Storia di un molestatore
«Indagini sia rapide che approfondite, ad opera degli uomini della Squadra Mobile della Questura di Biella, hanno permesso di ricostruire le vicende e di identificare il colpevole. Le piazze e le vie principali di Biella sono da oggi più sicure»: da oggi, cioè da venerdì, data in cui la polizia ha arrestato un uomo di 35 anni che da giorni si avvicinava a giovani donne nella zona dei giardini Zumaglini per molestarle. Il virgolettato appartiene al comunicato stampa diramato dalla questura stessa con il tono che si deve ai grandi successi. Le cronache via via più approfondite che sabato e ieri i giornali hanno pubblicato fanno però sorgere un’altra domanda: e prima di “oggi”? L’uomo ha un nome, un cognome e un volto non sconosciuti alle forze dell’ordine e non solo. Fino a dieci anni fa aveva una vita normale, come ha ricostruito La Stampa: ospite di una comunità a Zimone, aveva allacciato anche una relazione con una ragazza biellese. Poi il cambio di comunità aveva fatto sorgere i primi problemi psichiatrici: una denuncia per aver dato fastidio a una barista, la cacciata dal centro che lo ospitava a Cavaglià, le accuse di stalking verso la famiglia dell’ex fidanzata. A certificare i problemi psichiatrici ci ha pensato una perizia quando è andato sotto processo: vizio parziale di mente, diceva la sentenza che accompagnava la condanna a tre anni e quattro mesi per stalking e per molestie (era stato riconosciuto colpevole di aver palpeggiato tre ragazzine). Con un anno già passato in prigione e quella diagnosi, è stato scarcerato ma senza un posto dove andare. «Questa persona è già seguita dai servizi sociali ed è stata segnalata per quanto concerne le problematiche che lo riguardano» ha confermato a La Provincia di Biella l’assessora Isabella Scaramuzzi. «È una persona malata come ce ne sono altre che ha bisogno di essere seguita e aiutata». Qualcuno lo ha fatto? «Tutto quanto sarebbe stato evitabile se si fossero ascoltate le segnalazioni» denuncia una nota delle donne del Partito Democratico, con la vicepresidente del consiglio comunale Greta Cogotti tra i firmatari, «Se, ad esempio, la psichiatria si fosse fatta carico della questione invece di rispondere che si sarebbe dovuto presentare ai servizi da solo». La psichiatria, ovvero l’Asl. L’unico sostegno sembra sia arrivato dalle mani tese di chi è già in prima linea, lo staff di emporio solidale e mensa Il pane quotidiano. Ma passava le notti in strada perché, nota La Stampa, in dormitorio non poteva stare per le urla che lancia nel sonno, altro sintomo di una situazione mentale complicata. Di notte in strada, di giorno pure: è di mercoledì la prima segnalazione, su La Provincia di Biella, dello sconosciuto che ai giardini Zumaglini cercava di palpeggiare le ragazze. Venerdì l’episodio che ha preceduto l’arresto: lui che si avvicina a una giovane, gli amici di lei che lo fermano a botte, finché non scappa. E poi la polizia che arriva e lo porta in questura e da lì in carcere, dove si trova tuttora. In quelle strade che oggi sono più sicure, un uomo con precedenti per molestie e con problemi mentali diagnosticati è stato libero per giorni, prima che a fermarlo ci pensasse, con tutti i rischi del caso, un gruppo spontaneo di “difensori”. In altri uffici che avrebbero dovuto occuparsi da tempo della situazione, non si è mosso nulla, fino a che una sequenza di episodi (gravi ma per fortuna non irreparabili) ha trasformato il caso in un fatto di cronaca. «Il ragazzo arrestato nei giorni scorsi» chiude la nota del Pd «è stato segnalato ma non seguito, lo fosse stato nessuna ragazza sarebbe stata molestata».
