Tra aperture e chiusure
Come ama risolvere le scadenze complicate l’Italia? Semplice: con una proroga. È quella che dovrebbe rimandare di due anni il blocco alle auto diesel Euro 5 dal 15 settembre nei centri storici delle città piemontesi con più di diecimila abitanti. La metterà in atto il Governo, secondo le anticipazioni di La Stampa e Il Sole 24 Ore di ieri, chiedendo poi il via libera all’Unione Europea puntando sui due anni di pandemia che hanno ridotto il traffico sulle strade (e, di conseguenza, le emissioni di inquinanti) e sui provvedimenti che, tra superbonus e Pnrr, miglioreranno l’efficienza energetica delle case. È stato l’argomento della settimana anche a Biella, con un’improvvisa indignazione bipartisan, dal sindaco Corradino (Lega) al centrosinistra, per un provvedimento che in realtà era pronto, con tempi e modalità, dal febbraio di due anni fa. Quanto poco avrebbe impattato il blocco alle vetture Euro 5 (11.674 quelle immatricolate in provincia) su una manciatina di strade che, almeno a Biella città, già fanno parte della zona a traffico limitato, lo spiega un dato pubblicato da La Provincia di Biella. Le multe elevate dal 2021, quando il divieto nello stesso quadrilatero del centro è scattato per le Euro 4, sono state zero.
Se questa, più che una riapertura, è una mancata chiusura, ci sarà qualche disagio extra al traffico per cantieri e limitazioni varie. Da ieri sera, tra le 8 di sera e le 2 del mattino, si allarga la zona vietata alle auto intorno a piazza Martiri della Libertà e all’arena di BollediMalto, la festa delle birre artigianali. Saranno chiuse al traffico via Cavour, dalla rotonda di piazza Martiri a viale Cesare Battisti, e via Pietro Micca tra via Amendola e la stessa piazza Martiri. Il percorso alternativo per salire e scendere dalla valle Oropa nelle ore serali implicherà quindi la deviazione verso il semaforo di Riva. Da martedì è ridotto a una corsia l’innesto da via per Candelo in direzione di Biella alla rotonda del ponte della tangenziale, per lavori di posa della fibra ottica. Il ponte stesso resta a senso unico ancora per una settimana, salvo sorprese. In più da lunedì a venerdì tra le 8 e le 16 via Carso diventa a senso unico alternato, regolato “a mano” dagli operai del cantiere, per un intervento di manutenzione. Accadrà nel tratto tra via Bengasi e via Piave, di fronte alla Motorizzazione civile.
Ipse dixit
“Il succo è tutto qui: qualunque donna ha il diritto a essere quella che è, a restare quella che è senza essere violentata. Non c’è provocazione che tenga. Non c’è disagio sociale che scusi. No c’è droga o alcol che giustifichino. C’è chi violenta e chi viene violentata. Punto. Perché, come disse Franca Viola, l’onore lo perde chi fa certe cose, non chi le subisce. Personalmente, l’ultima cosa che mi viene in mente di fare di fronte a una donna che denunci di aver subito violenza è giudicarla. Del resto, non è lei a dover subire un processo per accertare i fatti, ma il presunto stupratore”
(Giovanna Prato, avvocata e militante del Pd, dalla sua rubrica “Fuori dal seminato” che viene pubblicata ogni settimana da Il Biellese)
Nientedafare e moltodadiscutere
Il salotto urbano era stato inaugurato dai giovani di Nientedafare a Biella nella scorsa edizione di Fuoriluogo: un gazebo, un divano e un po’ di cuscini fuori dalla biblioteca avevano creato uno spazio per conoscersi e fare quattro chiacchiere. Quest’anno ci sarà molto di più: in tre giorni di presenza nel parcheggio della funicolare in piazza De Agostini, a cui è stato dato il titolo Ai miei tempi, si parlerà di temi pesanti e delicati, come l’educazione sessuale o la riduzione del danno di fronte alle dipendenze. Nientedafare lo farà con l’aiuto di un gruppo eterogeneo, di cui fanno parte anche un’associazione nata in seno alla pastorale giovanile diocesana come Hope Club e una che si occupa di promuovere e sostenere giovani musicisti locali, come Offline 222. Insieme hanno redatto il progetto “Want to Bi”, che ha avuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Nei tre giorni ci saranno altrettanti pomeriggi di dialoghi e parole. Si comincia oggi alle 16 con un confronto tra ragazze, ragazzi e insegnanti con un titolo che lascia pensare a un’inversione dei ruoli: “I giovani parlano di sé e i professori interagiscono”. Domani, sempre alle 16, l’argomento saranno droghe, dipendenze e riduzione del danno con l’aiuto dello staff del centro Drop In. Che cosa s’intende per limitazione del danno. Un esempio pratico deriva dal periodo dell’eroina e dell’Aids che si prendeva scambiandosi e riusando le siringhe. Ridurre il danno voleva dire mettere a disposizione siringhe sterili e pulite, pur di evitare di sommare al problema della dipendenza di una droga pesante quello di una malattia grave. Non sono argomenti facili, in tempi di proibizionismo, così come non lo è l’educazione sessuale di cui si parlerà domenica con lo Spaf, lo spazio di ascolto per adolescenti di Biella, e con Simona Ramella Paia, sessuologa, e Benedetta Bazzani. Sono argomenti spesso lontani dai tavoli istituzionali per paura di polemiche, per la convinzione che se ne debbano occupare le famiglie, per il già citato senso di proibizionismo. Nonostante questo la città di Biella, guidata dal centrodestra, ha dato il suo patrocinio, una buona notizia. Insieme alle chiacchiere serie da salotto, domani e domenica alle 10 ci sarà la “colazione dei timidi”, un modo per incontrarsi e conoscersi tra coetanei, e oggi e domani si proseguirà con la musica. Si comincia stasera con un dj set e con Sal Live Show e domani con il rapper biellese Mure e The Bowman. Accanto al salotto saranno a disposizione uno spazio per lo scambio di libri, il mercatino del dono e la possibilità di suonare musica insieme.
