Quota undicimila
Nel novero di notizie allarmanti sulla situazione demografica in provincia, a proposito di emergenze che dovrebbero essere nella prima pagina dell’agenda dei problemi da affrontare, si aggiunge un rapporto della Cgia di Mestre, il cui centro studi è tra i produttori più assidui di ricerche in campo socio-economico in Italia. Il Biellese ha riassunto quella che riguarda le prospettive della popolazione nazionale nei prossimi dieci anni, concentrandosi sul numero potenziale di quella attiva, ovvero di chi è nella fascia di età 15-64 anni. Il calcolo tutto sommato è semplice: basta proiettare avanti di un decennio i dati attuali dell’Istat che proprio Il Biellese ha riassunto qualche numero fa. L’esito dice che nel 2034 la popolazione attiva calerà di 11.180 persone, da poco più di 101mila di oggi agli 89.897 di dopodomani. Si tratta di una situazione destinata a non migliorare a breve termine, con i numeri attuali: secondo i dati Istat del 2023 il tasso di mortalità è triplo rispetto a quello di natalità. È come se, ogni bambino nato, morissero tre persone. Il tasso migratorio (7,2 nuovi residenti ogni mille abitanti) non basta a compensare le perdite. La situazione è comune a tutta la penisola: il -11,06% di perdita di lavoratori in dieci anni è appena superiore del -8,1% che è la media nazionale. Ma c’è solo una provincia che ha previsioni positive e, guarda caso, ha ha che fare con il tessile: Prato con il suo +0,75%. Biella è al 35° posto tra le peggiori. In Piemonte fanno peggio Asti e Alessandria.
Ipse dixit
“Chi non ha soldi può mettere braccia. Chi non ha braccia può mettere idee realizzabili. Chi non ha nulla di tutto ciò può continuare a osservare il Mucrone. In silenzio”
(Slogan dell’associazione Mucrone Local alla serata pubblica di martedì a Città Studi)
Quota 500 (forse di più)
Se l’amore e l’interesse per le montagne biellesi si misurassero nelle presenze a una serata informativa in un tardo pomeriggio di un giorno feriale, la politica nostrana dovrebbe rivoluzionare tutte le sue priorità e mettere la conca di Oropa in cima alla lista. Senza essere così estremi, l’appuntamento di Città Studi di martedì ha portato a riempire tutti i posti a sedere del grande auditorium di corso Pella, con un sacco di gente che ha seguito la presentazione dell’associazione Mucrone Local in piedi. Il nome e il marchio non sono nuovi e il presidente Marco Bardelle, imprenditore della Tintoria Finissaggio 2000, ha ricordato quello che è stato realizzato negli anni passati: la somma dei doni a Oropa e dintorni finora vale 114mila euro. Ci sono dentro il sostegno (da 48mila euro) alla raccolta fondi per restaurare la cestovia, l’ultima grande missione fatta in quella zona da pubblico e privato insieme, ma anche i più recenti interventi sulle quattro vie ferrate attorno al Mucrone e quelli indispensabili di riparazione al tetto di rifugio Savoia al lago del Mucrone e della stazione di partenza della cestovia. «Pioveva dentro sulla rulliera dei cesti» ha spiegato Bardelle. «Rischiavamo di buttare via tutto il lavoro di restauro». Un lavoro che, nel giorno in cui tornasse la funivia ferma da più di due anni, tornerà utile perché anche la cestovia, nel frattempo è al palo così come due dei tre rifugi, il Savoia (ripulito a braccia da volontarie e volontari dell’associazione e con i soldi per pagare i viaggi dell’elicottero per portare a valle la spazzatura) e la Capanna Renata al Camino. Nella scorsa stagione è rimasto aperto solo il Rosazza. In una lunga e fittissima presentazione, Bardelle ha mescolato cose fatte e cose da fare, tutte «idee realizzabili», condizione indispensabile per essere prese in considerazione. Vuol dire che ritiene possibile anche fare qualcosa per recuperare il rudere rimasto in bella vista là dove c’era la stazione di monte della funivia dell’Anticima. Quando Oropa era ancora una stazione sciistica, con la neve che cadeva più di frequente e fino a quote più basse, si arrivava lassù oltre quota duemila metri e si scendeva sci ai piedi fino all’ombra della grande cupola, con la Busancano a chiudere il percorso iniziato da un lato dal Camino o dall’altro proprio dall’Anticima. La funivia venne smantellata nel 1982. Da allora è rimasto l’edificio dismesso, in rovina e costosissimo anche da demolire. Così hanno detto gli esperti di Sertec, studio ingegneristico di Ivrea specializzato in rigenerazione urbana e non solo: una stima spannometrica di 500mila euro (con una differenza del 10%) varrebbe sia per abbattere completamente l’edificio lasciando solo una terrazza panoramica, sia per trasformarlo in un bivacco con un telescopio sul tetto per poter godere di giorno della vista delle montagne e di sera di quella del cielo stellato. È questa la novità più grande proposta da Mucrone Local. Ad ascoltarla, e a prendere nota di quello che già era stato fatto, c’erano Marta Bruschi, Marzio Olivero e Andrea Foglio Bonda, tre aspiranti alla poltrona di palazzo Oropa. Ma tra l’elenco di cose realizzate da un’associazione privata, pur con i via libera di enti pubblici e amministrazione del Santuario, e i due anni e mezzo passati dalla chiusura della funivia senza che potesse avvicinarsi la riapertura, la differenza è stata sanguinosamente evidente.
