Sostiene Olivero

Un centro storico risistemato e quanto più possibile senza auto, la “santa alleanza” con la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella sul capitolo della cultura sulla falsariga della collaborazione per le grandi mostre dell’arte da strada prima e di Steve McCurry ora, una promozione massiccia del Biellese come luogo ideale per il turismo tranquillo e un’idea che, giocoforza, è lontana dall’essere un progetto perché riguarda un’area non comunale, un parcheggio multipiano al Bottalino al servizio del Piazzo: Marzio Olivero, sindaco di Biella da poco più di sei, mesi, ha dialogato a lungo con La Stampa e l’intervistona di fine anno si è trasformata in due pagine dedicate alle sue linee di governo per la città dal 2025 in poi. Il centro storico, per esempio, sarà una chiave per «il rilancio del commercio». Come? Facendo in via Italia, piazza Santa Marta, piazza Fiume e via Mazzini quello che è successo in piazza Vittorio Veneto: una mano abbondante di trucco e niente più auto. Vale anche per il Piazzo per il quale ha in mente di acquisire l’ex spazio Bertrand tra Bottalino e imbocco della strada della Nera, mai usato da decenni, e farne un parcheggio “a specchio” rispetto a quello del Bellone sul quale, dice, «trovo terrificante che qualcuno trovi scomodo usarlo. Vorrei liberare dalle auto anche piazza Cucco». Per la cultura la strada è tracciata e deve essere percorsa mano nella mano con la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella perché «bisogna essere realisti: noi abbiamo certe potenzialità, la Fondazione ne ha altre, dobbiamo agire insieme». Provando a interpretare e tradurre, in via Garibaldi angolo via Gramsci si può agire con più soldi e meno vincoli rispetto al pubblico. Perché portare Banksy, Jago, TvBoy e Steve McCurry (e promuoverli, e gestirli) costa e probabilmente il Comune non potrebbe permetterselo. A proposito di collaborazione, secondo Olivero ne serve anche una di territorio per la promozione turistica: «Non puoi pensare di promuovere Biella e non parlare del Ricetto o dei santuari, il nostro Biellese è una ricchezza nel suo complesso. Noi vogliamo fare i capofila di questa iniziativa sentendo tutti i Comuni». Sui trasporti Olivero si limita a parlare di quelli nel perimetro cittadino, fedele alla linea dettata in consiglio che lo vuole non competente per ferrovie e bus che guardano oltre i confini provinciali. Qualcosa bolle in pentola per l’anello urbano, la linea ad anello che collega da Riva all’ospedale buona parte di Biella, che in campagna elettorale si diceva essere destinata a sdoppiarsi in una sorta di “otto”. «La criticità» mette le mani avanti Olivero «è rappresentata non tanto da via Repubblica, via Pietro Micca o via La Marmora, ma dall’incrocio di Riva, in cui dovresti far convergere tutto. Una possibile alternativa potrebbe essere chiudere l’anello su via Dante ma in quel caso si taglierebbe fuori Riva e non lo trovo giusto». Più netto è lo scetticismo sulle piste ciclabili: «Biella difficilmente riesce a ospitarne di degne di essere chiamate così e, soprattutto, che possano consentirne l’utilizzo effettivo. Quella posizionata all’inizio di via Rosselli, dove c’è il supermercato Eurospin, va avanti per trenta metri e finisce in un prato, a cosa serve?».
Ipse dixit
“Non abbiamo fatto altro che filtrare in modo giovanile il pensiero di mio padre, che poi è anche il nostro. La Lucciola non è solo la nostra famiglia, nemmeno se allargata allo staff, alla gente che lavora con noi. Ne fanno parte anche i clienti che cerchiamo di far sentire a casa loro. Il nostro non è un ristorante nel quale entri, ordini, mangi, paghi e te ne vai. E volevamo fare in modo che questo clima emergesse dalle parole e dalle immagini”
(Luigi Apicella, titolare della pizzeria La Lucciola di piazza San Paolo e consigliere comunale a Biella, raccontando a La Provincia di Biella del suo video di auguri pensato come una lettera a Babbo Natale scritta da un tavolo del sui ristorante)
Sostiene il vescovo
«Come comunità di fede e come cittadini responsabili, siamo chiamati a promuovere i valori cristiani che sono diventati lievito della società: giustizia, pace e solidarietà»: è una delle frasi, riportate da Il Biellese, dell’omelia del vescovo Roberto Farinella nel giorno di Santo Stefano che a Biella è un po’ più festa dato che è il patrono della città. È stato il primo momento in cui il capo della Diocesi ha lanciato i suoi messaggi ai fedeli e alla comunità: «Solo così» ha proseguito «una città, la nostra città potrà essere un luogo di fraternità, lungimirante verso tutti, giovani, anziani e verso le persone che vivono difficoltà. Una città che sa guardare con fiducia al futuro». Il secondo momento in cui il vescovo ha parlato ai biellesi è stato in Seminario, al consueto incontro aperto alle autorità. Qui il suo sorriso ha accolto con benevolenza la prima volta del sindaco Marzio Olivero alla festa patronale: «Buon lavoro a lei e a tutti i collaboratori del Comune, della giunta e del consiglio. Santo Stefano è un’occasione in cui si torna a casa e noi oggi ci ritroviamo insieme come comunità civile e religiosa, per rinnovare il nostro impegno per la città e il territorio». Monsignor Farinella ha parlato di accoglienza, legata anche alla canonizzazione di Pier Giorgio Frassati, il giovane pollonese che diventerà santo: «Saranno migliaia i giovani e le delegazioni che arriveranno» in un territorio che, dice il vescovo, «è accogliente per tradizione». E di comunità ha parlato anche citando l’adunata degli Alpini di maggio: «Ci sentiamo onorati di partecipare a questa grande manifestazione».