Cosa succede in città
Oggi alle 16 a Biella il ricco programma di Fuoriluogo si apre con due eventi in contemporanea. Alla Biblioteca Civica di piazza Curiel Valeria Corciolani e Michele Vaccari si confronteranno con Beppe Anderi sul genere letterario del giallo. Alla stessa ora nell’auditorium dell’Opificiodellarte in piazza De Agostini Alberto Cristofori parlerà della nuova traduzione dell’Antologia di Spoon River, da lui realizzata, in dialogo con lo scrittore Gabriele Dadati. Alle 17 sempre all’Opificiodellarte si parlerà di migrazioni con il giornalista, regista e fotografo Valerio Nicolosi e con la giornalista de La Stampa Simonetta Sciandivasci. Alla stessa ora in biblioteca la ricercatrice ed esperta di clima Elisa Palazzi parlerà di come il riscaldamento globale influenzi la vita e la natura della montagma con Luisa Vuillermoz, direttrice artistica del Gran Paradiso film festival. Alle 18,15 sempre in biblioteca il romanzo “Ferrovie del Messico” sarà presentato dall’autore Gian Marco Griffi, intervistato dal giornalista Lorenzo Germano. Alle 18,30 al chiostro di San Sebastiano ecco un probabile appuntamento da tutto esaurito: l’economista Carlo Cottarelli parlerà dell’Italia in bilico con la giornalista e co-autrice del cartellone di Fuoriluogo Maria Cristina Origlia
Oggi alle 18 a Biella torna l’Oropa Music Festival che, per il suo penultimo giorno, s’incrocia con il calendario di Fuoriluogo e propone al chiostro di San Sebastiano il concerto per archi numero 6 di Mendelssohn eseguito da Aubree Oliverson (violino), Lora Markova (violino), Cassia Drake (viola) e Lena Angelina von Almen (violoncello). In caso di pioggia il concerto si svolgerà allo spazio ex Concept di via Serralunga, nel complesso di Cittadellarte
Oggi alle 21 al Piazzo il programma di Fuoriluogo propone anche una passeggiata con tappe teatralizzate alla scoperta dei delitti che hanno avuto come cornice il borgo storico della città nel Medioevo. I testi sono di Danilo Craveia, gli attori sono dello staff di Teatrando. L’ingresso costa 10 euro. Le partenze sono ogni dieci minuti dal giardino Catella, ai piedi del belvedere di via Avogadro
L’arte della vetrina
Se hai due prodotti da vendere, metti in vetrina quello migliore. È una vecchia regola di buon senso di ogni commerciante ma funziona benissimo anche in politica, dove il prodotto da vendere è un personaggio a caccia di visibilità e consenso. È un’arte, quella della propaganda pre-elettorale, in cui negli ultimi anni Fratelli d’Italia ha conquistato un giro di vantaggio su alleati e avversari. Ha sviluppato una particolare abilità Elena Chiorino, già sindaca di Ponderano e ora assessora regionale a Lavoro e Istruzione. La sua creatura si chiama Accademia Piemonte, un percorso di formazione per avvicinare al mondo del lavoro chi non ce l’ha, affidato a Città Studi e finanziato con cifre imponenti. Negli ultimi giorni Chiorino ha rilasciato una serie di interviste per spiegare il suo modello e dimostrarne l’efficacia con i dati. Sì, ma quali scegliere? Ovvio, quello più eclatante: «Dai primi due percorsi Academy» ha dichiarato a Il Biellese «abbiamo potuto constatare che l’impiego è arrivato nel 100 per cento dei casi, meno due unità», due persone che, come ha spiegato in un’altra intervista, hanno rinunciato volontariamente al posto che avrebbero ottenuto alla fine del percorso. Nulla può essere meglio del 100 per cento, non a caso messo in vetrina. Ma il 100 per cento di due è, appunto, solo due. A quanto corrisponde il 100 per cento dei corsi di formazione? Chiorino non lo dice, ma una piccola ricerca delle dichiarazioni rilasciate nel giro del Piemonte fatto per presentare il progetto consente di rispondere alla domanda. Lo fanno i dati annunciati da Pier Ettore Pellerey, presidente di Città Studi: i corsi finora sono stati sette per 94 disoccupati e undici per 97 già occupati in cerca di riqualificazione. Si tratta quindi di 191 persone, meno due rinunciatari. Se si limita alle sole che erano in cerca di un impiego che prima non avevano, ci si ferma a 94. Ogni persona è una storia e aver fatto sì che 94 storie avessero un lieto fine è nobile. Ma 94 (e 191) è meno impattante di 100 per cento, specie se confrontato al lavoro che le agenzie di formazione professionale già svolgono. Due esempi? Il Cnos Fap, la scuola professionale salesiana di Vigliano, ha chiuso il 2023 con 85 diplomati-qualificati, 60 dei quali hanno firmato un contratto di lavoro o di apprendistato duale (per chi proseguirà gli studi) subito o entro l’estate. Nel 2021, secondo l’ultimo bilancio di sostenibilità pubblicato da Città Studi, la struttura di corso Pella ha accolto 2.513 studenti nei corsi di formazione professionale. Il tasso di “placement”, cioè di chi alla fine del percorso si è collocato nel mondo del lavoro, è stato del 70 per cento, più di 1.700 persone.