Tros-sì
L’inversione a u è stata completata mercoledì mattina: una riunione convocata alle 8 (e ci piace immaginarla con le fette di panettone avanzato sul tavolo per addolcire l’atmosfera) ha ricomposto la frattura in consiglio provinciale e ha trovato la soluzione per non dimenticare nel cassetto il progetto di raddoppio della strada Trossi. La principale via d’uscita verso Sud dalla città, insieme alla Biella-Santhià, è dunque destinata a diventare presto a due corsie per senso di marcia fino alla rotonda del sovrappasso ferroviario al confine di Gaglianico. Il compromesso è stato trovato dal presidente Emanuele Ramella Pralungo (Partito Democratico) e dai tre capigruppo Carlo Grosso (centrosinistra), Federico Maio (liste civiche di centro) ed Edoardo Maiolatesi (centrodestra) il quale rappresenta la maggioranza del consiglio e ha fatto da portavoce, fino a poche ore fa, delle voci di dissenso verso il progetto. A fargli cambiare idea sono stati due dettagli: lo spostamento di una rotonda di qualche decina di metri nel territorio di Gaglianico per evitare una strettoia che avrebbe rischiato di fare da imbuto e la firma di una convenzione proprio con il comune di Gaglianico che verserà 22mila euro ogni anno per coprire le spese, anticipate dalla Provincia, per l’illuminazione pubblica nel tratto che le compete. «Non siamo mai stati contrari» ha precisato Maiolatesi (Forza Italia) a La Stampa «ma abbiamo sottoscritto il verbale solo oggi perché abbiamo visto una vera apertura nel recepire tutte le nostre proposte». Ramella Pralungo, che con una scappatoia tecnica ha evitato la bocciatura al consiglio provinciale prenatalizio, ha affidato il primo commento ai suoi canali social: «Di parole ne sono state spese troppe. Ora finalmente, grazie al lavoro di tutti, passiamo ai fatti che sono quelli che ci chiede la gente e che contano». Più istituzionale e conciliante la dichiarazione affidata al comunicato ufficiale della Provincia: «Ringrazio per la collaborazione tutti i gruppi consiliari che sono riusciti a mettere al primo posto il bene comune, lasciando da parte gli screzi politici». Il costo del raddoppio della Trossi, per un tratto di 1,7 chilometri circa, è di 6,9 milioni. Si comincia con un mutuo con la Cassa depositi e prestiti, emanazione del ministero dell’Economia, da 3,5 milioni. I lavori, compatibilmente con i tempi per l’approvazione definitiva della delibera (a gennaio) e dei progetti, potrebbero iniziare a maggio.
Ipse dixit
“A tutti voi, in particolare chi ha responsabilità politiche, pubbliche e sociali mi permetto di ripetere, come già i miei predecessori, di non arrendervi di fronte alle tante sfide e ai progetti che attendono il nostro territorio, ma di essere coraggiosi nell’affrontare quanto i tempi attuali ci pongono davanti come difficoltà ma anche come occasioni di crescita”
(Roberto Farinella, vescovo di Biella, nel messaggio del giorno del patrono Santo Stefano)
Corradixit
Non sono rare le interviste a chi ha le leve del comando nel mondo di politica e amministrazione. Spesso non sono il luogo giusto per sorprese o rivelazioni. Ma riescono comunque a essere interessanti, come lo sfondo che fa da contorno alla scena principale di un quadro. Non fa eccezione la conversazione con La Stampa del sindaco di Biella Claudio Corradino pubblicata mercoledì. Logico, a sei mesi dalla fine del mandato, interrogarlo sul bilancio dei suoi quattro anni e mezzo a palazzo Oropa. Il primo cittadino parla delle difficoltà: «La situazione che ho trovato si è rivelata peggiore del previsto soprattutto dal punto di vista dei dipendenti comunali: in 4 anni se ne sono andati in una sessantina e purtroppo con le regole attuali ne abbiamo rimpiazzati si e no trenta». Poi ci sono stati pandemia e uffici dedicati quasi esclusivamente ai progetti del Pnrr per non perdere i fondi a disposizione. E così ci sono i rimpianti per quello che non è stato realizzato: «Il primo è la funicolare dove non ho potuto fare quello che volevo, cancellare completamente quel progetto e rifarlo. Il secondo sono i tempi lunghissimi per le funivie di Oropa, le cose vanno avanti con una lentezza esasperante». Entrambi gli impianti sono tuttora chiusi, il primo da luglio e il secondo dal dicembre di due anni fa. C’è anche spazio per qualche auto-pacca sulla spalla («Sempre più trovo in giro biellesi che mi ringraziano»), specie sulla vicenda del forno crematorio, chiuso dopo un’indagine della magistratura sulle scorciatoie dei precedenti gestori per risparmiare: «Sono stato attaccato anche dalle minoranze che invece di essere dalla parte dell'amministrazione si sono messe di traverso perché ero entrato quasi di forza. Se non l'avessi fatto saremmo ancora bloccati. Adesso il forno funziona e non ne parla più nessuno». Tra una battuta e l’altra c’è spazio per un colpo di pungolo alla sua squadra di assessori («Non tutti hanno reso allo stesso modo») e uno a chi vorrebbe evitare di ricandidarlo: «Sono iscritto alla Lega dal 1993 e non credo che ci sia questa volontà di sostituirmi, se non nella testa di qualcuno». La battuta più interessante, alla fine, è una specie di attacco ai soliti, fantomatici poteri forti che tutti evocano e nessuno spiega mai a sufficienza chi diamine siano: «Chi non mi ama è perché era abituato a fare il bello e cattivo tempo e si è trovato davanti un sindaco meno remissivo. Sono invitato regolarmente ai tavoli di quelli che contano, se non c'è l'amore almeno vedo il rispetto. Che poi qualcuno preferisca altri candidati perché pensano di poterli manovrare è normale».
