Tra manicomio e atelier
«Sembra un manicomio» prima, «Non lasciare i detenuti isolati dalla società» poi: sembra inverosimile che le due frasi si riferiscano allo stesso luogo, il carcere di Biella, e che siano state pronunciate a 48 ore di distanza l’una dall’altra. La prima è stata pronunciata da Sergio D’Elia, segretario dell’associazione Nessuno tocchi Caino che mercoledì ha visitato la struttura di via dei Tigli in uno dei numerosi sopralluoghi nelle case circondariali italiane. La seconda è del ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha varcato quella stessa soglia venerdì soffermandosi però su uno dei punti di eccellenza della struttura biellese, il laboratorio di sartoria dove 55 detenuti non solo imparano un mestiere ma cuciono quindici uniformi al giorno per gli agenti di polizia penitenziaria. Ad accompagnarlo nella visita c’era anche Gildo Zegna, amministratore delegato del colosso tessile di famiglia che ha contribuito a mettere in piedi il laboratorio e ha fornito macchinari e il personale che forma i detenuti-operai. «La certezza della pena» sono state le parole di Nordio riportate da La Stampa «non significa precludere la speranza di un futuro migliore, ce lo dice la Costituzione. Bisogna eliminare la cultura degli scarti». E ha parlato del progetto “recidiva zero”: «Se chi esce dal carcere trova un lavoro tende a non delinquere più». La sua visita e l’esperienza della fabbrica interna sono diventate notizia che ha fatto il giro delle agenzie di stampa e dei media non solo locali. Meno rilievo ha avuto l’altra visita, quella di Nessuno tocchi Caino, dove alle luci si sommano le ombre. Le prime: il numero dei detenuti, a differenza di altre realtà (a Vercelli la capienza è al 150%), è inferiore a quello massimo che potrebbe contenere: 322 presenti contro 394 posti. È stato implementato anche il numero degli educatori: otto, esattamente quelli previsti. Le ombre cominciano con la carenza di personale della polizia penitenziaria: 165 agenti contro un organico ideale di 207. Ma continuano con il numero enorme di detenuti che presentano problemi psichici: «Sembra un manicomio» ha detto D’Elia nella conferenza stampa, ripresa da Eco di Biella. «La popolazione reclusa con problemi di disordine mentale è preponderante. In altri tempi sarebbero stati ricoverati in strutture psichiatriche, ora invece sono messi nelle carceri. Ciò va a scapito dei detenuti e degli stessi agenti penitenziari costretti a fare allo stesso tempo il medico, lo psicologo, lo psichiatra, il cappellano». L’uso decisamente sopra la media di psicofarmaci nelle carceri italiane è stato oggetto di un’inchiesta giornalistica del reporter biellese Luca Rondi per Altreconomia che proprio ieri ha pubblicato un aggiornamento sul carcere di Biella che vale la pena leggere (e su cui 6aBiella promette di tornare). A intrufolarsi tra luci e ombre su un tema assai poco popolare c’è la propaganda benché il sentire comune, quando si parla di carceri, sembri essere quello di buttare via le chiavi, dimenticando non solo la Costituzione citata da Nordio ma anche i principi di base dell’umanità. La si intravede in un post social dell’assessora regionale Elena Chiorino che, menzionando la visita del ministro e l’esperienza del laboratorio di sartoria, dice: «Ringrazio il Governo Meloni per la valorizzazione che sta dando a questo progetto». Il progetto però esiste dal 2016 (presidente del Consiglio Matteo Renzi), è stato confermato nel 2019 e nel 2021 (presidenti del Consiglio Giuseppe Conte e Mario Draghi). Per loro niente gratitudine pubblica.
