato le intenzioni del sindaco Claudio Corradino e della giunta di intitolare la biblioteca all’insigne biellese, nato a Pollone nel 1868. A contestare la scelta sono stati in molti: gli ex sindaci Vittorio Barazzotto e Dino Gentile (con una lunghissima nota pubblicata venerdì 21 da Il Biellese) ma anche l’ex direttrice della biblioteca Patrizia Bellardone tra gli altri.
In attesa di capire se le polemiche faranno cambiare idea a Corradino, spesso mostratosi sensibile al sentire dell’opinione pubblica, spieghiamo il “di nuovo”: era il 2016 quando, stimolato dalla lettera di un ascoltatore, Maurizio Costanzo sostenne via etere (era in diretta su Rtl 102,5) la proposta di dedicare la biblioteca alla poetessa Alda Merini. Se la prese con l’allora sindaco Cavicchioli e anche un po’ con i biellesi: «La chiami come gli pare» disse il popolare giornalista «ma ci andranno solo i topi». Il Movimento 5 Stelle provò a rinfocolare la polemica. Marco Cavicchioli, poche ore dopo, rispose con altrettanta durezza a Costanzo: «I biellesi stanno considerando la nuova biblioteca come uno spazio “loro”, degno di essere vissuto, per arricchire la propria mente e magari trovare una buona lettura per il tempo libero. È a loro, più che a me, che ha mancato di rispetto».
Ipse dixit
“Il Mercato Europeo è quanto di più stupido possa ospitare una città. Professionisti del business assaltano un borgo, rapinano gli utenti con prezzi da capogiro, danneggiano gli operatori locali e poi scappano in un altro posto, dove amministratori altrettanto stupidi danno loro la licenza di uccidere”
(Massimo De Nuzzo, da La Nuova Provincia di Biella del 7 aprile 2018)
Le altre feste della Liberazione
Ieri le celebrazioni si sono concentrate nella città di Biella, un giorno prima come da tradizione ma con una vistosissima novità: la presenza, nella prima fila riservata alle autorità, di Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia, partito che in tutte le sue accezioni si è quasi sempre tenuto a debita distanza dalle commemorazioni della giornata in cui venne sconfitto il fascismo. Oggi sono molti gli appuntamenti dedicati al 25 aprile in provincia. A Donato c’è quello che forse è storicamente più significativo e partecipato: l’appuntamento è alle 10 all’area monumentale di Lace. Parteciperanno alla commemorazione anche rappresentanti di Ultima Generazione, in prima linea nella protesta sull’inazione di fronte al cambiamento climatico, e lo storico Eric Gobetti, autore di “E allora le foibe?”. Il motto sul manifesto è “No armi, no Nato”. Ecco una piccola carrellata degli altri appuntamenti: a Cossato alle 10,30 in piazza Angiono, a Valdilana alle 9 in frazione Baltigati, a Cossila San Grato alle 11,40 al monumento ai caduti con l’orazione del presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo, a Mongrando dalle 8,15 con deposizione delle corone nelle tre frazioni di Ceresane, Curanuova e San Lorenzo, a Candelo alle 9,30 con partenza da piazza Castello.
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Biella comincia l’ultima giornata di Regioni d’Europa, alias Mercato Europeo. Buon appetito e attenzione ai prezzi: una porzione di maialino sardo allo spiedo, per esempio, costa 25 euro.
Oggi alle 15 a Candelo al cinema Verdi si replica il docu-film “Non ci è stato regalato niente” del regista Eric Esser, storia della partigiana Annita Malavasi, nome di battaglia Laila. L’ingresso è libero. L’iniziativa è in collaborazione con l’Anpi provinciale.
Oggi dalle 10 alle 18 a Biella il Museo del Territorio è aperto. Si potranno visitare la collezione permanente e la mostra “Da Taaset a Tutankhamon”, dedicata all’antico Egitto. Il biglietto costa 5 euro per i residenti a Biella e 9 per gli altri.
La foto del giorno
“9 milioni il costo di un hot dog e di una birra piccola”
(Post e didascalia dalla pagina Instagram Spinningbiellamemes)