Ritardi
No, non si parla di treni stavolta ma di burocrazia, altro settore in cui, proprio come nelle ferrovie, nulla è incerto come i tempi: a farne le spese, secondo La Stampa, è la pedemontana, l’unicorno che tutti sognano e nessuno ha ancora visto. Dice il quotidiano che Anas, l’azienda che gestisce le strade statali già fatte e da costruire, ha chiesto ulteriori integrazioni al progetto esecutivo redatto dal consorzio di imprese che si è aggiudicato l’appalto, con tanto di coreografica firma in prefettura alla presenza di due sottosegretari. Questo fa slittare, ovviamente, l’inizio dei lavori veri e propri, a data da destinarsi, mentre era stato scritto nero su bianco sul contratto con il gruppo WeBuild che l’opera deve essere consegnata entro l’estate del 2028.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a 6aBiella per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.