Sport senza impianti?
Le Olimpiadi senza biellesi hanno fatto discutere nei giorni scorsi esperti e analisti che hanno provato a cercare le cause di un digiuno di maglie azzurre che dura da Londra 2012. Un parere, in particolare, sembra particolarmente pesante: Clelia Zola è la presidente regionale della Fidal, la federazione italiana dell’atletica leggera, oltre che ex allenatrice di Elena Romagnolo che nel 2012 a Londra è stata in Nazionale: «Di certo» ha dichiarato a La Stampa «paghiamo un problema legato all'impiantistica. Sono ormai due anni che non si può fare attività allo stadio La Marmora-Pozzo, in ristrutturazione. Le siepi e i lanci sono preclusi, così come altre specialità. Mancano l'oudoor e l'indoor. Spesso dobbiamo andare fino ad Aosta: è assurdo». Quello che dice ha un fondamento: si allena proprio ad Aosta la numero uno attuale dell’atletica biellese, la camburzanese Veronica Crida, vicecampionessa italiana di salto in lungo. È lontana dallo stadio di viale Macallé anche la plurimedagliata paralimpica Nicole Orlando che lavora a Busto Arsizio. Ma è anche naturale che, alla fine delle scuole superiori, i migliori atleti biellesi trovino spazio altrove, spesso per conciliare studi e allenamenti. Accade non solo nell’atletica. La scuola di spada della Pietro Micca ha sede in uno degli impianti più recenti e all’avanguardia della città, l’Accademia dello sport di corso Pella. Ma l’azzurra Under 20 Vittoria Siletti, finito il liceo classico, si è tesserata per un club torinese oltre che essere diventata parte del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, cioè la polizia penitenziaria, sfruttando la sicurezza anche economica che un club militare può garantire. Allo stesso modo ha lasciato la Pietro Micca l’azzurrina di ginnastica artistica Artemisia Iorfino: per salire di livello gareggia con la Libertas Vercelli. Proprio sugli impianti sportivi tra l’altro si investe parecchio da almeno dieci anni. L’elenco degli interventi comprende il calcio, con il fondo in sintetico del campo di corso 53° Fanteria e i lavori a più riprese allo stadio La Marmora-Pozzo che hanno consentito di ospitare prima il Torino Primavera e poi la Juventus femminile, il nuoto con i lavori alla vasca interna della Rivetti accompagnati oggi da quella esterna (e in provincia c’è una piscina olimpica da 50 metri anche al Pralino), l’attività al coperto con il nuovo parquet del palasport di via Paietta prima e del Forum poi che ha portato a ospitare nelle due palestre la Next Gen Cup di pallacanestro giovanile, sfiorando anche la presenza dell’Italia di pallavolo femminile. E poi ancora i lavori (attesi e un po’ in ritardo) al Circolo tennis Biella, lo sport di base con il piano di rifacimento dei campetti da pallacanestro all’aperto. Sempre per la ginnastica, insieme all’Accademia dello sport c’è un’altra struttura privata più che attrezzata, il palazzetto della Ginnastica La Marmora dietro la sede Atap. Insomma, non sembrano tanto le strutture a mancare quanto le occasioni per mantenere a Biella le atlete e gli atleti di eccellenza anche se proprio l’atletica oggi è la più penalizzata: i lavori in corso alla pista da sei corsie renderanno possibili i meeting di un certo rilievo ma per ora rendono impossibili gli allenamenti. In più gli allenamenti sui lanci prevedono di scagliare gli attrezzi sul manto erboso, su cui l’estate scorsa la Juventus ha investito di tasca sua per renderlo degno della serie A di calcio femminile e, da quest’anno, anche della Champions League. Però proprio nell’atletica, per esempio, solo due anni fa c’erano quattro biellesi in azzurro con l’Italia giovanile agli Europei: Veronica Crida, la velocista Rebecca Menchini, il quattrocentista Stefano Grendene, la giavellottista Sara Zabarino. Nessuno dei quattro gareggia più per società biellesi. Zabarino è addirittura negli Stati Uniti, atleta-studente all’università. «Paghiamo anche una mancanza di dirigenti che sappiano fare squadra e cercare sponsorizzazioni» è infatti il resto dell’analisi di Clelia Zola. «Il momento è difficile per tutti, ma unendosi e cercando fondi qualcosa si può fare, sinergie che portino credibilità e sponsor, per fare attività di livello. Abbiamo poche risorse e impianti deficitari, eppure l'attività giovanile regionale esprime buoni risultati. Per parlare di qualificazioni olimpiche però serve ben altro».