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella alla libreria Giovannacci di via Italia sarà presentato il libro “Il canto della fortuna”, che Chiara Bianchi ha dedicato alla storia della famiglia Rizzoli. L’autrice dialogherà con Vilma Giovannacci. L’ingresso è libero
Oggi alle 18,30 a Biella la galleria d’arte Bi-Box di via Italia 38 inaugura la mostra collettiva con gli artisti della galleria romana Raw Messina: saranno esposte opere di Alexandra Waespi, Pax Paloscia, Annalaura Tamburrini, Berta Aguilar-Pujol, Juliette Wayenberg, Gabriele Stabile e Federico Ruxo. La mostra sarà aperta fino al 15 giugno
Oggi alle 19 a Biella è in programma una manifestazione davanti alla chiesa della Trinità in via Italia organizzata dal tavolo carcere. L’obiettivo è porre l’attenzione sui suicidi nelle case circondariali italiane e si svolgerà in contemporanea in altre città italiane: in tutte le piazze saranno letti i nomi dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria che si sono tolti la vita e sarà aggiunto un appello a politica e società civile
Oggi alle 20,30 a Cossato il ciclo di incontri “Meet the writer” ospiterà il saggista Stefano Catone che parlerà del suo libro-ricerca “Il boia di Bolzano”, sulle tracce del comandante nazista Michael Seifert e dei crimini commessi e quasi dimenticati nel lager della città altoatesina. L’incontro è in biblioteca
Oggi alle 20,45 a Occhieppo Superiore ritorna il ciclo di conferenze dedicate al Medioevo con Fabrizio Gremmo che parlerà di arte sul tema “Il mondo si riveste di un bianco mantello di chiese”. L’appuntamento è alla biblioteca comunale
Oggi alle 20,45 a Biella la stagione teatrale offre un musical: sul palco dell’Odeon va in scena “Elvis”, dedicato alla musica di Elvis Presley. Biglietti da 23 a 32 euro ancora a disposizione a questo link
Oggi alle 21 al Piazzo il Lions club Biella Host in collaborazione con la rassegna Microsolchi porta a Biella Filippo Graziani, cantante e chitarrista come il padre Ivan, i cui brani saranno protagonisti della serata. Info e prenotazioni scrivendo a segretario@lionsbiellahost.it
Come Sinner
Vittoria Siletti ieri ha conquistato la medaglia d’argento ai campionati mondiali giovanili di scherma. Lo ha fatto con l’Italia femminile della spada sulla pedana di Riyadh in Arabia Saudita dove è ospitata la rassegna iridata, sconfitta in finale dagli Stati Uniti. Il suo personalissimo capolavoro è stato in semifinale: è scesa in pedana per ultima con tre minuti sul cronometro e otto stoccate da recuperare. Sono diventate undici a poco più di due minuti dalla fine del tempo a disposizione. Poi si è letteralmente scatenata e ha portato le azzurre prima al sorpasso e poi al successo 45-43. Nella gara individuale disputatasi lunedì aveva invece chiuso al dodicesimo posto, fermata agli ottavi di finale dalla francese Oceane Francillone. Era stata una sfida equilibrata, chiusasi 15-13 per la transalpina. Ma è stata La Stampa a svelare che cosa è successo tra una stoccata e l’altra e del comportamento impeccabile dell’atleta biellese. L’avversaria, come riporta il quotidiano, è stata richiamata più volte dai giudici durante l’incontro, ma senza arrivare alle sanzioni che le avrebbero fatto perdere punti. A protestare è stato il selezionatore azzurro, il piemontese Dario Chiadò, mentre Siletti (parole del giornale) «resta immobile, impassibile, spada da una parte e maschera dall’altra». Alla fine, con la sconfitta agli atti, Francillonne si è allontanata dalla pedana senza salutare l’avversaria, come l’etichetta dello sport richiederebbe. Niente proteste nemmeno in quel caso, solo un «grazie» a chi le aveva fatto notare il comportamento ineccepibile anche di fronte a una situazione che avrebbe potuto renderla più che nervosa e non solo delusa per il risultato. Un comportamento che è sempre bello vedere nel mondo dello sport (e anche altrove, a dirla tutta) come in molti hanno rimarcato parlando delle “non proteste” di Jannik Sinner, il tennista italiano numero due al mondo, sconfitto in semifinale al torneo di Montecarlo anche a causa di una chiamata sbagliata dell’arbitro che non ha visto una palla nettamente fuori su un punto decisivo del terzo set. Vittoria Siletti, classe 2004, si è diplomata l’anno scorso al liceo classico, frequentato con tutti i sacrifici che un’atleta di alto livello deve fare per conciliare sport e scuola. Lo spirito antico di Olimpia lo ha certamente fatto suo.