Se pensate che bastino due giorni di pioggia
Due giorni e mezzo di pioggia di fila potrebbero sembrare tantissimi a chi si è assuefatto alla lunga siccità. Ma i numeri aiutano a non illudersi troppo: i 94,2 millimetri di pioggia caduti tra il 30 aprile e il 1 maggio sono record per il 2023 secondo i dati dell’Osservatorio di Oropa. Ma ha portato la quantità di acqua caduta dal cielo dal 1 gennaio a ieri a quota 212 millimetri. Il fatto che circa la metà sia caduta in due giorni la dice lunga sulla fine dell’inverno e sull’inizio della primavera. Il resto sta, appunto, nei dati: 149,8 millimetri nel primo quadrimestre. Nel 2022 furono 166 nel solo mese di aprile. La media gennaio-aprile dal 1920, da quando sono iniziati i rilievi dell’Osservatorio di Oropa, a oggi è di 505,4 millimetri. Sono più di due terzi di acqua in meno caduta sul Biellese. E sono l’ennesimo sintomo di quell’ombra lunga sul nostro futuro che si chiama cambiamento climatico.
Ipse dixit
“Ci sarebbe da punire per complicità al reato di accattonaggio pure chi dà le monetine (e ce ne sono tantissimi). Più volte mi è capitato durante la sosta di 20 minuti in auto nei parcheggi di supermercati di vedere più persone over 60 lasciare la monetina coi sorrisi! Per non parlare dei supermercati complici alla pari perché dovrebbero non permettere le soste di questi soggetti agli ingressi”
“Condivido pienamente il tuo discorso. Infatti anche a Biella... supermercati buonisti. Tolleranza zero. Non vado. Ci perdono loro e io evito di litigare sempre”.(Dialogo via social tra Tonia F. e Massimo B. nei commenti alla notizia dell’intervento delle forze dell’ordine fuori da un supermercato di Cossato dove una persona chiedeva l’elemosina, a detta della segnalazione, con eccessiva insistenza)
Un suicidio non è una notizia
Lo chiamano “effetto Werther” perché fu osservato per la prima volta dopo la pubblicazione de “I dolori del giovane Werther”, il romanzo di Johann Wolfgang Goethe il cui protagonista si suicida. Uscì il libro e si verificò un aumento del numero di giovani che cercarono di togliersi la vita. Era il 1774 e non è cambiato molto. Soprattutto, fatica a diventare una norma non scritta quella di avere la massima cura possibile quando si parla di questo argomento, soprattutto sui media.
Sul piano locale uno solo tra i giornali ha fatto da tempo la scelta di non dare notizie riguardanti i suicidi: è il diocesano Il Biellese. La Provincia di Biella al contrario le pubblica spesso con grande enfasi, giustapponendo sull’edizione di carta un pezzo sempre uguale che indica come chiedere aiuto se si avesse l’intenzione di lasciarsi andare alla disperazione. Questa è, in verità, una delle regole che l’Organizzazione mondiale della sanità ha messo nero su bianco nella sua guida per i professionisti dei media per la prevenzione dei suicidi. Ma ce ne sono altre che sul piano locale vengono disattese. Per esempio non bisognerebbe considerare le notizie di un suicidio come quelle principali del giorno, non bisognerebbe mai indulgere nella descrizione dei dettagli o delle modalità. Sempre dalla guida: «Il rischio è più elevato quando le caratteristiche del suicida e quelle di chi legge sono simili». Si pensi all’età, alle condizioni sociali o familiari, a quello che si potrebbe evitare di dire e si dice. Quanto ai luoghi non andrebbero mai indicati né caratterizzati: «Una particolare attenzione andrebbe messa in atto per non promuovere luoghi come “siti di suicidi” o usare linguaggio sensazionalistico per sottolineare il numero di morti verificatesi in quel luogo». Spesso sui media biellesi non solo si indica il luogo ma si giustappone all’articolo la foto, così che nessuno possa avere dubbi. Vale anche quando lo si fa per una causa buona: quando una lunghissima campagna per l’installazione delle barriere sul ponte della tangenziale coinvolse il responsabile della psichiatria dell’ospedale di Biella Roberto Merli, si parlò e riparlò e straparlò del “ponte dei suicidi”, facendo cioè quello che andrebbe sempre evitato. Quando vennero installate barriere e telecamere, La Repubblica iniziò la notizia così: «Sedici telecamere sul ponte della morte...». L’esatto contrario di quello che vorrebbe, prima di qualsiasi norma, il buon senso.
Cosa succede in città
Oggi alle 21 al Piazzo il meteorologo Francesco Pasi e il presidente di Navimeteo Gianfranco Meggiorin condurranno una serata sul tema “Capire le nubi”, per imparare a comprendere i segni del cielo. L’appuntamento fa parte del festival Viaggio ed è organizzato dalla Lega Navale. Il ritrovo è a palazzo Ferrero o da casa su Zoom a questo link.
Oggi alle 21 a Biella la sala delle colonne della sede del Centro territoriale volontariato (via Ravetti 8) ospita una conferenza dell’associazione Donne Nuove con la psicologa Elena Tosatti.
La foto del giorno
L’attore australiano Hugh Jackman (Les Misèrables, X-Men) accompagnato dalla moglie Deborra-Lee Furness e vestito con un abito Zegna sul tappeto rosso del Met Gala di New York nella notte di lunedì 1 maggio.