Quel bonus
Si parla tantissimo e a tutti i livelli del superbonus edilizio, misura varata nel 2020 dal secondo governo di Giuseppe Conte (quello con la maggioranza di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico) ma, nel tempo, difesa a vario titolo da tutte le forze politiche, anche quelle che dissero no all’inizio. Lo sconto fiscale sui lavori agli immobili si è rivelato una voce pesantissima sui conti dell’Italia per due problemi: una stima sbagliata della Ragioneria dello Stato che aveva preventivato una spesa totale per la misura inferiore di svariati miliardi di euro rispetto a quella effettiva e l’assenza, nella norma originale, di un tetto di spesa per limitarla automaticamente. Anche per questo il governo Meloni sta facendo di tutto per limitarlo: il provvedimento più recente è lo stop a sconti in fattura e cessione del credito, che assicuravano vantaggi immediati per i clienti lasciando che a godere dei vantaggi fiscali fossero le aziende le quali, a tutti i livelli, si sono dichiarate preoccupate. «Il rischio è un brutto risveglio con una gelata dalle conseguenze pesantissime sulla sopravvivenza stessa delle imprese e sulla tenuta occupazionale» si legge in una nota della sezione biellese dell’Ance, la principale associazione delle imprese edili. Andrea Bonifacio, che ne è presidente, si lamenta delle variazioni continue di norme e procedure: «Oggi viene tutto messo ancora una volta in discussione» ha dichiarato a Il Biellese. «Crediamo, anche in virtù della direttiva europea sulla casa green che prevede di tendere alla neutralità climatica dei nuovi edifici, che sia necessario prevedere delle misure a sostegno delle famiglie che siano sostenibili nel tempo». Un piccolo paracadute è dato dal Pnrr che mette a disposizione «sufficienti risorse fino al 2026. Ma dopo? Quello che le imprese di Ance chiedono non sono aiuti e sovvenzioni che drogano il mercato ma una prospettiva». La certezza è che il governo non ha intenzione di fari passi indietro, come ha detto proprio a Biella la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone durante la sua visita di venerdì: «Indietro non si torna» è la sua dichiarazione sul tema riportata da La Stampa «ma condivido il fatto che si tratta di una manovra insostenibile. Dialogheremo con Ance, cercheremo di trovare degli spiragli ma dobbiamo pensare che per i prossimi quindici-vent’anni i nostri figli si faranno carico di un debito enorme. Non ce lo possiamo permettere, i bonus non torneranno».
Ipse dixit
“Finito il liceo mi sono iscritto a scienze politiche. Ho dato due esami ma ho capito che non era cosa. Oltretutto negli anni Settanta l’università era un mondo in subbuglio. Mio padre mi chiamò e mi disse: «Sei sicuro di continuare? Per fare l’università così non è meglio lasciar perdere?». Due giorni dopo ero al lavoro nella nostra fabbrica”
(Carlo Piacenza, titolare dell’azienda laniera di famiglia, intervistato da La Stampa)
Da oggi attenzione a via Repubblica
Si preannuncia una settimana per nulla semplice per il traffico in centro a Biella: la tregua iniziata venerdì pomeriggio con le riaperture di via Ogliaro dopo l’intervento di emergenza del Cordar e dell’incrocio di Riva dopo le asfaltature termina alle 8 circa di stamane quando si aprirà il cantiere in via Repubblica. Qui non è prevista, ordinanza del Comune alla mano, la chiusura totale della strada per far spazio ai mezzi e agli operai che rifaranno il manto stradale tra l’incrocio con via XX Settembre e via Caraccio e quello con viale Matteotti. Ma ci sarà un senso unico alternato regolato dagli addetti al cantiere e questo inevitabilmente avrà conseguenze sulla circolazione. Il consiglio è quello solito: studiare percorsi alternativi che consentano di evitare la direttrice nord-sud interessata dall’asfaltatura e uscire di casa qualche minuto prima stamane, anche perché la settimana non sarà semplice: martedì i lavori inizieranno anche sulla carreggiata nord (quella davanti alla sede dell’Aci) di viale Matteotti, in questo caso con blocco alla circolazione. Mercoledì tocca a via Bertodano che sarà rimessa a nuovo dalla rotonda di via Carso a quella dei giardini Zumaglini con chiusure a segmenti e che interesseranno solo un senso di marcia alla volta. Ci saranno conseguenze anche per le linee dei bus, alcune delle quali con le fermate spostate su viale Matteotti per superare l’altro cantiere, quello di piazza Vittorio Veneto. Si sposteranno ancora una volta, attestandosi su via La Marmora, con piccole modifiche anche ai percorsi, compresi quelli dell’anello urbano e della Biella-Oropa.
Cosa succede in città
Oggi alle 21 a Casapinta si svolge il secondo incontro con Davide Scarlatta sulla manutenzione di orti e giardini, con i consigli su come difendere le proprie piante. L’appuntamento, organizzato dalla Pro loco, è al salone dell’ex cinema
Oggi alle 21 a Candelo il ciclo “Tutti pazzi per il cinema” curato dal tavolo per la promozione della salute mentale propone al Verdi “Tramite amicizia” (Italia, 2023) di e con Alessandro Siani. Ingresso a 6 euro
I titoli della settimana
Le notizie principali delle prime pagine negli ultimi sette giorni secondo i giornali locali
Lunedì 1 I giornali non erano in edicola
Martedì 2
Il Biellese Allarme droga, è sempre più bassa l’età di chi la usa
La Stampa Medicina di genere, la ricerca al femminile su diagnosi e cure
Mercoledì 3
La Provincia di Biella Pichetto rischia la poltrona
La Stampa L’estate dei grandi parchi: il Biellese scommette sul turismo naturalistico
Giovedì 4
Eco di Biella Sono 1.352 gli alunni stranieri di Biella
La Stampa La Lega gioca il jolly: a Biella una lista Corradino-Moscarola
Venerdì 5
Il Biellese Addio a Ivana Ramella, prima star della tv privata
La Stampa Il Biellese in bicicletta: una raffica di eventi nell’attesa del Giro
Sabato 6
La Provincia di Biella Sparo di capodanno, chiuse le indagini: la Procura accusa Emanuele Pozzolo
La Stampa Pozzolo, inchiesta chiusa: il deputato vercellese resta l’unico accusato
Domenica 7
La Stampa Da Valdilana a Biella tamponata l’emergenza dei medici di famiglia