Ipse dixit
“Dopo tanti anni di parole e progetti è demoralizzante. Ne abbiamo parlato anche quando è venuto in visita il presidente Alberto Cirio. Bisogna trovare un modo per dare servizi migliori a un territorio come quello biellese che sta crescendo in termini di numeri, sta investendo e soprattutto piace a chi viene a visitarci. Si parla del 2026 per avere qualche corsa in più. Ma bisogna dire che il nostro è un territorio che vale e che merita. E che va premiato”
(Paolo Zegna, presidente di Fondazione Biellezza, parlando a La Stampa dei collegamenti ferroviari nel Biellese)
Volontari per il Comune
«Sono colpita dalla vicinanza che i cittadini dimostrano al proprio Comune»: parola di Lucia Acconci, sindaca di Bioglio che, appena insediatasi dopo le elezioni di maggio, ha dovuto fare i conti con una voragine nei conti dell’amministrazione, causata da fatture non pagate o saldate solo in parte nel corso degli anni che oggi paralizzano il bilancio municipale e fanno rischiare un commissariamento, nel caso la Corte dei conti non accetti il piano di rientro graduale dal debito. La cifra da ripianare non è ancora definitiva ma le stime del Comune, riportate da La Stampa, immaginano che il disavanzo raggiunga 1,8 milioni di euro. Nel frattempo però alle porte dell’ufficio della sindaca hanno bussato in molti per offrire non soldi ma un aiuto concreto: «In tanti mi hanno detto di essere pronti a fare qualcosa, anche i volontari della protezione civile e dell’Aib che sono sempre disponibili in caso di caduta di alberi o di altri problemi» ha detto Lucia Acconci al quotidiano, prima di snocciolare l’elenco di chi ha dato una mano. «Ringrazio tutti. Gli Alpini hanno fatto pulizia e tagliato l’erba nel parco di Villa Santa Teresa e puliscono regolarmente il terreno intorno al santuario di Banchette. I volontari di Bioglio, poi, gestiscono il pre e post orario scolastico e anche questo è un grande aiuto perché così il Comune può usare i soldi delle tariffe del servizio per pagare la maestra che fa assistenza al pasto della mensa». E ancora piccole manutenzioni, traslochi, sgombero di spazi e qualunque cosa non richieda l’intervento di professionisti. Per l’amministrazione è un piccolo sollievo in un periodo di angoscia legato a quel debito: «Entro il 9 novembre dobbiamo presentare alla Corte dei conti il piano di riequilibrio rimodulato. Speriamo di riuscire, con sacrifici e tagli alle spese, a pagare il debito in meno di vent’anni».
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella torna il campionato di serie A femminile di calcio con la sfida tra Juventus e Fiorentina. Si tratta di un ritorno a casa per Martina Toniolo, la biellese che gioca nelle viola. Biglietti da 1 a 10 euro disponibili a questo link
Oggi alle 21 a Cossato sarà proiettato “Nessuno escluso”, il documentario girato dalla regista Paola Settimini dedicato ai trent’anni della scuola bilingue che aggiunge alle lezioni la Lis, la lingua italiana dei segni. L’appuntamento è a villa Ranzoni
I titoli della settimana
Le notizie principali degli ultimi sette giorni secondo i giornali locali
Lunedì 23
Eco di Biella Premiati i 700 angeli dell’Avis Biella
Martedì 24
Il Biellese Il furto di pecore vale 300mila euro
La Stampa Biella, la svolta degli industriali: un direttivo a trazione femminile
Mercoledì 25
La Provincia di Biella Molesta le ragazze in centro
La Stampa Sanità, la battaglia delle liste d’attesa. L’Asl aggiunge subito tremila esami
Giovedì 26
Eco di Biella I 200 “luoghi del cuore” biellesi in gara
La Stampa Biella, allarme cinghiali in città e i cacciatori sparano nel parco
Venerdì 27
Il Biellese Muore di infarto cercando funghi
La Stampa Il Biellese scommette sulla logistica con il maxi-investimento di Raja
Sabato 28
La Provincia di Biella Arrestato dalla polizia il molestatore che toccava il sedere alle ragazzine
La Stampa Provincia, braccio di ferro alle urne. Il raddoppio della Trossi in bilico
Domenica 29
La Stampa Il grande balzo in avanti del turismo: “Ma possiamo crescere molto di più”