Ipse dixit
“Il commercio di prossimità è in affanno, non c'è liquidità e costi continuano a lievitare – afferma Angelo Sacco presidente di Confesercenti-. Si tratta di una situazione facilmente percepibile anche dal saldo in negativo delle diverse attività che provano ad aprire, e dopo pochi mesi sono costrette a chiudere. È inutile negarlo, la tanto annunciata ripresa da noi non è arrivata”
(Angelo Sacco, presidente di Confesercenti, a La Stampa)
Il punto sulle candidature
Nemmeno il termine ultimo per la consegna di nomi, liste e documenti ha reso ufficiali tutte le candidature alle elezioni amministrative prossime venture. C’è una coppia di aspiranti alla poltrona di consigliere regionale sub judice: è quella di Forza Italia che ha scelto Francesca Guabello e Lorenzo Leardi. Ma su quest’ultimo pende un problema riferito a un’ingiunzione di pagamento per una cartella esattoriale. Lui sostiene di avere versato il dovuto prima ancora di aver ricevuto l’ingiunzione, ma nel frattempo la lista è stata esclusa in attesa del ricorso urgente per ottenere l’ammissione. Leardi era già stato consigliere regionale in passato, coinvolto nelle inchieste della cosiddetta “rimborsopoli” che ha portato prima ai rinvii a giudizio e poi alle condanne di numerosi consiglieri di vari partiti per aver richiesto indietro soldi per spese per le quali non avevano diritto alla compensazione. Leardi era stato condannato in appello, sentenza confermata dalla Cassazione. Qualche piccola sorpresa è arrivata anche dai cosiddetti listini, o per usare il termine della legge elettorale regionale, le liste del presidente: sono fatte di dieci nomi, legate a ciascuno dei cinque candidati (centrodestra, centrosinistra, Movimento 5 Stelle, Libertà e Piemonte Popolare) che garantiscono a chi ne fa parte l’elezione in consiglio in caso di vittoria del “loro” presidente senza passare dalla caccia alle preferenze. È nella più nobile delle posizioni l’assessora uscente Elena Chiorino (Fratelli d’Italia) al numero uno del listino di Alberto Cirio. Anche per questo non fa parte della coppia di candidati di circoscrizione: insieme a Davide Zappalà cercherà l’elezione sul territorio la mongrandese Simona Coda, consigliera di opposizione nel Comune guidato da Tony Filoni. È però al numero 2 del listino di Gianna Pentenero anche Valeria Varnero: con una particolare combinazione di risultati, con il “premio di minoranza” garantito anche al secondo classificato tra gli aspiranti presidenti, potrebbe essere eletta pure lei. Curiosamente, è rientrata in lizza dopo esserne uscita al ballottaggio con Emanuela Verzella nella decisione degli iscritti al Partito democratico sul territorio. Il terzo biellese nel listino è Marco Lamantia, avvocato e consigliere a Tavigliano, in sostegno a Sarah Disabato del M5S. I candidati nelle liste di circoscrizione per le regionali, quelli a cui è possibile dare la propria preferenza, sono due perché due sono i rappresentanti che la proporzione tra i territori assegna alla provincia di Biella.
Cosa succede in città
Oggi alle 8,30 a Bagneri parte un’escursione di due ore fino alle Salvine con partenza al tracciolino sopra la frazione montana. Alle 12 sarà celebrata la Messa a cui seguirà la polenta concia. Alle 16 visita guidata all’ecomuseo di Bagneri
Oggi alle 9 a Candelo comincia la seconda giornata di “Candelo in fiore” al Ricetto: l’orario di apertura è continuato fino alle 19. Biglietti tra 7 e 10 euro (scontati a 9 per l’acquisto via web a questo link)
Oggi alle 10 a Biella comincia la seconda giornata di “Vintage di primavera”, mercatino di abbigliamento e accessori il cui ricavato finanzierà le attività della Fondazione Angelino, impegnata accanto ai malati di leucemia. L’appuntamento a Cittadellarte in via Serralunga è fino alle 13 e dalle 15 alle 18
Oggi alle 10,30 a Oropa la Messa di Pentecoste nella basilica antica è animata dalla corale Sant’Egidio di Bologna, in una serie di appuntamenti con la musica sacra durante le funzioni. Alle 16 accompagnerà la celebrazione “Candelo in coro”