Ipse dixit
“La strage di Bologna resta una ferita aperta per il Paese: oggi, a 44 anni da quella pagina dolorosa della nostra storia democratica, ricordiamo il sacrificio degli innocenti e ci stringiamo ancora una volta alle loro famiglie. La memoria porta con sé un insegnamento: i valori costituzionali, quelli che gli attentatori volevano scardinare, hanno bisogno di essere continuamente affermati e difesi”
(Messaggio social nell’anniversario della strage neofascista della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto)
La prima corsa dopo la leucemia
Scadendo nella retorica più semplice, si potrebbe dire che ci sono corse che si vincono anche non arrivando primi. Luca Maggia, 19 anni, non compare nei migliori dieci del Gran premio industria e commercio corsosi giovedì sera in notturna a Osio Sotto, in provincia di Bergamo. Ma quella gara ciclistica, riservata a dilettanti e Under 23, ha segnato il suo ritorno alle competizioni: ancora un anno fa era convalescente, alle prese con un lungo ricovero in ospedale per curare una forma di leucemia. La Biesse Carrera, la sua squadra, lo ha aspettato fino alla fine delle cure e ha seguito la sua riabilitazione per tornare a correre. «Il 26 luglio sono stato ricoverato all’Humanitas di Rozzano» ha raccontato sui canali social del suo club, in un’intervista riportata da Il Biellese. «Mi è stato diagnosticato il linfoma di Burkitt, un avversario tosto da sconfiggere. Sono guarito a dicembre e sono uscito il 10 dall’ospedale». Poco dopo ha affrontato il ritiro prestagionale in Spagna e il lungo e tortuoso percorso per rimettersi in forma. «Il sistema immunitario» ha raccontato ancora «è ancora un po’ debole. A volte ti viene voglia di mandare a quel paese tutto e di stare fermo sul divano a piangere, ma per fortuna ho persone competenti al mio fianco che mi hanno rassicurato». Nel frattempo ha anche affrontato la maturità al liceo sportivo dell’Itis. Emozionato è stato anche il messaggio del padre Paolo Maggia, sindaco di Gaglianico, presidente di Enerbit e appassionato cicloamatore: «La vita è speciale e ha delle cadute che ti fanno soffrire molto e delle vette che ti fanno gioire tanto. Oggi è una supervetta. Bravissimo il nostro Luca che con grande forza e sopportazione è riuscito a uscire dalla tempesta e rientrare nel binario della sua vita». Paolo Maggia rischiò molto a sua volta qualche anno fa in seguito a un incidente durante una gara amatoriale: in una caduta picchiò la testa sull’asfalto e nonostante il caschetto protettivo le conseguenze lo costrinsero a operazione chirurgica e convalescenza in ospedale.