Cosa succede in città
Oggi alle 10 al Piazzo apre i battenti anche nel giorno prefestivo la mostra dedicata a Steve McCurry e alle sue fotografie a palazzo Gromo Losa e palazzo Ferrero. L’esposizione sarà però visitabile solo fino alle 14. Biglietti a 13 euro, ridotti a 10
Oggi alle 11 a Biella inizia una giornata dedicata a Pier Giorgio Frassati: il primo appuntamento nella parrocchia di San Paolo è la catechesi con suor Katia Roncalli a cui seguiranno il pranzo al sacco e il trasferimento in auto a Pollone dove a villa Ametis ci saranno testimonianze sulla vita del beato biellese con don Luca Bertarelli. Si ritornerà a San Paolo per la cena e dalle 23,30 in chiesa, per la veglia di preghiera
Oggi alle 17 a Biella è nella chiesa della Trinità in via Italia la preghiera che apre la marcia della pace, tradizionale appuntamento per i fedeli che alle 18 si metteranno in cammino per raggiungere Oropa. L’arrivo in santuario sarà in tempo per assistere alla Messa celebrata dal vescovo Roberto Farinella
Oggi alle 20 a Magnano il Festival di musica antica propone un concerto di Capodanno nella chiesa di Santa Marta. Eva Kiss (canto), Maya Kadish (violino), Luca Taccardi (viola da gamba e violoncello), Georges Kiss (organo, clavicembalo e clavicordo) e Anastase Démétriades (flauto dolce e parti recitate) eseguiranno un programma che spazia, tra gli altri, nelle composizioni di Vivaldi, Bach e Frescobaldi. L’ingresso nella chiesa di Santa Marta è a offerta libera. Al termine del concerto sarà distribuito il vin brulé
Oggi alle 21,30 al Bocchetto Sessera parte un’escursione notturna di capodanno sui sentieri dell’Oasi Zegna. Il ritrovo è al Monticchio Sport e Camere, l’arrivo è allo chalet Massaro accanto alla pista del Moncerchio. È possibile noleggiare le ciaspole prenotandole al 320.9616218
Oggi alle 21,30 a Biella si aprono le porte del Forum per la festa di capodanno della città al palazzetto dello sport. Il programma della notte prevede la musica dal vivo degli Eudaimonia e a seguire il dj set con Alberto Jason Liuni e Paul Clarke. L’ingresso è libero ma limitato a 2mila persone. Ci si può prenotare a questo link. All’interno sono a disposizione servizio bar e guardaroba
Che cosa fanno a capodanno?
Emanuele Pozzolo tornerà a Rosazza questa sera. Sì, lui, il protagonista del primo caso mediatico-giudiziario del 2024, causato dal proiettile partito dalla sua mini-pistola e conficcatosi nella coscia di un ospite della festa nella sede della Pro loco, organizzata dalla sindaca Francesca Delmastro e alla presenza del fratello sottosegretario Andrea. E sì, lì, nel paesino della valle Cervo che aspira a costruirsi una fama perché è pittoresco e invece, negli ultimi giorni, è tornato nelle battutine social che evocano il far west. «Sarò con la mia famiglia, sì, nel posto dove trascorro il capodanno da 39 anni» ha dichiarato il deputato vercellese sospeso da Fratelli d’Italia in un’intervista al quotidiano Il Foglio. La casa che acquistarono i genitori, in una frazioncina isolata lungo la strada per San Giovanni, era anche il luogo da cui era partito un anno fa per raggiungere l’altra festa. Quest’anno probabilmente non la lascerà, anche per stare vicino alla moglie che aspetta il loro quarto figlio. Sull’episodio di cui sopra invece ha preferito glissare: «Non intendo dire una sola parola, ma certo questo capodanno sarà diverso». Non ci sono notizie pubbliche invece su dove aspetterà mezzanotte il suo (ex?) amico Andrea Delmastro. Bisogna fare affidamento su una battuta spesa in un’intervista volante con gli inviati di un profilo Instagram dedito alla cronaca politica che sconfina nella satira. Alla domanda su quali progetti avesse per il 31 dicembre, il sottosegretario biellese rispose: «Se hai coraggio vieni con me». E poi una risata.