Oggi alle 11 a Campiglia Cervo inizia una giornata dedicata alla storia della valle con la presentazione al museo Soms del libro curato da Danilo Craveia e Anna Bosazza dal titolo “I valit al Frèjus”, dedicato agli abitanti della Bürsch che hanno lavorato per la realizzazione del tunnel tra Italia e Francia. La giornata proseguirà nel pomeriggio a San Giovanni d’Andorno con una conferenza, alle 14,30, di Danilo Craveia e Piero Gondolo della Riva e, alle 16 al teatro Regina Margherita di Piedicavallo con lo spettacolo”Il canto del tunnel”, con la soprano Simona Carando accompagnata da Edoardo Cassaro (flauto) e Alessandro Barbi (pianoforte)
Oggi alle 16,30 al Piazzo si apre la rassegna “Famiglie a teatro”, tradizionale appuntamento per avvicinare bambine e bambini al palcoscenico organizzato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Biella, in collaborazione con la Fondazione Fila Museum. Il primo spettacolo nella sala convegni di palazzo Gromo Losa è “La fiamma di Olimpia” ha già fatto registrare il tutto esaurito. Le prenotazioni per i prossimi sono a questo link. L’ingresso è gratuito
La domenica sportiva
Oggi alle 10 a Campiglia Cervo parte la “Distacalacravarun”, corsa in montagna di circa dodici chilometri con partenza e arrivo a Riabella. Ultime iscrizioni a 10 euro a partire dalle 8 nella sede della Pro loco
Oggi alle 16 a Novara la Biellese affronta il secondo turno dei playoff del campionato di Eccellenza maschile di calcio con una trasferta con la Pro Novara. Si gioca al centro sportivo di Novarello e i bianconeri possono solo vincere. In caso di pareggio passerebbe il turno la squadra di casa. Gioca a Pianezza invece il Città di Cossato impegnato contro la Pro Eureka nello spareggio salvezza dello stesso campionato. Anche in questo caso solo la vittoria per non retrocedere
Oggi alle 18,30 a Torino lo Zeta Esse Ti Biella gioca la nona giornata del girone salvezza di serie C maschile di pallacanestro contro il Reba Basket. La partita è al PalaMoncrivello e sarà la prima senza l’allenatore Luca Garri in panchina, dimessosi dopo il finale burrascoso della gara della settimana scorsa persa in casa di un punto con Chivasso
Numb3rs
Sono dieci (su 24, poco meno di uno su due) i ministri che hanno fatto visita a Biella negli ultimi tre mesi, una quota che quasi certamente non ha precedenti nella storia della Repubblica anche volendo considerare quasi di casa Gilberto Pichetto, che vive a Gifflenga, e Giuseppe Valditara, che ama trascorrere periodi di riposo nella seconda casa dei suoi genitori a Graglia. Oltre a loro, sono passati Nello Musumeci, Andrea Abodi, Carlo Nordio, Adolfo Urso, Marina Elvira Calderone e Gennario Sangiuliano di Fratelli d’Italia, Alessandra Locatelli della Lega e Paolo Zangrillo di Forza Italia. Per quest’ultimo, che è anche segretario piemontese del partito, la partecipazione era direttamente legata alla campagna elettorale e alla presentazione dei candidati del partito in città e provincia. Un po’ più mascherate da eventi ma difficilmente slegabili dall’imminente appuntamento con le urne sono state le altre visite: Musumeci ha premiato i volontari di protezione civile, Abodi ha fatto un giro per le realtà sportive, Calderone ha inaugurato una fiera del lavoro, Nordio ha tenuto un convegno (prima accreditato dall’Ordine degli avvocati e poi no, data la sua marcata natura partitica) sulle sue proposte di riforma della giustizia, Urso ha fatto un giro per aziende locali, Locatelli ha fatto visita a Cascina Oremo. L’unico passaggio direttamente legato a un progetto di territorio è stato quello di Gennaro Sangiuliano, tornato a Oropa per annunciare un primo finanziamento di 7 milioni del suo ministero per il santuario dopo il sopralluogo che aveva effettuato lo scorso luglio. Ai loro passaggi in città si aggiungono quelli di cinque sottosegretari (sei con Andrea Delmastro che però ultimamente è impegnatissimo nella campagna elettorale cittadina): Wanda Ferro, Maurizio Leo, Patrizio Pietra e Marcello Gemmato di Fratelli d’Italia e Nicola Molteni della Lega. Curiosa la visita di ben due sottosegretari agli Interni (Ferro e Molteni), in una provincia che non ha certo i problemi di sicurezza e di ordine pubblico di altre zone d’Italia.