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Oropa è in programma l’Oropa Bike Day, quasi un tributo al ciclismo e alla bicicletta dopo il passaggio del Giro d’Italia a maggio. Gli appuntamenti sono al prato delle oche fino alle 16 per bambini e adulti. Info e prenotazioni al 348.2888040
Oggi alle 10 a Pettinengo una camminata ripercorrerà i sentieri degli operai da piazza San Rocco alla “machina brusà”. Si tratta di un giro di circa due ore sulle tracce della storia di lavoratrici e lavoratori nelle fabbriche tessili. Chiuderà la camminata un rinfresco offerto dagli Alpini
Oggi alle 15,30 a Miagliano c’è la seconda giornata di spettacoli teatrali itineranti con Storie di Piazza allo Gnomo festival. La rappresentazione ha per titolo “Le fate canterine”. Si parte dal lanificio Botto, sede dell’associazione Amici della lana. Biglietti a 10 euro, ridotti a 7. Prenotazioni al 351.8862836
Oggi alle 16 a Graglia comincia con un concerto il programma della giornata alla festa di Campra con il concerto del Biella Gospel Choir. Alle 19,30 tutti a tavola a base di grigliata mista. Alle 21,30 serata musicale con le tradizioni e con la musica di tre cori
Oggi alle 16,30 a Pettinengo la rassegna “Suoni in movimento” propone il concerto “Sfumature italiane” con Gianluca Faragli al pianoforte e Oliviero Cappellini alla voce. L’appuntamento è al museo degli Acquasantini. Biglietti a 8 euro
Oggi alle 17,30 a Callabiana prosegue la festa di agosto della Pro loco con lo spettacolo teatrale “Babù e il bosco dei profumi” con Roberta Triggiani ed Eleonora Frida Mino. Dalle 19,30 tutti a tavola con cacciucco e grigliata mista. Seguirà la musica della discoteca Number One
Oggi alle 19 a Valle San Nicolao è ricco il programma della festa dell’Arci di Brovato. Il menu della cena prevede costine all’americana e fritto di pesce. Seguiranno la baby dance per i più piccoli e poi il rock dal vivo con The Rewind Band e le cover di Vasco Rossi
Oggi alle 21 a Piedicavallo si apre il Piedicavallo Festival al teatro Regina Margherita con il concerto del Goldberg Trio, composto dai pianisti Anna e Lucia Molinari e Riccardo Bisatti. Eseguiranno un programma con musiche di Schubert, Mendelssohn Bartholdy e Debussy. L’ingresso è a offerta libera
Oggi alle 21,30 a Ponderano ci sarà la serata dedicata al liscio e ai balli di gruppo all’Estate Ponderanese animata dalla musica di Claudio Abada. L’ingresso è libero
Una cosa al giorno sulle Olimpiadi
Nel 2017 ai campionati europei Under 20 di atletica di Grosseto c’era una biellese al fianco di Zaynab Dosso, ieri miglior azzurra con la sua semifinale nei 100 metri olimpici: Rebecca Menchini, oggi laureata in architettura e figlia d’arte, era tra le convocate proprio per 100 metri e staffetta 4x100. Nessuna delle due raggiunse la zona medaglie. Pochi giorni fa il fratello minore di Rebecca Menchini, Simone, si è laureato campione italiano Promesse nel salto in lungo e ha ottenuto l’argento nella staffetta 4x100, la specialità che portò la maglia azzurra senior al padre Marco.
Senza giornali digitali
Da mercoledì lettrici e lettori dei giornali di mezza Italia, inclusi quelli di Biella, non riescono ad accedere alle copie digitali, ovvero alle versioni sfogliabili su telefono, tablet o computer identiche a quelle di carta vendute in edicola. Il guaio non dipende dalle società editrici che si appoggiano, a quanto pare in gran numero, allo stesso fornitore di servizi per la gestione della pubblicazione, dell’acquisto e degli abbonamenti. Vale per il gruppo Netweek a cui appartengono Eco di Biella e La Provincia di Biella e per Il Biellese che si appoggia alle strutture digitali del gruppo Sesaab, il colosso diocesano lombardo che edita Eco di Bergamo e La Provincia di Como e ha partecipazioni anche nel Giornale di Brescia. Non tutti i giornali coinvolti nel problema hanno avvisato i loro lettori, forse sperando che si risolvesse in fretta. La più esplicita è stata La Prealpina, quotidiano varesino, che ha parlato apertamente di un attacco hacker che ha reso inutilizzabili i servizi legati alle copie digitali. Il Biellese ha inviato ai suoi abbonati un messaggio di posta elettronica che conteneva un link provvisorio per consentire di leggere l’edizione di venerdì. Quanto alle copie singole vendute giorno per giorno invece ci sono almeno quattro giorni di danni. Non ha riscontrato problemi invece La Stampa che evidentemente eroga il servizio attraverso un’altra piattaforma.