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Biella cominciano le gare dell’ultima giornata della Next Gen Cup, la competizione riservata alle Under 19 delle sedici squadre di serie A di pallacanestro che, al termine del ciclo di partite di oggi, decreteranno le otto qualificate alla finale a otto. Si gioca tra Forum e palasport di via Paietta. L’ingresso è libero. Il calendario della giornata finale è a questo link
Oggi alle 10 a Biella è in programma la seconda giornata a porte aperte per vaccinarsi per il Covid-19 senza necessità di prenotazione. Ci si può recare negli ambulatori di via Don Sturzo fino alle 12
Oggi alle 15 a Biella al centro commerciale Gli Orsi l’esperta Cristina Lobiascio farà una dimostrazione su come preparare la tavola in modo accattivante per il cenone di capodanno
Oggi alle 21 a Masserano la banda Pietro Generali diretta da Giada Pizzino terrà un concerto a tema natalizio accompagnato dalla cantante Greta Pagan. L’appuntamento è nella chiesa parrocchiale. Al termine panettone e vin brulè a cura della Pro Loco
Oggi alle 21 a Piedicavallo la chiesa parrocchiale ospita il concerto del Biella Gospel Choir. L’ingresso è libero
Oggi alle 22 a Biella allo spazio Hydro doppio appuntamento con la musica dal vivo: comincia il rapper biellese LaFebbre che presenta il suo primo album “Il paradosso di Schrödinger” e proseguono i milanesi Studio Murena, specialisti di jazz elettronico. Ingresso a 8 euro con tessera Arci
Oggi alle 22,30 a Vigliano l’ultimo concerto dal vivo all’Australian pub Ned Kelly di via Milano è con le Pussy/Dc, cover band degli Ac/Dc tutta al femminile
La rockstar Barbero
Da Brescia e da Pavia, da Milano e dalla Valle d’Aosta, arrivati con più di tre ore di anticipo per essere certi di trovare posto, la prima coda di persone bloccate fuori per limite massimo di capienza raggiunto alle 16,30 per un evento che iniziava alle 18: no, non c’era Taylor Swift ieri alla Biblioteca Civica ma Alessandro Barbero. Uno storico, saggista e divulgatore che attira folle di vassalli (come si definiscono scherzosamente i suoi estimatori) come una stella del rock, folle variegate con tutte le età e tutte le classi sociali rappresentate, e con un argomento e un libro all’apparenza niente affatto pop come la congiura dei Ciompi, nella Firenze del Medioevo. Ma il dono del professore piemontese è di quelli che pochi hanno: rendere appassionante e soprattutto chiaro qualsiasi argomento tocchi. È la lezione di Piero Angela (piemontese pure lui, tra l’altro) e del figlio Alberto: si può fare cultura anche per il grande pubblico, se si sa come farlo. Biella sapeva del fascino di Barbero, da quando si riempì piazza Duomo con i biglietti in distribuzione esauriti in meno di 24 ore per la sua conferenza su Dante. E, con il senno di poi, a ben pensarci un luogo più capiente del pur splendido atrio della biblioteca avrebbe accontentato più persone. Invece in tanti, dalle 16,30 in avanti, hanno preferito rinunciare, dirottati sbuffando sulla diretta Facebook garantita dal canale social della “Civica”, suggerimento dato di persona anche dal sindaco Claudio Corradino, fermatosi davanti all’uscio chiuso per dare spiegazioni a chi era bloccato fuori. È una lezione da tenere a mente per la prossima volta: serve più spazio, almeno lo stesso – per mescolare cultura e nazionalpopolare – garantito agli eroi dello sport della rassegna “Campioni sotto le stelle”. L’altra lezione è per chi si lamenta dei tempi moderni: un professore di storia muove le folle come un centravanti. Anche per questo exploit ad Alessandro Barbero siamo vassalli.