Quelli che non aspettano la funivia
Un gruppo per ripulire la passeggiata dei preti e un altro per levare la spazzatura il vecchio arrivo della cestovia del Camino: Mucrone Local non ama stare con le mani in mano, da sempre, e sabato scorso ha preso guanti, scarpe pesanti e sacchi per rimettersi al lavoro sulle sue montagne preferite. L’associazione è la stessa che, in primavera, riempì l’auditorium di Città Studi lanciando appelli e idee per la conca di Oropa, da quelle più semplici per rimettere all’onor del mondo edifici come il rifugio Savoia (che hanno ripulito e riparato, risistemando a spese loro il tetto) a quelle più visionarie come il bivacco con osservatorio astronomico alla vecchia stazione di arrivo dell’Anticima del Mucrone. Idee che, per ora, sono tornate in un cassetto con una sorta di calo nell’interesse di chi amministra, che all’epoca sembrava figlio anche del periodo pre-elettorale in cui si svolse quell’assemblea pubblica. E probabilmente un po’ lo era. L’ennesimo sforzo di volontariato di Mucrone Local arriva pochi giorni dopo la consegna di un’interrogazione al sindaco Marzio Olivero da parte dell’opposizione in consiglio comunale (compatta meno i centristi di Buongiorno Biella). Il tema? Le funivie che stanno per arrivare al terzo anno di chiusura, poco nobile traguardo che sarà raggiunto alla vigilia di Natale. Nel documento, analizzato e riassunto da Il Biellese, si pongono quesiti sui tempi lunghi non solo per dare il via ai lavori per far ripartire l’impianto, costretto allo stop per il cosiddetto fine vita tecnica, oltre il quale non si possono riaccendere i motori senza aver sostituito funi e aver revisionato i dispositivi di sicurezza. Non ci si è messo poco, secondo l’interrogazione, anche per passaggi burocratici all’apparenza semplici: quattro mesi, per esempio, da giugno a ottobre dell’anno scorso per rispondere alle aziende che avevano manifestato interesse al bando per l’affidamento del progetto di restauro. Ma si direbbe saltata anche la scadenza prevista per la presentazione del progetto da parte dell’impresa che se l’è aggiudicato. Doveva arrivare entro quattro mesi dall’affidamento, ad aprile ma «da accesso agli atti risulta non consegnato». Qualcosa in realtà si è mosso: all’impresa edile Ronchetta di Sordevolo è stato affidato l’intervento da 1,65 milioni di euro per rimettere in sesto la pista Busancano. Averla agibile e transitabile diventerà indispensabile per i mezzi di cantiere che si occuperanno della funivia. Che, secondo le previsioni del sindaco Olivero di poche settimane fa, sarà pronta nel 2026.
Ipse dixit
“Il giorno che la tappa è partita da Valdengo, il mio paese, con arrivo a Oropa, la salita famosa per l’impresa di Pantani, ero euforica. I cartelloni con le mie foto stampate e le scritte Forza Elisa, le voci che sentivo a ogni metro sulla salita di Oropa che gridavano il mio nome mi hanno fatto capire quanto la gente mi voglia bene e credo che non ci sia nulla di più bello”
(Elisa Scarlatta, ciclo-influencer biellese da 165mila seguaci su Instagram, in un’intervista a Bike Channel)
Chi ha perso un drone?
È più strano smarrire un servizio di posate o un drone? E certe suppellettili si perdono solo a Biella o è così in qualsiasi città? In attesa di risposte, regala qualche smorfia perplessa e un paio di sorrisi il consueto elenco degli oggetti smarriti in deposito all’ufficio economato del capoluogo. Comprende, come da lista presente sul sito web del Comune, «telefoni cellulari, ombrelli, occhiali, zainetti, indumenti, gioielli e bigiotteria, orologi, biciclette, chiavi, zainetti, borracce, somme di denaro, materiale scolastico, borse». E poi, insieme a un monopattino elettrico, c’è anche un drone, trasformato dal caso in oggetto volante (o almeno potenzialmente volante) non identificato. Chi ne avesse perso uno a Biella nelle ultime settimane può reclamarlo allo sportello al secondo piano di palazzo Pella, nella sede comunale di via Tripoli (informazioni allo 015.3507438 o scrivendo a ufficioeconomato@comune.biella.it). Dovrà ovviamente dimostrare che l’oggetto in questione è effettivamente suo. Dalla lista, rispetto a quella diffusa in estate, manca il servizio di posate che qualcuno aveva consegnato in municipio nei mesi passati. Potrebbe essere tornato al legittimo proprietario oppure essere stato consegnato alla persona che lo aveva ritrovato. La legge dice che, se nessuno richiede indietro l’oggetto affidato al Comune entro un anno e un giorno dalla pubblicazione dell’elenco sull’albo pretorio, ne diventa proprietario proprio colui (o colei) che lo aveva portato all’ufficio pubblico.
Cosa succede in città
Oggi alle 10,30 a Biella si terrà alla biblioteca dei ragazzi Rosalia Aglietta Anderi di piazza La Marmora l’incontro riservato alle neomamme su fasce e marsupi per portare i bambini piccoli a passeggio senza tenerli in braccio. Ne parlerà l’esperta Laura Caprile
Oggi alle 17 a Candelo il cinema Verdi ospita lo storico teatro dei burattini dei fratelli vercellesi Niemen, con tanto di dialoghi in lingua piemontese che possono piacere non solo ai più piccoli. Una replica è prevista anche alle 21 quando sul piccolo palcoscenico Gianduja lascerà spazio al dramma “Cuor di donna”
Oggi alle 20,30 a Biella la Fondazione Sella ospita la proiezione del docufilm “Un filo vecchio come l’uomo”, omaggio alla tradizione tessile e alla creatività biellese realizzato nel 2023 dalla Fondazione Radici. L’evento è legato alla mostra “Trame di vita” di Teodolinda Caorlin al lanificio Maurizio Sella che sarà visitabile “fuori programma” dalle 18,30 alle 20,15
Oggi alle 21 a Ronco appuntamento con le storie legate all’olfatto contenute nel libro “La botanica dei profumi”: a raccontarle sarà l’autrice Nicoletta Ramella Pezza, già alla guida del Garden club Biella. La sede della serata è la Pro loco di via Roma 82
Cercasi Babbo Natale
Cinque “mi piace”, quattro condivisioni ma zero candidati: per ora è caduto nel vuoto l’appello via social della Pro loco di Biella e valle Oropa che sta cercando un Babbo Natale, anzi due, per i cinque giorni dei fine settimana che precedono il 25 dicembre. L’associazione è da anni in prima linea per animare il centro cittadino, tirandolo a lucido almeno per un mese per far dimenticare le saracinesche abbassate vecchie e nuove che sono, purtroppo, la caratteristica di cui tutti parlano. Ma serve anche qualche aiuto, come quello di uomini preferibilmente dotati di pancetta in vista, barba bianca o disponibilità a indossarne una e «attitudine festosa e voglia di regalare sorrisi ai bimbi» come dice l’appello che la Pro loco ha strutturato proprio come un annuncio di lavoro. I giorni in cui è richiesto l’impegno (volontario) sono cinque: domenica 8, sabato 14, domenica 15, sabato 21 e domenica 22 dicembre, sempre dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30. Se qualcuno si volesse candidare, il link è questo.